Per il futuro stiamo lavorando all’album che verrà.
Ciao a tutti i ragazzi del Dormiglione.
Così ci siamo subito tolti il pensiero ed abbiamo rotto il ghiaccio! A parte gli scherzi, ci dite chi sono i Boxerin Club? Quanti siete, da dove venite, come nasce il nome ecc..Insomma, diteci tutto quello che c’è da sapere su di voi.
Il progetto “Boxerin Club” nasce al liceo nel 2008. Inizialmente eravamo: Matteo , Matteo ,Franz e Simone. Abbiamo cominciato suonando a svariati concerti organizzati dalle scuole di Roma Sud e in un locale che si chiama Walla Walla. Gabriele, amico di amici, entra a con noi nel 2010 sostituendo Simone alla chitarra e l’anno successivo, nel 2011, arriva anche Edoardo alla tromba.
Boxerin Club comunque è un locale per soli cani nel Nord della Scozia gestito da un Boxer di nome Tarzan. A noi interessava solo che il nome fosse “catchy”.
Inevitabile chiedervi: da dove viene la scelta di cantare in inglese?
Il fatto è che sin dalle prime canzoni non ci è mai venuto naturale cantare in italiano, ad ogni genere c’è una lingua che si presta di più o di meno.
Da affezionato di Roma e della scena musicale romana, mi dite qual è il punto di vista di chi questa scena la calca non solo da spettatore, ma da protagonista? Quanto è difficile per un gruppo romano emergere?
Intanto parlare di “scena romana” non so quanto è adatto , comunque i gruppi che ci sono a Roma sono tantissimi e variano dal jazz all’elettronica, passando per il cantautorato ed il grunge.
Pertanto il miglior modo per emergere continua a rimanere l’intramontabile “se vali, prima o poi verrai apprezzato”
Parlatemi del vostro EP. Che consigli date a chi è incerto se scaricarlo o meno?
è GRATIS, come fai ad essere incerto? Coraggio!
Passando al cinema per un po’: se avesse la possibilità di essere attori o registi, che attori/registi sareste?
Penso che Peter Jackson abbia portato alla luce un capolavoro e sta continuando a dare vita ad un mondo che non esiste, non è tutta farina del suo sacco ma la domanda verte sul cinema quindi puntiamo il dito su di lui.
Le vostre sonorità fresche, genuine (un dì vi ho paragonato ad una giovane band inglese come i “Little Comets”) e giovani, potrebbero benissimo essere colonne sonore. Secondo voi, in quali film andrebbero bene?
Credo che il film che ci vedrà compositori di una colonna sonora debba ancora uscire. Forse ” Jumanji”…
La domanda “marchio di Fabbrica” de “Il dormiglione”: qual’è l’ultimo film che avete visto e per noi ci fate una recensione?
“Argo“. L’ho visto perché la notte degli Oscar l’ha consacrato plurime volte ed è stato un dovere (“Django Unchained” di Tarantino già l’avevo visto quindi non te ne posso parlare).
Sicuramente è un film che tocca dei temi molto delicati, soprattutto nel momento storico in cui ci troviamo: USA ed Iran degli anni ’80 entrano in conflitto a causa dello Shà, dittatore spietato dell’Iran, che ha richiesto asilo politico negli USA, 6 funzionari dell’ambasciata statunitense rimangono bloccati a Teheran perché le forze rivoluzionarie iraniane li vogliono utilizzare come “merce di scambio” per riavere lo Shà e massacrarlo di botte. Ben Affleck, agente della CIA dovrà inscenare un finto film di fantascienza per tirarli fuori da lì.
Il film è palesemente un elogio ai capolavori del cinema fantascientifico quali “Star Wars“, “Star Trek” e “Il Pianeta delle Scimmie“. Giuro, vedere per credere.
Dato che la domanda conclusiva l’abbiamo fatta all’inizio, concludiamo così: Vorrei chiedervi della canzone “It takes two to Tango“, che mi ha ricordato l’omonima canzone di un maestro come Armstrong, la cui musica mi ha rilassato e perchè no, fatto sognare, ed il cui testo ho trovato particolarmente intimo, specie nella frase “It takes two to tango, but I’m really pleased to see you dance alone“. Parlatemene, ma prima di farlo fatevi fare un grosso in bocca al lupo da “Il dormiglione” che continuerà a seguirvi e sostenervi.
Crepi.
Si é sicuramente un testo intimo. La frase, in questo caso specifico, vuole spiegare che quando un rapporto non con una persona non funziona, non si può credere che la responsabilità sia solamente dell’ uno o dell’altro, al contrario é di entrambi.
La seconda parte della frase (“But I’m really pleased to see you dance alone“) é un semplice complimento alla persona in questione