Brasile. Consorzio di corporation si aggiudica il contratto Libra

Creato il 23 ottobre 2013 da Giacomo Dolzani @giacomodolzani

di Giacomo Dolzani

Un consorzio formato da Shell (20%), Petrobras (40%), Total (20%), Cnpc (China National Petroleum Corporation) e Cnooc (China National Offshore Oil Corporation) (10% a testa) si è oggi aggiudicato un contratto di produzione valido 35 anni per la realizzazione e lo sfruttamento dell’enorme giacimento denominato Libra, collocato nel Bacino di Santos, al largo delle coste brasiliane.
Già da parecchio tempo sono in corso esplorazioni nell’intera area situata a 170km di distanza da Rio de Janeiro e ampia oltre 1500 chilometri quadri e i risultati si sono rivelati ottimi infatti, da quanto riferisce l’Agência Nacional do Petróleo (Anp), le stime per il giacimento Libra indicano che potrebbe contenere dai 10 o 12 miliardi di barili in riserve cosiddette pre-sale.
Le riserve pre-sale sono chiamate così perché il greggio si troverebbe al di sotto di uno spesso strato di materiale salino, formazione rocciosa tipica dell’Atlantico al largo delle coste brasiliane ed africane, nel cosiddetto pre-salt layer; il petrolio situato in questo strato sarebbe di ottima qualità ma trovandosi in acque profonde, sovrastato da uno spesso strato di roccia e sale, la sua estrazione è complicata e molto costosa.
Il giacimento Libra si troverebbe infatti in un tratto di oceano profondo in media 2000 metri ed altri 3500 metri al di sotto del fondale marino, cosa che pone le compagnie coinvolte in questo progetto di fronte ad una sfida unica per la sua difficoltà, data anche dalla conformazione sabbiosa e ripida del fondale, dove saranno utilizzate le migliori tecnologie disponibili e si renderà necessaria tutta l’esperienza acquisita nel campo delle trivellazioni; in un comunicato infatti Shell afferma di essere “una delle compagnie petrolifere pioniere dell’estrazione in acque profonde, in questo campo sin dal 2012, estrae in tutto il mondo greggio e gas per un totale di 330.000 barili di petrolio equivalente al giorno”.
Nelle loro dichiarazioni alla stampa Petrobras e Shell, che da sole possiedono il 60% del progetto, hanno riferito che verseranno un contributo rispettivamente di 6 e 1,4 miliardi di dollari su un totale di 15 miliardi per la realizzazione della prima parte del piano entro il 2017.
Secondo l’Anp, a programma completato, la produzione di picco potrebbe raggiungere gli 1,4 milioni di barili al giorno.

da Notizie Geopolitiche