Al genere Buxus appartengono circa 70 specie di arbusti o piccoli alberi sempreverdi. Hanno foglie opposte, a margine intero, di un bel verde scuro. I fiori piccoli, insignificanti, senza petali, maschili e femminili separati ma sulla stessa pianta, sbocciano in aprile. I frutti sono capsule a tre valve speronate.
Il Bosso viene coltivato in esterno in piena terra, in esemplari isolati, in bordure e siepi. Può anche essere coltivato in vaso, su balconi e terrazzi. Si mette a dimora in settembre-ottobre (nelle regioni a inverno freddo) o in marzo-aprile. Non ha particolari esigenze per quanto riguarda il terreno. E' consigliata una concimazione organica nella dose di 50 kg/mq. Per le siepi si utilizzano piante alte 30 cm, con una distanza d'impianto di circa 50 cm una dall'altra; è utile la potatura delle piante giovani per favorire una migliore ramificazione. Le piante in vaso vanno concimate nel periodo estivo, ogni 15-20 giorni, con un concime complesso, da aggiungere all'acqua di irrigazione, nella dose di 10 g per decalitro. Se possibile, è meglio non effettuare la rinvasatura, poichè la pianta ne soffrirebbe: è sufficiente aggiungere del terricico in superficie, quando necessario. La potatura è indispensabile, oltre che per le piante nelle siepi, per quelle destinate all'arte topiaria; si può intervenire anche due volte l'anno. Per le piante coltivate in forma naturale non è necessaria alcuna potatura.
Il Bosso può essere collocato sia in pieno sole sia in ombra parziale, si tratta di una pianta resistente sia alle alte sia alle basse temperature. L'annaffiatura è necessaria solo per le piante giovani, subito dopo la messa a dimora e nei periodi di siccità prolungata, e per quelle in vaso.
Moltiplicazione
Il metodo più utilizzato è la talea, Si prelevano in agosto-settembre talee semilegnose (rametto dell'anno con una porzione del ramo portante) lunghe una decina di centimetri e si fanno radicare in un substrato a base di torba e sabbia in parti uguali, in luogo riparato ma non riscaldato, con un'elevata umidità. Dopo la radicazione, le piantine si invasano singolarmente; si mettono a dimora definitiva dopo un paio di anni.
Malattie e parassiti
La psilla del bosso provoca la deformazione delle foglie, uno sviluppo stentato e formazioni cerose e vischiose sulle foglie e sul fusto. Le parti colpite diventano rosse o seccano e vanno eliminate, Le larve della celidomia del bosso, che si sviluppano all'interno dei tessuti delle foglie, provocano rigonfiamenti e, in caso di forti attacchi, ingiallimenti e defogliazione. Ambedue i parassiti si combattono con insetticidi appositi.
Consigli per l'acquisto
Le piante di bosso si trovano con estrema facilità presso i garden centre e i vivaisti specializzati. Acquistare piante coltivate in contenitore o almeno con il pane di terra. Vista la notevole lentezza di crescita, valutare bene se scegliere piante piccole e più facili da mettere a dimora o piante di dimensioni maggiori che attecchiscono con più difficoltà ma sono di "pronto effetto".
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