La spinta sembrerebbe provenire dai recenti problemi riscontrati alla centrale nucleare di Fukushima, dove si continua a combattere con fughe di radioattività. E così, a Brasilia si è deciso di abbandonare i piani che prevedevano la costruzione di 4 centrali nucleari entro il 2030.
“Dopo il Giappone, le cose vanno messe in stand-by“ ha dichiarato Mauricio Tolmasquim, a capo dell’Energy Research Company.
Al momento, nel Paese ci sono già due centrali nucleari funzionanti e una terza in costruzione. Non è ancora chiaro che fine faranno, ma quello che è sicuro è che bisogna comunque trovare un’alternativa. Che sembra essere già stata individuata.
“Questo è il momento di energia eolica”, ha dichiarato ancora Tolmasquim. “C’è stata un’autentica rivoluzione in termini di costo”. Tutto lascia quindi pensare a una scelta precisa, a cui si dovrebbe accompagnare la progressiva crescita delle istallazioni solari per far scendere ulteriormente i prezzi dell’energia elettrica, ancora tra i più cari al mondo.
Ad oggi, il mix energetico brasiliano è composto al 75% dall’idroelettrico, ma nei periodi di siccità il settore va in crisi rendendo necessari sistemi alternativi di produzione.
[foto da wall-street.ro]