Questa lercia saga familiare riempie solo il primo dei quattro volumi dedicati dalla Cosmo a questa bella serie che ha da offrire un'ottima storia, più d'una in realtà, e le spledide tavole di Francois Boucq. Jodorowsky, come è nelle sue corde, non ci risparmia nulla, Ralton è ora al comando di un manipolo di sudisti reduci dalla guerra che non lesina di macchiarsi dei crimini più efferati: esecuzioni, saccheggi, stupri, omicidi a sangue freddo e tutto un vasto campionario di brutture che Boucq non ha timore di ritrarre su carta con una buona dose di grande talento. Ma non è solo Ralton a portare alta la bandiera della scarsa moralità, di personaggi ambigui e malvagi sono piene le pagine di Bouncer a partire dallo sceriffo di Barro City per andare via via verso tutti i fetenti di turno.
Non da meno sono le donne della serie, capaci di tutto per il proprio tornaconto, dal commettere atti di violenza inusitata al concedere sesso e corpo alla bisogna. A tentare di rimanere su una via vagamente retta rimangono il Bouncer e qualche collaboratore come il nano e barman del saloon Infierno Job e la sua compagna indiana Sakajawea.
Non è certo il west molto più edulcorato di Tex Willer quello che ci presenta Jodorowsky che come già visto in Juan Solo mette tra le pagine di Bouncer tutto il suo repertorio con un risultato davvero degno di nota. Se sangue, merda, marciume e cattiveria non vi spaventano questo potrebbe essere il western che fa per voi.