Amava viaggiare. Gaia aveva lasciato da tempo la sua Piacenza, perché viveva ogni giorno pienamente, senza timori, godendosi il presente per aprirsi al futuro. Per questo era andata a vivere a Parigi, dove si occupava di organizzazione di eventi legati ai motori. Per questo all'inizio di novembre aveva deciso di andare a esplorare il Brasile, con un'associazione del posto: a San Paolo insegnava l'inglese ai bambini e studiava il portoghese. Per questo con un'amica di Rio de Janeiro, Miriam França, il 16 dicembre era andata a Forteleza e con lei aveva organizzato qualche giorno dopo una gita a Jijoca Jericoacoara, poco meno di 300 chilometri a nord, dove ci sono le spiagge più belle. Il giorno di Natale, su una di quelle spiagge, Gaia Molinari, 29 anni, è stata uccisa. Il suo corpo è stato trovato da due turisti nel pomeriggio, tra le sterpaglie di Serrote, un'area protetta che conduce alla spiaggia di Pedra Furada.
C'È UN SOSPETTATO "Quando siamo arrivati abbiamo constatato la morte dell'italiana: aveva il viso ferito, forse da una pietra, e aveva un sanguinamento abbondante", ha dichiarato il maresciallo Marcos Rodrigues, comandante della polizia di Jericoacoara. Colpita alla testa con un sasso, dunque. O forse strangolata, visto che la ragazza aveva lividi sul collo, così come ai polsi, il che fa temere che sia stata legata. Di certo Gaia ha tentato in ogni modo di difendersi. Stando a quanto dichiarato dalla polizia, sul corpo c'erano diverse ferite ma anche moltissimi graffi. Il cadavere è ora a disposizione dei medici legali di Sobral, che sperano di poter dire di più su quanto accaduto alla ragazza dopo l'autopsia. Anche l'ambasciata, secondo quanto riferisce la questura di Piacenza, ha fatto sapere che si tratta di una morte violenta e che sono in corso accertamenti. Il caso è stato affidato alla Divisao de Homicidios che sta dando la caccia al killer. Il maresciallo Rodrigues ha dichiarato che esiste già un "forte sospetto ", al momento ricercato. Ieri è stata ascoltata a lungo anche Miriam, la ragazza con cui Gaia viaggiava, identificata dagli italiani che gestivano l'ostello in cui le due dormivano e in cui alloggiava anche un gruppo di turisti piacentini. È stato uno di loro ha avvisare il consolato. UN GIORNO IN PIÙ Secondo la stampa brasiliana, Gaia è stata trovata con addosso il bikini e aveva con sé uno zaino. Era la sua prima visita a Jericoacoara. Era arrivata il 21 dicembre e il posto le era piaciuto al punto da decidere di restare un giorno in più dei tre previsti. Appena un giorno in più, che adesso fa tutta la differenza del mondo.
BRUTTI RICORDI Il drammatico caso di Gaia ha riportato alla memoria il delitto di due turiste avvenuto quasi otto anni fa a Capo Verde. Le vittime, Dalia Saiani, 30enne di Ravenna, e Giorgia Busato, 28enne di Verona, vennero uccise a Sal a colpi di pietra e con una pala.