Incuriositi ed anche un po’ annoiati dal clima ben poco estivo di questi giorni, ieri sera abbiamo deciso di andare a Casole d’Elsa per partecipare a questa festa del “Borgo Nero“.
La locandina
Tralasciando l’appunto dell’uso del Comic Sans nel manifesto ufficiale della manifestazione, pratica assolutamente deprecabile, premetto subito che il “Borgo Nero” proprio non mi è piaciuto. Apprezzabile che un piccolo comune come Casole d’Elsa, flagellato dalle speculazioni edilizie e dagli scandali connessi al territorio, abbia la forza e la volontà di organizzarsi in eventi di questo tipo, cavalcando forse l’entusiasmo e la fama del bel più blasonato “Mercantia” della vicina Certaldo.
Tuttavia quando si organizzano manifestazioni particolari, l’attenzione verso il cliente/visitatore deve essere massima. Senza voler scendere nella qualità degli spettacoli, con artisti più o meno capaci anche a seconda dei gusti e delle sensibilità personali di ognuno di noi, la macchina organizzativa ha lasciato molto a desiderare.
Ad esempio, sul manifesto e nei comunicati era indicato l’orario delle 19:30 come inizio dell’evento: arrivati a Casole poco prima delle ore 20:00, scoprivamo che nel Borgo era solamente possibile mangiare, mentre le piazze e le vie erano totalmente sguarnite di qualsiasi tipo di intrattenimento, esclusi ovviamente 4 scheletri di plastica che sembravano più ridicoli che altro. Anche il tentativo di ricreare una atmosfera Salemiana (o Transilvanesca, se preferite) attraverso l’uso di luci soffuse, candele, torce e drappi neri con simboli sagittari, inframezzati da tibie, teschi e scheletri, poteva forse suggestionare i più piccoli (ai quali, forse, era indirizzata la manifestazione) ma falliva miseramente nell’intendo di stupire gli intervenuti.
Comunque, tornando all’organizzazione, gli spettacoli erano organizzati su due locations (le due Piazza del Centro), che si alternavano (obbligando i visitatori a spostarsi continuamente) nelle esibizioni. Sul foglietto non vi era menzione dell’orario degli stessi, che scopriamo successivamente iniziare alle 21:30 e terminare oltre mezzanotte, con estenuanti tempi morti tra una esibizione e l’altra.
Credo, anche confrontandomi con alcuni amici ivi presenti, che sarebbe stato importante coinvolgere i visitatori con spettacoli continui di minor tono, anche in contemporanea, per evitare di trovarsi a ciondolare annoiati per i vicoli del borgo, in attesa che succeda qualcosa.
Tra l’altro, assolutamente ridicolo e puerile il “Corteo Funebre”, con figuranti salmodianti in “buffa” che trasportavano un finto defunto, dentro una bara, che talvolta si divertiva a “spaventare” (?) i passanti. Immancabile l’indemoniato, trattenuto da corde, assolutamente fuori dal contesto.
Comunque, pur non apprezzando moltissimo l’organizzazione dell’evento, devo dire che i *pochi* artisti presenti erano bravi. Ovviamente accompagnato dalla mia fedele Reflex, con il 50mm 1.8, ho scattato qualche foto della serata.