Se siete arrivati fin qui, probabilmente avete già letto la [Parte I] e la [Parte II] della Guida all’Installazione BootCamp. Se non l’avete fatto, probabilmente siete soltanto dei folli che amano il rischio. Mi piacete.
Ma niente sconti, oggi: tornate immediatamente indietro e rimediate!
Ed eccoci finalmente alla parte finale della Guida a BootCamp. In quest’ultimo “episodio” ci occuperemo finalmente dell’installazione effettiva di Windows su Mac, ma illustreremo anche alcune procedure di TroubleShooting per chiunque dovesse avere dei problemi nel processo di installazione BootCamp. E, credetemi, ho testato personalmente il Software: non è affatto improbabile.
Vediamo rapidamente cosa ci servirà per quest’ultima parte del viaggio:
- Tanta, tanta, tantissima determinazione e pazienza. Le cose potrebbero non andare come sperate al primo tentativo, e potreste essere costretti a ripetere la procedura di installazione più di una volta. Parlo per esperienza.
- Nessuno (e dico nessuno) spirito di iniziativa: se qualcosa dovesse andare storto durante l’installazione di Windows non dovrete assolutamente toccare nulla. Fare dei cambiamenti al disco rigido dalla schermata di Setup di Windows potrebbe compromettere OS X definitivamente. E allora piangereste. Eccome se piangereste.
Tutto chiaro? Facile, no?
Ottimo, allora: cominciamo!
“La Storia Finora…”
Ricapitoliamo ancor più rapidamente cosa dovreste aver già fatto fino a questo punto:
- Avete effettuato un Backup dei vostri dati più importanti (non si sa mai)?
- Avete ottenuto un’immagine ISO della versione di Windows che desiderate installare (con qualunque mezzo, non sto mica qui a sindacare)?
- Avete aperto Assistente BootCamp?
- Avete creato un Disco USB di Avvio tramite Assistente BootCamp?
- Siete giunti alla schermata sottostante l’ultima volta che avete aperto Assistente BootCamp?
- Avete un rosario o qualunque altro oggetto di conforto spirituale a portata di mano (anche un partner andrà bene)?
Se avete risposto “Sì” a ciascuna delle domande appena poste, allora siete sicuramente pronti per avventurarvi nell’ultima parte dell’Installazione di Windows sul vostro Mac.
Entriamo nel vivo: la Partizione
Se siete giunti qui immediatamente dopo aver letto la seconda parte della nostra guida, allora non dovreste avere alcun problema a seguirci. Se, invece, vi foste trovati costretti a chiudere BootCamp e a riavviarlo in un secondo momento, potreste essere leggermente confusi su come procedere. Non preoccupatevi, però: ci siamo qui noi.
Ricordate questa schermata, giusto?
… Come no?
Vi rinfresco la memoria: è la prima schermata che l’Assistente BootCamp ha posto di fronte ai vostri occhi dopo avervi dato il benvenuto. Qui avete scelto di creare un Disco di Installazione per Windows 7 (o successivo) e di Installare Windows 7 (o successivo) sul vostro computer. Solo che non siete riusciti a portare a termine la procedura per intero.
Ebbene, non dovrete far altro che riaprire l’Assistente BootCamp, raggiungere questa schermata e selezionare la terza delle voci che l’App vi presenterà. Nel mio caso la voce recita “Rimuovi” perché Windows è già installato… Nel vostro, ovviamente, la scritta dovrebbe essere diversa.
Cliccate su “Continua” per ritrovarvi alla schermata che dovreste già conoscere e che vi ho mostrato poco fa:
A questo punto le cose si fanno un po’ più tecniche, ma non preoccupatevi: ne usciremo vivi forse.
BootCamp, nel vivo del suo altruismo, vi chiederà di poter partizionare il Disco Rigido al posto vostro. Si tratta di una procedura delicata, per cui vi consiglio di chiudere tutte le App aperte e disattivare tutte le notifiche Desktop (se state operando su Yosemite), o potreste registrare degli intensi cali di Performance. Scegliete la dimensione della porzione di disco che vorreste assegnare a Windows (20GB è la dimensione minima di default). Se state installando Windows 8, assicuratevi che la partizione sia grande almeno 30GB.
Quando sarete pronti, fate click su “Installa”.
Attenzione: inserite il dispositivo USB che BootCamp ha utilizzato per creare il disco di installazione di Windows, prima di continuare, o l’intera procedura si scontrerà violentemente con un errore nella linea di comando (per capire come risolvere l’errore in questione, vi rimandiamo alla sezione di TroubleShooting in coda all’articolo).
Inizia la Magia: la Schermata Setup di Windows
Ringraziamo CommonErrors per l’immagine
BootCamp impiegherà qualche secondo (la velocità del processo dipende dal vostro Hardware) per partizionare il disco e, quando avrà terminato, riavvierà automaticamente il computer. Sentirete il classico suono di Boot di Mac OS X, ma non lasciatevi ingannare dalle apparenze: la schermata che apparirà di fronte ai vostri occhi sarà tutto fuorché familiare.
A questo punto, il destino degli utenti si divide in due strade ben distinte: quelli che riescono a installare Windows al primo tentativo e quelli che, malauguratamente, non ci riescono. Nella migliore delle ipotesi, voi farete parte della prima categoria: ci occuperemo dunque esclusivamente di quella eventualità, per il momento.
Dato che fate parte della categoria dei fortunati, dunque, non lasciatevi spaventare dalla schermata di Setup di Windows: è una semplice schermata di installazione di un Sistema Operativo, e non richiederà altro che un minimo di attenzione alle istruzioni su schermo per essere superata in tutta tranquillità. BootCamp, inoltre, si è occupato di installare nel vostro dispositivo USB Flash una serie di driver compatibili con Windows che vi permetteranno di utilizzare le tastiere e i mouse di Apple. Nel caso in cui tali tastiere non dovessero essere disponibili, utilizzate dei dispositivi USB da collegare direttamente al computer.
Visto che le vostre periferiche di Input sono ora compatibili con Windows, potrete facilmente muovervi attraverso il Setup con Mouse e tastiera.
NB: Il Magic Mouse ha la tendenza a fare qualche capriccio, di tanto in tanto; dunque, se state utilizzando un Magic Mouse e non riuscite a trovare il cursore, vi consiglio di affidarvi alla vostra fida tastiera, che non dovrebbe tradirvi in questo caso. Gli unici tasti di cui avrete bisogno saranno Tab, Return (detto anche Enter), la Barra Spaziatrice e i tasti freccia. Lascio a voi il privilegio di scoprire cosa farà ciascuno di essi sul vostro schermo.
Superare la prima schermata (vedi sopra) dovrebbe essere semplice: il Setup vi chiederà di impostare la Lingua di Sistema, il Formato di Data e Ora e il tipo di Input della vostra tastiera. Selezionate le voci che più vi sembrano adatte e cliccate su “Avanti”.
Windows a questo punto vi chiederà di scegliere il Sistema Operativo da installare da una lista. Le ISO in genere non contengono mai più versioni di un Sistema Operativo, dunque anche questa schermata dovrebbe essere facile da superare: basterà cliccare nuovamente su “Avanti”.
E qui potrebbero iniziare i problemi.
La “Schermata Infernale”: la Selezione del Disco
Anche ponendo il caso che siate nella categoria degli utenti più fortunati, non sarete comunque in grado di installare Windows sulla vostra partizione senza prima eseguire una piccola procedura che vi auguro con tutto il cuore di non sbagliare. Dopo aver superato le prime due schermate, infatti, Windows vi porrà davanti una finestra molto simile a quella in figura: la selezione della Partizione dove volete che Windows sia installato. Non è difficile intuire che il vostro Windows dovrà essere installato nella partizione che porta il nome di “BootCamp” (se doveste avere dei dubbi, comunque, potete sempre controllare che le dimensioni della partizione corrispondono con quelle che avete impostato nell’Assistente BootCamp), ma non tutto è facile come sembra: Windows vi impedirà di installare il Sistema Operativo in quella partizione, presentandovi un piccolissimo messaggio di errore.
“Windows non può essere installato in Disk 0 Partition 3. (Mostra Dettagli)”.
Ciò avviene perché il nostro Disco Rigido, essendo nativo OS X, è formattato in un formato incompatibile con il File System di Windows e con il modo che utilizza Windows per ordinare i File. Ma a questo si rimedia immediatamente:
Cliccate semplicemente su “Drive Options (Advanced)” per far apparire un menù di opzioni avanzate che vi permetterà di gestire la partizione evidenziata. Vi consiglio caldamente di non sfiorare nemmeno un istante l’opzione “Delete”. Concentratevi piuttosto sull’immagine della gomma rosa immediatamente alla sua destra: Format.
Cliccate su quell’icona per Formattare la Partizione BootCamp in NTFS, l’unico formato compatibile con Windows. A quel punto, il tasto “Avanti” dovrebbe essere nuovamente disponibile, e non dovrete far altro che cliccare su di esso per avviare l’installazione effettiva del Sistema Operativo sulla partizione creata da BootCamp.
Se siete giunti a questa schermata, complimenti! Da questo momento in poi, nulla potrebbe potenzialmente andare storto nell’installazione di Windows sul vostro Disco Rigido.
Ultimi Ritocchi…
Come ogni Sistema Operativo che si rispetti, l’installazione di Windows si “concluderà” veramente soltanto quando il Sistema vi avrà permesso di personalizzare la vostra User Experience su quella particolare e personale versione di Windows. Nessun consiglio veramente importante, qui: seguite semplicemente tutte le istruzioni che troverete sullo schermo e andrà tutto bene. Stavolta per davvero.
Il Computer si occuperà di “un paio di cose” al posto vostro, come scaricare le App (nel caso di Windows 8) o effettuare gli ultimi ritocchi al Sistema prima di consegnarlo completamente nelle vostre mani. A un certo punto apparirà nuovamente la schermata BootCamp (stavolta per l’ultima volta), che vi chiederà di poter installare tutto il Software Aggiuntivo scaricato in precedenza.
Ringraziamo RedmondPie per l’immagine
Attendete che BootCamp abbia finito con l’Installazione dei Driver (che comprende anche i Driver per far funzionare il Supporto Wireless AirPort integrato, tra le altre cose) e sarete finalmente in grado di utilizzare la vostra Partizione nel pieno delle sue potenzialità.
Complimenti, ce l’avete fatta! La procedura di installazione BootCamp è terminata, e potrete adesso impostare il Disco di Avvio di Default dal Pannello di Controllo BootCamp all’interno di Windows o dalle Preferenze di Sistema di Mac OS X. Se voleste semplicemente accendere il vostro Computer occasionalmente, invece, caricando il Sistema Operativo non di default soltanto quando ne avrete bisogno, basterà tenere premuto il tasto Option (detto anche Alt) durante l’accensione del vostro Computer, e selezionare la partizione desiderata dalla lista che apparirà a schermo.
Per voi, anime fortunate, la Guida di BeiPhone si conclude qui. Per tutti coloro che avessero riscontrato dei problemi nella procedura di installazione, invece… Seguitemi nella prossima sezione (*sigh*).
Risoluzione Problemi BootCamp
Questa sezione verrà probabilmente estrapolata dalla guida per pubblicarla anche in un articolo a parte, ma giacché siamo qui…
Può capitare, come ho già accennato in apertura di articolo, che le cose non vadano esattamente come dovrebbero, durante la procedura di installazione di BootCamp. Magari un errore inaspettato tra le Schermate di Setup di Windows, o un qualunque altro problema che potrebbe farvi entrare nel panico e non farvene uscire praticamente più. Generalmente, però, il problema principale risiede nell’impossibilità di installare Windows sulla partizione creata da BootCamp durante le prime fasi del processo… Anche dopo averla formattata in NTFS tramite la schermata di Setup di Windows. Cosa fare, allora, in un caso del genere?
Prima di procedere, un paio di raccomandazioni: non cancellate MAI una partizione del disco rigido dalla schermata di Setup, qualunque cosa accada. Smanettare con le partizioni all’interno di un Sistema Operativo diverso da OS X danneggerà, inevitabilmente, il vostro Disco Rigido in maniera irreparabile.
Oh, be’, non esattamente irreparabile. Ma certo perderete tutti i dati sul vostro Disco. Tenete le mani a posto, se non siete sicuri di quello che state facendo.
In secondo luogo, tenere premuto il tasto Option/Alt durante l’accensione del vostro Computer vi porterà alla Schermata di Boot Manager. Da lì potrete scegliere facilmente con quale supporto fisico avviare il vostro Computer, e, credetemi: conoscere questo comando vi sarà molto utile, in caso di errore.
All’interno del Boot Manager, infine, scegliete sempre il supporto EFI Boot, in qualunque caso, quando ripeterete le procedure di installazione. Avviare il computer con il supporto “Windows”, apparentemente, non farà alcuna differenza… Ma analizzeremo più avanti le implicazioni di una scelta piuttosto che dell’altra.
“We Couldn’t Create A New Partition Or Locate An Existing One”… Via le periferiche!
Questo è probabilmente l’errore più comune in cui potreste incorrere, e probabilmente anche quello più predisposto a verificarsi. Il Log di Errore è però fuorviante, e potrebbe farvi pensare che qualcosa sia andato tremendamente storto durante la procedura. Di nuovo, non cancellate la partizione incriminata. Limitatevi a formattarla, e, se ciò ancora non risolve il problema, spegnete il vostro Mac e seguite quanto segue.
Staccate qualunque periferica esterna di archiviazione dati dal vostro Computer (Thunderbolt o USB, non fa differenza: se è un Hard Disk o un supporto di memorizzazione, va rimosso), ed entrate nel Boot Manager, riavviando il computer tenendo premuto il pulsante Option. Vi ritroverete di fronte a una schermata molto simile a questa, variabile a seconda del Sistema Operativo nativo installato sul vostro Mac.
Microsoft ha implementato in Windows un sistema anti-pirateria che impedisce agli utenti di installare il Sistema Operativo su un supporto esterno al computer. Non è possibile installare Windows su un Hard Disk esterno, neanche tramite BootCamp, e se il Setup dovesse rilevare più di un dispositivo di archiviazione collegato alla Scheda Madre del Computer… È probabile che dia l’errore di cui si è parlato in apertura. Come già detto, scollegate dunque qualsiasi supporto di archiviazione dal computer (eccetto il supporto USB dove BootCamp ha copiato i file di installazione, è ovvio) e preparatevi a ripetere il processo. Se il Disco Rigido non presenta altri problemi, Windows dovrebbe potersi installare senza altri spiacevoli intoppi.
“Windows Cannot Be Installed To This Disk”… Partizione Sbagliata!
Ve la butto lì: siete sicuri di aver selezionato la partizione giusta?
Questa è probabilmente la schermata di errore che potrebbe verificarsi più raramente durante l’installazione con BootCamp. Windows mostra questo Log soltanto quando il Sistema Operativo non può materialmente essere installato sulla partizione selezionata… Perché il disco in questione non supporta l’avvio di un vero e proprio Sistema Operativo!
BootCamp si occupa automaticamente di creare partizioni che siano compatibili con lo Schema di Partizioni richiesto da Windows (GPT, in questo unico e specifico caso), e il problema non dovrebbe dunque verificarsi… Fintanto che la partizione è stata creata con BootCamp, e formattata nel modo giusto!
Se tuttavia dovesse apparire ugualmente questo Log di errore, vi consigliamo di tornare a OS X tramite la schermata di Boot Manager, cancellare la partizione (utilizzando BootCamp) e tentare di ricrearla seguendo questa stessa guida. Se non ci sono altri problemi al disco, Windows dovrebbe potersi installare in tutta tranquillità.
“The Selected Disk is of the GPT Partition Style”… Supporto sbagliato?
Diamine, spiegare questa sarà difficile.
Può capitare che Windows non sia in grado di riconoscere efficacemente lo Schema di Partizione della fetta di Disco Rigido predisposta da BootCamp… E ciò avviene semplicemente perché quest’ultimo, in buona fede, cerca di creare una partizione ibrida, a metà tra MBR e GPT, per facilitare il riconoscimento del disco da parte di Windows e per permettere una installazione senza alcun tipo di problema. La schermata di errore qui sopra (che mi ha fatto sudare sette camicie, non lo negherò) sembra essere più frequente nei processi di installazione di Windows 8, ma nulla esclude che possa verificarsi anche con versioni meno recenti del Sistema Operativo Microsoft. Ed è qui che avviare il computer dal supporto EFI Boot piuttosto che dal supporto Windows può fare veramente la differenza.
Il primo è infatti il vero e proprio supporto creato da BootCamp, ottimizzato per l’installazione guidata e, non a caso, l’unico in grado di fornire il pieno supporto dei Driver per Mouse e Tastiera Apple. Il secondo viene semplicemente riconosciuto dal Computer, nella schermata di Boot Manager, perché presente all’interno del supporto USB come disco di installazione; quando Windows viene installato su sistemi EFI, tuttavia, richiede sempre, categoricamente, uno schema di partizioni GPT. Solo quando l’avrà rilevato, Windows darà il via libera al Setup per l’installazione.
In altre parole: EFI = GPT; Non-EFI = MBR.
E BootCamp partiziona sempre il disco seguendo lo schema GPT.
Non so se sono stato abbastanza chiaro, ma importa poco.
Ciò che conta è che questo errore si verifica spesso e facilmente dopo il primo riavvio, quando l’utente avrà staccato tutte le periferiche di archiviazione USB dal Computer e avrà, erroneamente e in buona fede, selezionato il supporto “Windows”, che non corrisponde a un sistema EFI. Una tale scelta gli porrà tuttavia davanti agli occhi una Schermata diSetup di Windows a una risoluzione più bassa, spesso incapace di ricevere il benché minimo input da Tastiera e Mouse Apple
In uno scenario del genere, quindi, tutto ciò che dovrete fare è semplicemente riavviare il Computer, accedere al Boot Manager e selezionare il supporto EFI Boot. A quel punto, se il vostro Disco Rigido non presenta altri problemi un po’ più profondi, l’installazione di Windows dovrebbe finalmente andare a buon fine.
In caso contrario, preparatevi a metter mano al Terminale.
“The Selected Disk is of the GPT Partition Style” II: La Vendetta
Oppure il vostro Disco Rigido ha semplicemente deciso di fare lo str tirarvi un brutto scherzo e non rispondere a BootCamp come dovrebbe. Succede anche questo.
A quel punto dovreste prenderlo a martellate, ma succede anche questo.
E cosa fare in quel caso?
Già…
Ma non solo: avrete bisogno di un Software esterno.
Il Salvatore della Patria: “GPT fdisk Utility”
Abbiamo già dato una rapida occhiata a cosa combina Assistente BootCamp quando partiziona il disco e lo riformatta in vista dell’installazione Windows, dunque non mi dilungherò. Windows 8/8.1, tuttavia, non ama il giochetto che BootCamp fa quando riscrive lo Schema della Partizione preparata, e si rifiuta di installarsi su un disco che non sia configurato esattamente come da lui richiesto. Ed è qui che entra in gioco “gdisk”.
“gdisk” è un pacchetto Software compatibile con il Terminale che permette di riscrivere l’intero schema delle partizioni del nostro Disco Rigido… Senza perdere un singolo bit di dati. È probabilmente la soluzione meno distruttiva e, senza dubbio, la meno stressante per il nostro Disco Rigido… A meno che voi altri non vogliate formattare e reinstallare Mac OS X. Ma voi non volete farlo, giusto?
Ecco dunque una lista dell’intero processo da svolgere per dare a BootCamp un’altra chance di svolgere il suo lavoro (si ringrazia MacRiot per la guida):
- Create una partizione con BootCamp, ma non tentate l’installazione. Tornate su OS X, invece, riavviando il computer ed effettuando l’accesso dal Boot Manager.
- Scaricate GPT fdisk utility (gdisk) da Sourceforge e installatelo.
- Aprite Utility Disco (lo potrete trovare nella stessa cartella di Assistente BootCamp).
- Nel pannello a sinistra selezionate l’intero Hard Disk che contiene le partizioni OS X e BOOTCAMP create dall’Assistente BootCamp e cliccate sul pulsante delle informazioni (o premete Cmd+I)
- Prendete nota dell’Identificatore Disco sul vostro Disco Rigido. Solitamente è un codice simile a “disk0″ (vedi immagine sotto)
- È ora: aprite il Terminale (di nuovo, lo trovate nella stessa cartella di Assistente BootCamp e Utility Disco: Utility)
- Copiate e incollate il seguente comando nel Terminale per lanciare gdisk:
sudo gdisk /dev/disk0
- Inserite la vostra Password quando richiesto. Ricordatevi di sostituire “disk0″ con il vostro Identificatore Disco personale (per esempio, un comando con “disk1″ come Identificatore sarebbe “sudo disk /dev/disk1″).
- Scrivete “p” per dare un’occhiata allo Schema delle Partizioni del disco che avete scelto per esser certi che sia il disco su cui volete lavorare. Se non lo è, scrivete “q” per uscire da disk senza salvare e ritentate con un altro identificatore.
- Posto che abbiate il disco giusto, scrivete “x” per entrare nel menù dei comandi avanzati.
- Scrivete “n” per riscrivere lo schema delle partizioni del disco e riportarle alle loro condizioni base (GPT). Quando avrà finito, tuttavia, “gdisk” non vi avvertirà in alcun modo: vi mostrerà soltanto un altro prompt di comandi avanzati.
- A quel punto scrivete semplicemente “w” per salvare i cambiamenti effettuati, e confermate l’azione scrivendo “y” e premendo il tasto “Return”.
Ora lo schema delle vostre partizioni è stato riscritto. Uscite dal Terminale, spegnete il vostro Mac, staccate dal computer tutti i dispositivi USB che non siano il supporto creato da BootCamp per l’installazione e, infine, ritentate l’installazione di Windows avviando il computer dal Boot Manager.
Questa volta, se tutto è andato per il verso giusto, Windows dovrebbe essere finalmente in grado di installarsi per davvero.
Che vi avevo detto? Dà soddisfazioni, non è vero?
Finalmente!
Phew, è stata una faticaccia, non c’è dubbio. Questo viaggio ci ha portati attraverso Disk Utility per la creazione delle ISO, attraverso BootCamp per la creazione delle Bootable ISO, e in alcuni casi potrebbe persino aver portato qualcuno attraverso il Boot Manager e il Terminale, dove avrà certamente inserito comandi di cui non immaginava neanche l’esistenza.
Tuttavia, vedere sul nostro schermo un Sistema Operativo diverso da quello nativo può essere motivo di grandi soddisfazioni. Il mio piccolo Windows 8.1 è ormai come un bambino, per me, da proteggere e accudire nei momenti difficili.
A tal proposito, vi consiglio di iniziare la vostra avventura nei meandri di Windows installando un qualunque antivirus che possa proteggervi, nel caso in cui decideste di utilizzare la partizione BootCamp a tempo pieno.
Sapete com’è, non si sa mai…
E, se ve lo steste chiedendo, sì: ho provato personalmente tutte quelle procedure di TroubleShooting. Cause di forza maggiore.
Alla prossima guida!
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L'articolo BootCamp [Parte III]: Installiamo Windows Su Mac (+ Risoluzione Problemi BootCamp)! può essere letto su Beiphone.