Il convegno “Licencing 2013: le strategie di marketing” organizzato da CDV ha analizzato vari aspetti e strategie della cessione del brand e brand extension; in questa occasione TheGoodOnes ha focalizzato il suo intervento sulle opportunità dei social media nella valorizzazione dei brand.
Il mercato italiano vale circa 350 mio di euro royalty revenues (circa 3 miliardi fatturato). Le property definite come ‘Corporate & Brand Names’ e i ‘Character’ detengono il primato nelle vendite dei prodotti sotto licenza, ma perdono vantaggio. Accessori, abbigliamento e merchandising sono le categorie maggiormente cresciute. Accessori, abbigliamento e giocattoli le categorie maggiormente performanti del settore.
Se è noto che coniugare il proprio prodotto con un brand costituisce una potente leva di marketing per generare valore economico, è meno chiaro al mercato italiano come i social media siano oggi fondamentali per valorizzare la partnership tra licenziante e licenziatario.
Ecco in sintesi alcuni punti su cui riflettere:
Sono molti i brand internazionali (cosmetica, moda, giocattoli, sport, televisione, cinema) che costruiscono naturalmente notorietà e valore sui social network, in un momento in cui le nuove tecnologie sono parte integrante del nostro quotidiano:
- le persone trascorrono più tempo sui social network che su qualunque altro sito
- i consumatori si relazionano con i brand su Facebook e Twitter
- l’accesso da mobile e applicazioni aumenta esponenzialmente
- esplode l’interazione della social television.
Le architetture sociali e le strategie di relazione variano a seconda delle categorie merceologiche e dei target, e quando vengono integrate dinamiche promozionali e di e-commerce complementari al punto vendita e alla grande distribuzione.
Quando l’obiettivo è quello di coinvolgere gli utenti sui social network restano invariati quegli asset strategici fondamentali che ogni brand deve considerare negli spazi sociali:
- stabilire la voce del brand
- creare contenuti rilevanti, amplificare passioni e interessi
- creare modalità narrative su piattaforme diverse
- coinvolgere gli influenzatori delle community
- dialogare real-time, raccogliere i feedback e profilare i dati
In particolare, il rapporto tra brand e prodotto e la partnership tra licenziante e licenziatario non possono essere lasciati all’improvvisazione sui social network per evitare un’errata gestione delle relazioni con i consumatori, la perdita del controllo verticale e la conseguente svalutazione del valore del marchio.
Sarà interessante per TheGoodOnes lavorare sulle ulteriori potenzialità della partnership Mirabilandia/Hot Wheels che da questa primavera unisce gli appassionati del mondo spericolato delle automobili e quelli dei parchi divertimento con lo spettacolo “Scuola di Polizia”.