Un membro della Yakuza ? Un criminale incallito ? Un cinico detective ? Un killer freddo e spietato ?
Lo è, lo è stato e, forse, lo sarà ancora.
Ma è anche uno degli artisti, attori, registi più originali, peculiari, estrosi e di culto di questi anni: è "Beat" Takeshi Kitano.
In Europa è, più che altro, conosciuto come regista-attore.
Ma in Giappone è un artista multiforme.
Prova ne sono i tre brevi racconti di "Boy".
Sono tre racconti delicati, come petali di un ciliegio in fiore, teneri e toccanti come versi di una poesia haiku.
Tre lievi storie di affetto, amicizia e calore umano da leggere tutte d'un fiato, correndo col pensiero ai panorami giapponesi, ai colori dell'autunno e della primavera che tante volte abbiamo ammirato nei film di Kitano.