Come ogni anno arriva.
Come cosa? Ma il Boomstick Award, il premio più figo della blogsfera ideato dal buon Hell di Book and Negative! L'ennesima occasione per noi blogger perditempo per cantarcele a suonarcele da soli e premiare quello che lo fa meglio.
Quest'anno sono stato premiato dal grande Bradipo, premiazione che giunge assai felice non solo perché tale, ma anche perché viene da un 'collega' di cui ammiro immensamente l'operato. Una persona che con modestia, devozione e cordialità mi ha fatto conoscere dei titoli a me sconosciuti e mi ha illuminato su pellicole che non avevo compreso.Ecco a voi le regole, copiate paro-paro a quelle stilate dal precursore Hell.Cos’è il Boomstick?È il bastone di tuono di Ash ne L’Armata delle Tenebre. Una doppietta Remington, canne d’acciaio blu cobalto, grilletto sensibilissimo. Magazzini S-Mart, i migliori d’America.Perché un Boomstick?Perché il blog è il nostro Bastone di Tuono!Come si assegna il Boomstick?Niente di più facile: dal momento che in giro è un florilegio di premi zuccherosi per finti buoni (o buonisti) & diplomatici, il Boomstick Award viene assegnato non per meriti, ma per pretestiO scuse, se preferite.Nessuna ipocrisia, dunque.E ricordate, il Boomstick non ha alcun valore, eccetto quello che voi attribuite a esso.Per conferirlo, è assolutamente necessario seguire queste semplici e inviolabili regole:1 – i premiati sono 7. Non uno di più, non uno di meno. Non sono previste menzioni d’onore2 – i post con cui viene presentato il premio non devono contenere giustificazioni di sorta da parte del premiante riservate agli esclusi a mo’ di consolazione3 – i premi vanno motivati. Non occorre una tesi di laurea. È sufficiente addurre un pretesto4 – è vietato riscrivere le regole. Dovete limitarvi a copiarle, così come io le ho concepite.
Poi a LuccaComics ho avuto modo di conoscerla sul serio (vedi qui) e posso dire che è simpatica e cordiale proprio come sembra :)
Le maratone di un bradipo cinefilo
Non lo faccio per ricambiare il favore, ma proprio perché stimo immensamente il lavoro di quest'uomo. Lui scrive (quasi) ogni giorno e, nonostante tutto, va al lavoro, mantiene una famiglia e si gestisce una vita sociale. E fa sempre delle recensioni ben scritte e mai banali, cosa non semplice già di suo, e che se si tengono in considerazione le cose dette poco fa ha del miracoloso.Quindi, decisamente, meglio un giorno da bradipo che cent'anni da pecora.
Non so cosa sia successo nell'infanzia del piccolo Denny B. Molto probabilmente delle molestie gravi che lo hanno costretto a stare a casa a visionare decine e centinaia di film, ponderandoci sopra delle riflessioni non da poco. Riflessioni che, per quanto riguarda quello che ho avuto modo di leggere, hanno avuto il loro culmine con l'analisi di Closer, un film che a differenza sua non ho compreso del tutto e che è riuscito a rendermi più accessibile.
Un bravo ragazzo, quindi.
Peccato che sia se stesso, sennò sarebbe da sposare.
Dire che la buona Giulia sia un'esperta di cinema non è proprio la cosa giusta - anche perché nessuno lo è, a mio parere. Ma lei, cosa importantissima, non crede di esserlo. E' totalmente priva di spocchia. Conosce bene i suoi limiti e non pretende di insegnare nulla a nessuno. Per lei parlare di cinema, quello che piace a lei, magari quello più mainstream e commerciale, è pari al farsi una bella chiacchierata fra amici. Ed è a questo che serve un blog, ad accogliere tutti con allegria e ad esprimere le proprie opinioni in tutta pace.
Perché l'intelligenza non sempre si nasconde nel sapere le cose.
Ricordo che:
- il premio può essere assegnato dai vincitori ad altrettanti blogger meritevoli, contribuendo a creare, come tutti gli anni, una delle più gigantesche catene di Sant'Antonio che la storia della rete ricordi.- premio e banner sono di mia creazione, quindi gradirei essere citato negli articoli.
- il Boomstick è un premio cazzuto. Se l'avete vinto non siete delle mezze cartucce, ma... se non rispettate le quattro semplici regole che lo caratterizzano, allora mezze cartucce diverrete. E vi beccherete d'ufficio, in quanto tali, il celeberrimo Bitch Please Award.