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Bosnia: scontro politico per i fondi europei ipa

Creato il 22 settembre 2011 da Pasudest
Ad ormai quasi un anno dalle elezioni (3 ottobre 2010) i partiti politici della Bosnia Erzegovina non si riescono a trovare un accordo per la formazione del governo centrale: in compenso riescono a litigare anche sui fondi europei del Programma di Cooperazione transfrontaliero IPA (Instrument for Pre-accession Assistance).
Qui di seguito il testo della corrispondenza di Marina Szikora per la puntata di Passaggio a Sud Est andata in onda oggi a Radio Radicale.
BOSNIA: SCONTRO POLITICO PER I FONDI EUROPEI IPAGli organi di informazione della Bosnia Erzegovina danno conto dell'importante lotta politica relativa alla distribuzione dei fondi europei di preadesione IPA(*). Si tratta di fondi per circa 100 milioni di euro. Alenko Zornia, corrispondente croato in Bosnia, scrive che la soluzione relativa a questi fondi potrebbe decidere sui futuri rapporti tra Bruxelles e Bosnia Erzegovina. Vale a dire se le relazioni tra UE e BiH saranno focalizzate sulla collaborazione tra Bruxelles e le istituzioni statali centrali di Sarajevo, oppure tra Bruxelles e le due entità che compongono la Bosnia, ovvero la Federazione di Bosnia Erzegovina e la Republika Srpska.
Il governo della Federazione BiH, l'entita' a maggioranza bosgnacco-croata, con a capo il premier Nermin Nikšić, ha respinto la lista riveduta di progetti IPA per il 2011 e in tal modo ha messo in questione l'intero pacchetto di aiuti di un valore di 96 milioni di euro. Anche se l'Alto rappresentante internazionale in Bosnia, Valentin Inzko, ha avvertito che la BiH non può concedersi di perdere nemmeno un euro di aiuti, il governo della Federazione BiH e il suo premier non cedono. Più importante dei fondi è la questione se al centro delle relazioni con l'UE ci sarà la collaborazione tra Bruxelles e le istituzioni centrali di Sarajevo, oppure tra Bruxelles e le due entità, scrive il quotidiano di Zagabria 'Vjesnik'. Se non sarà trovato un accordo tra i politici della Bosnia, è molto probabile la sospensione dei fondi europei di preadesione per quest'anno.
A rendere più grave il problema c'è il fatto che la Republika Srpska ritiene che sulle questioni relative alle entità non devono decidere le istituzioni centrali, mentre la Federazione croato-bosgnacca è dell'opinione che tutte le questioni europee vanno risolte assolutamente attraverso le istituzioni centrali dello Stato. Secondo il corrispondente di 'Vjesnik', pare che Sarajevo tenti di esaurire economicamente la Republika Srpska e in tal modo costringere Banja Luka ad impegnarsi sul rafforzamento delle istituzioni statali centrali. Anche se la condizione economica in entrambe le entità sia critica, pare che la situazione sia un po' peggiore nella RS, dove aumentano le pressioni sociali. L'opposizione e gli analisti indipendenti avvertono che il governo del premier Aleksandar Džombić non potrà reggere economicamente la situazione e che la Republika Srpska rischia la bancarotta.
Per quanto riguarda gli investimenti stranieri, essi praticamente non ci sono. Gli esperti avvertono che senza l'auto delle istituzioni internazionali, e in particolare dell'UE, la situazione economica potrebbe peggiorare drammaticamente. Sempre secondo 'Vjesnik', sulla scena politica dell Bosnia Erzegovina in questo momento tra le due entità che compongono il Paese è in corso un "gioco di esaurimento" in cui ognuna delle due parti cerca di fare in modo che all'altra entità finisca in una peggiore situazione. Ma il prezzo, come sempre, lo stanno pagando i cittadini dell'intera Bosnia Erzegovina che rispetto ad altri Paesi della regione è molto indietro nel processo di integrazione europea. Per di più, a quasi un anno dalle elezioni politiche, non c'è ancora un governo centrale e la situazione sociale di giorno in giorno si fa sempre più grave.
(*) La politica di pre-adesione IPA 2007-2013 riguarda i paesi candidati o potenziali candidati. Il relativo strumento finanziario IPA (Instrument for Pre-accession Assistance) si articola in diverse componenti: sostegno alla transizione e sviluppo istituzionale, cooperazione transfrontaliera, sviluppo regionale, sviluppo delle risorse umane, sviluppo rurale. La Commissione europea predispone un documento pluriennale indicativo di pianificazione per ogni paese beneficiario che stabilisce le linee strategiche dell'assistenza per tutte le componenti alle quali il singolo paese è ammissibile. Sulla base del documento, le autorità nazionali dei paesi predispongono i programmi indicando le misure e le azioni da finanziare attraverso IPA.

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