Le principali borse europee contengono i ribassi entro il punto percentuale con Londra che cede lo 0,9%, Parigi lo 0,2% e Francoforte lo 0,7%. Milano, dopo essere tornata brevemente sopra la parità, cede lo 0,6%. Pesa sui listini europei l’andamento di Carlsberg (-15%) dopo aver ridotto gli obiettivi per l’anno e i gestori dei mercati, come il London Stock Exchange e Deutsche Bank, in calo di oltre il 3%sui timori dell’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie.
Brutta sorpresa per la Germania che “scopre” che il suo Pil, il prodotto interno lordo, nel secondo trimestre del 2011 ha avuto una crescita quasi nulla. Solo uno sconsolante, e preoccupante, 0,1%.
Una flessione che frena tutte le Borse europee, caratterizzate da sedute instabili: Francoforte perde il 2,75%, Londra l’1,57% e Parigi il 2,27%. Giù anche la Borsa di Madrid che segna -1,81%.
Anche la nostra Piazza Affari non è da meno. Nonostante il varo della manovra da 45,5 miliardi, la Borsa di Milano apre in negativo con l’indice Ftse Mib che ha avviato le contrattazioni in calo dello 0,40 per cento per poi arrivare in pochi minuti a meno 1%.
E non sortisce alcun effetto positivo neanche la notizia di un nuovo acquisto, da parte della Bce, di titoli di Stato italiani, dopo lo shopping record della scorsa settimana (22 miliardi di bond governativi). Lo stesso vale per Madrid.
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