Brasile nel caos, scontri e violenze senza una vera ragione

Creato il 22 giugno 2013 da Candidonews @Candidonews

Il Brasile è nel caos. Proteste, arresti, feriti, scontri. La Confederation Cup è a rischio, l’esercito presidia gli stadi. E non si capisce davvero la ragione di tutto, apparentemente sembra essere legata ai futuri eventi sportivi nel paese:

Le ragioni della contestazione sono soprattutto le alte spese sostenute per l’organizzazione degli importanti eventi sportivi che il Brasile sta ospitando e ospiterà nei prossimi anni – la Confederations Cup 2013, i Mondiali di calcio 2014, le Olimpiadi 2016e l’aumento delle tariffe dei trasporti pubblici, che però negli ultimi giorni diverse città hanno ritirato, per venire incontro alle richieste di chi protesta. Ma c’è, più in generale, anche molta insofferenza per la grande corruzione diffusa nel paese, che ha contribuito a rallentare la crescita economica degli ultimi anni.

La popolarità della Presidenta brasiliana Dilma Rousseff è altissima, malgrado tutto:

La popolarità della presidenta continua comunque a essere piuttosto alta nel paese: nonostante sia scesa di 8 punti da marzo a giugno, secondo un sondaggio fatto dopo l’inizio delle proteste è al 71 per cento.

Eppure tali motivi non sembrano spiegare pienamente l’acuirsi degli scontri:

Le ragioni sono comunque molto complesse, tanto che lo stesso segretario generale della presidenza del Brasile, Gilberto Carvalho, ha ammesso di non capirne fino in fondo le ragioni. Vi partecipano studenti, la maggior parte dei quali hanno meno di 25 anni e non appartengono ad alcun partito politico. Le mobilitazioni non hanno leader, si sono diffuse rapidamente e hanno rivendicazioni molteplici: diversi esperti di movimenti di massa hanno affermato che proprio per questi motivi sono destinate a proseguire e a crescere.

Fonte: Il Post


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