BORGARELLO (pv). Le iniziative e le prospettive “verdi” dell’amministrazione Lamberti per il 2016.

Creato il 12 gennaio 2016 da Agipapress
BORGARELLO (pv). Si prospetta un 2016 all'insegna del rispetto dell'ambiente per l'amministrazione Lamberti che prosegue lungo la strada intrapresa in questi ultimi anni, costellati da battaglie per la tutela del territorio. Il nuovo anno si apre con un importante risultato: la raccolta differenziata ha raggiunto un confortante 79%. L’avvio sperimentale a luglio della raccolta puntuale e i ripetuti inviti ad abbandonare le cattive abitudini del “sacco nero sulla strada” hanno consentito all'amministrazione di ottenere risultati impensabili fino a qualche anno fa, ancor prima dell’applicazione della tariffa a misura individuale prevista per il tributo sui rifiuti da erogarsi a partire da questo mese.  Con il metodo della tariffazione individuale, per ora unica in provincia di Pavia, l’utente pagherà in relazione alla quantità di umido e indifferenziato conferita, ovvero al numero di volte che ASM ritira i contenitori, contrassegnati da codice elettronico identificativo. Sono stati gli amministratori ad occuparsi di attribuire un codice a ogni cittadino. "Siamo contenti di fissarci obiettivi quasi utopistici - commenta il sindaco Nicola Lamberti - se non lo avessimo sempre fatto non avremmo raggiunto questi risultati. Dovremmo essere educati ad acquistare valutando l'impatto ambientale del rifiuto che andremo a produrre. Abbiamo intrapreso questa strada per senso del dovere e fiducia nei confronti dei cittadini. Ognuno di loro deve sentirsi orgoglioso di se stesso per aver contribuito a un obiettivo di civiltà, il merito è tutto loro". Prosegue intanto la querelle relativa alla possibile costruzione di un centro commerciale.  A 15 anni dalle prime proposte, il progetto ritorna oggi ma con una nuova veste. Quasi 700 i nuovi posti di lavoro promessi dalla società costruttrice, per 80mila metri quadrati di aree verdi e quasi 30 mila metri quadrati di superficie di vendita. La Progetto Commerciale Srl , società a capo dell’iniziativa, ha rinunciato quasi alla metà dei diritti edificatori, passando dagli originari 100.500 metri quadrati a 59 mila. Anche la struttura di vendita vera e propria si riduce: da 60 mila a 45 mila metri quadrati. Aumenta, invece, il parco verde: da 34 mila a 80 mila metri quadrati. Di contorno, una struttura in vetro e acciaio con maxi schermo visibile dall’ex statale dei Giovi. "Il progetto ha recepito alcune nostre indicazioni ma ancora permangono alcune criticità, in primis la viabilità e il consumo di suolo - commenta perplesso Lamberti -. Dobbiamo ricordarci che il pianeta non ci è stato concesso per farne ciò che vogliamo. Davanti al nostro Comune vi sono capannoni abbandonati di recente costruzione, vorremmo evitare di costruire l'ennesimo edificio che si candida a essere l'ennesima area dismessa della zona. Non siamo aprioristicamente contrari alla realizzazione del centro, analizziamo ogni proposta proprio perché il nostro obiettivo è quello di capire se esiste una strada che rende questo progetto utile per il territorio". Attualmente, però, l'amministrazione si prepara all'ennesimo "no", rischiando un risarcimento da 19 milioni di euro.  "La strada su cui dovrebbe sorgere non è allargabile - motiva il sindaco - inoltre Pavia è la seconda provincia italiana per incidenza di tumori dopo Milano. A noi sta a cuore qualcosa che non rientra nel bilancio comunale, come per esempio le decine di ore che le persone perderebbero ogni anno per recarsi sul posto di lavoro. Un solo morto rende ridicolo qualsiasi guadagno. L'interesse di ogni amministratore non dovrebbe essere massimizzare il profitto ma il bene collettivo".  Fra gli obiettivi da raggiungere entro la fine del mandato anche una nuova sede per l'ente comunale che oggi occupa una struttura che risale agli anni Sessanta.  Si fa sempre più concreta la possibilità di trasferire il Comune presso la Villa Mezzabarba che si trasformerebbe così in un luogo di valenza pubblica e non più residenziale. Un'altra soluzione potrebbe invece essere quella di occupare una nuova struttura in un'area di edilizia popolare. Il trasferimento dell'ente consentirebbe un notevole ampliamento della scuola che attualmente confina con il Municipio. Serena Baronchelli