BORUSSIA DORTMUND-BAYERN MONACO 2-0 - Un mese. Dopo trenta giorni, il movimento calcistico tedesco, ancora in estasi per la conquista della Coppa del Mondo in territorio brasiliano, riapre i battenti con la disputa della Supercoppa di Germania, appuntamento che, di fatto, segna l’avvio della stagione calcistica teutonica. A vincerla, come l’anno scorso, è stato il Borussia Dortmund; a perderla, come l’anno scorso, è stato il Bayern Monaco. Vittoria meritata per gli uomini di Klopp, messi raramente in difficoltà da un Bayern rimaneggiato (ma pure nelle fila del Borussia le assenze non erano poche) e decisamente svogliato. Guardiola ha sperimentato, nuovamente, la difesa a tre, con Boateng (centro-destra), Javi Martinez (perno centrale) e Alaba (centro-sinistra), ma i risultati – complice un centrocampo incapace di fare filtro e creare gioco – non sono stati assolutamente entusiasmanti. Male Bernat a sinistra, sovrastato dalla catena di destra giallonera formata da Piszczek e Kirch, apparsi per lunghi tratti incontenibili. Poco appariscente Lewandowski, mal assisto da un Bayern in serata no. A sprazzi Ciro Immobile, promosso per l’impegno e lo spirito di abnegazione mostrato, ma rimandato per egoismo e integrazione nello scacchiere tattico di Klopp. Grazie a questo successo, il Borussia Dortmund strappa la quinta Supercoppa tedesca della propria storia, attuale record della manifestazione.
PRIMO TEMPO - Prima occasione, al secondo minuto, per il Bayern: Shaqiri calcia violentemente di sinistro, Langerak respinge con i pugni. La risposta del Borussia, al decimo, è affidata a Ciro Immobile, autore di una conclusione dal limite dell’area, che si perde di poco a lato della porta difesa da Neuer. La partita viaggia su ritmi blandi, con il Bayern che prova controllare (e addormentare) il gioco, mentre il Borussia di tanto in tanto si accende. Ed è in una di queste circostanze che i padroni di casa, con un destro di Kirch scoccato al termine di una bella combinazione con Piszczek, costringono Neuer ad una difficile deviazione laterale. Pochi minuti e si fa notare ancora il Borussia: Hofmann batte un calcio d’angolo dal lato destro, Ginter stacca di testa, ma Neuer è pronto e fa sua la sfera. La caparbietà dei gialloneri viene premiata, al ventitreesimo, con un goal messo a segno da Mkhitaryan, autore di una splendido assolo personale – andato a buon fine grazie (anche) ad un fortunoso rimpallo – che si chiude con una conclusione di destro su cui Neuer nulla può. Il Bayern accusa il colpo. Passa solo un minuto ed è Aubameyang, con una conclusione d’esterno destro, a costringere il portiere della nazionale ad un intervento non semplicissimo in presa bassa. Brutta tegola per il Bayern: Javi Martinez, alla mezzora, è costretto ad abbandonare il terreno di gioco per un infortunio al ginocchio sinistro; al suo posto, entra il brasiliano Dante. La gara prosegue su ritmi non propriamente trascendentali, come la collocazione temporale della manifestazione (a metà agosto, ad una settimana e mezza dal “via” della Bundesliga) lasciava supporre alla vigilia. Dopo dieci minuti di sbadigli, il Borussia torna a premere nella metà campo bavarese, ma Neuer – in ben tre circostanze – è bravo a respingere le conclusioni di Kehl e Hofmann.
SECONDO TEMPO - Un cambio per parte durante l’intervallo: nei locali, fuori Schmelzer dentro Durm; negli ospiti, entra Lahm ed esce Muller. Pronti, via e Bayern vicino al goal: pallone invitante di Rode per Lewandowski, che viene fermato da un provvidenziale Langerak, bravissimo a bloccare il polacco in uscita disperata. Al minuto cinquantatré, primo squillo di Ciro Immobile, autore di un ottimo spunto personale chiuso con destro che termina altissimo sopra la traversa. Al cinquantottesimo, il pubblico di Dortmund riserva una selva di fischi a Mario Gotze, che entra in campo al posto di Højbjerg; il tempo passa, ma Mario è sempre considerato un “traditore” dal pubblico di fede scwharzgelben. Tre giri di lancette e il Borussia trova il raddoppio: Piszczek crossa dalla destra, Aubameyang stacca di testa in terzo tempo e, dopo aver sovrastato Boateng, batte un incolpevole Neuer. Gioia irrefrenabile per l’africano, che festeggia indossando la maschera dell’Uomo Ragno e poi, dopo un minuto, abbandona il terreno di gioco fra gli scroscianti applausi dei propri tifosi; al suo posto entra Ramos, arrivato quest’estate dall’Hertha Berlino. Il Bayern imposta una reazione sterile, che non porta nessun rischio significativo all’estremo difensore locale Lagerak. Ad un quarto d’ora dal termine, invece, è Ciro Immobile a rendersi protagonista di un dribbling ubriacante ai danni dei difensori bavaresi, bravi, poi, a rientrare e a costringere l’italiano ad un tiro innocuo verso la porta di Neuer. Il Borussia domins. Al settantottesimo, Immobile lascia partire un destro dal limite, che si spegne lontano dai pali, mentre un minuto dopo è Mkhitaryan a sfiorare il terzo goal dei locali con una bella conclusione di destro a giro. Il Bayern si rifà vivo due minuti più tardi, la punizione di Alaba, però, viene deviata in angolo da un attento Lagerak. Il Bayern si riversa nella metà campo avversaria senza creare alcun pericolo significativo, mentre il Borussia, di contro, si fa insidioso con qualche ficcante ripartenza. Il risultato, però, non cambia. Il Borussia batte il Bayern e, per il secondo anno consecutivo, fa sua la Supercoppa di Germania.
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