Un film ci racconta, senza trucco e senza inganno, l’inesorabile scorrere del tempo.
Titolo: Boyhood
Cast: Ellar Coltrane, Ethan Hawke, Patricia Arquette, Lorelei Linklater
Regia: Richard Linklater
Protagonisti: Bambini, Adolescenti
Materia: Famiglia
Energia: Storie di Vita
Spazio: Texas
Tempo: 2000, 2010
Mason ha 8 anni, i suoi genitori sono già separati, vive con la mamma e la sorella che cerca di crescerli lavorando e studiando per dargli un futuro migliore.
Il piccolo mason cresce tra traslochi, nuovi padri, nuovi fratelli e nuovi amici nel Texas, affronta le difficoltà e le meraviglie che la vita gli mette davanti nella naturale ricerca di diventare uomo e trovare il suo posto nel mondo.
La trama del film abbastanza lineare ci propone la vita di Mason dalle elementari all’università, una fanciullezza ideale, cercando di farci entrare nel suo punto di vista.
Fin qui niente di notevole, la cosa che ci stupisce è che man mano che passa il tempo Mason cresce e cosi la sua famiglia e gli attori che li impersonano non cambiano ma crescono e invecchiano anche loro, e senza trucco o effetto speciale, come è possibile? semplice come la trama, le riprese del film sono durate dodici anni.
Mentre le scene si susseguono, a chi come me, che non piace sapere la trama dei film in anticipo, si instilla subito il dubbio sui due fratellini, sono loro non sono loro? non è facile arrivare alla concusione che un regista ha fatto un’esperimento del genere.
Esperimento che gli è valso la nomination agli Oscar in tre pesanti categorie, Film, Regia e Sceneggiatura originale.
Voto Finale: Accettabile
Frase del film: Credevo di poter avere più tempo!