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Boxe, la Norvegia riapre al pugilato professionistico. Era stato abolito nel 1982, si rischiavano 3 mesi di carcere

Creato il 17 dicembre 2014 da Stivalepensante @StivalePensante

Il parlamento di Oslo ha infatti deciso di abrogare la legge che per oltre 30 anni, dal 1° gennaio 1982, non ha permesso di disputare incontri di boxe professionistici. La votazione è stata tutt’altro che unanime con la coalizione di governo formata dai conservatori e dalla destra populista che ha avuto bisogno anche dell’appoggio dei liberali per imporsi con 54 voti a 48.

La pugile professionista norvegese Cecilia Braekhus (bt.dk)

La pugile professionista norvegese Cecilia Braekhus (bt.dk)

Felice la pugile professionista norvegese Cecilia Braekhus. La ‘First Lady’, come è soprannominata, detiene le corone Wbc, Wba e Wbo dei pesi superwelter. Finora, non ha mai potuto combattere nel suo Paese per la cosiddetta “legge knockout”, che ha vietato qualsiasi sport in cui la vittoria potesse essere sancita da un KO. “Credo che questo sia uno dei più bei momenti della mia vita – ha detto all’emittente NRK la 33enne di origine colombiana -. E’ difficile descrivere tutte le emozioni. Per fortuna ora non sono più una criminale in Norvegia”.

In teoria, prima dell’abrogazione della legge, l’organizzazione di incontri professionistici avrebbe potuto portare anche a condanne a 3 mesi di carcere. (ADNKRONOS)


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