Borse: Piazza Affari l’anello debole

Da Pukos

Pil, si teme il peggio

Male il comparto bancario, sul fondo Telecom. Fiat continua a calare, così come Mediaset ed Azimut. Si salvano Tenaris ed il comparto del lusso.

Certo lo so, so che la nostra Piazza Affari è la Borsa che in questo 2014 stava facendo segnare la migliore performance, guadagnando oltre 7 punti percentuali mentre Londra e Parigi perdevano all’incirca un punto percentuale e Francoforte, addirittura “Cenerentola” (una volta tanto) faceva segnare un ribasso superiore ai 4 punti percentuali, quindi, da parte nostra, un calo fisiologico “ci stava”, ma quello che è accaduto oggi sulla Borsa milanese è ben più di un “calo fisiologico”.

Il Ftse Mib (-1,62%) e contemporaneamente il Dax + 0,39%?!?!?

Che senso ha? Improvvisamente il mercato si è accorto che a Palazzo Chigi c’è Matteo Renzi?

Certo, anche questo può essere, ma soprattutto domani sapremo il Pil del secondo trimestre e si teme una “gelata”, se davanti alla variazione trimestrale trovassimo ancora un segno meno, come nel primo quarto, la situazione si farebbe davvero critica, ed ecco così spiegato il calo odierno.

Ed allora giù i titoli bancari che si trovano ad operare in un contesto economico in recessione, oggi nei primi minuti di contrattazione c’era addirittura chi prevedeva un’ottima seduta per il comparto visto che Unicredit (-1,01%) aveva comunicato una trimestrale decisamente migliore delle attese, ed invece anche la Banca guidata da Federico Ghizzoni si è trovata a dover cedere alle vendite.

Niente a che vedere, però, con i ribassi fatti segnare da Banca MPS (-4,54%), BpM (-3,83%), Banco Popolare (-3,80%), Ubi Banca (-3,74%), Mediobanca (-2,41%) ed Intesa Sanpaolo (-2,36%), ha limitato maggiormente le perdite Bper (-0,55%).

La maglia nera di giornata è andata però a Telecom (-4,62%) in completa balia delle illazioni continue sulla futura governance.

Azzera perfettamente i guadagni da inizio anno Autogrill (-3,99%), per la società in capo alla famiglia Benetton dopo un secondo trimestre da dimenticare le cose non sono migliorate.

Quinto ribasso di fila per Buzzi (-3,16%) tornato su quotazioni che non vedeva da quasi un anno.

Discorso a parte per Fiat (-3,11%) giunto al settimo calo consecutivo, il titolo è andato anche in asta di volatilità, si è detto di tutto, anche di una possibile indagine da parte dell’antitrust cinese nei confronti di Chrysler.

Nuovo ennesimo calo per Mediaset (-2,63%) ai minimi da due anni a questa parte. Non ha potuto resistere alle vendite nemmeno Enel (-2,59%), mentre Azimut (-2,49%) continua a scendere senza trovare un livello sul quale cercare di consolidare le posizioni, ritoccato così il minimo dell’anno.

Al contrario di ieri, oggi il comparto del lusso si è ben difeso, in vetta ai rialzi odierni, infatti, troviamo Tod’s (+3,02%), ma hanno chiuso con un segno più anche Moncler (+0,80%), Salvatore Ferragamo (+0,46%) e Luxottica (+0,37%).

Bene, infine, anche Tenaris (+1,00%), Cnh Ind. (+0,53%) ed Enel Green Power (+0,20%).

Giancarlo Marcotti per Finanza In Chiaro


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