Breaking Bad

Da Hombre @LaLineadHombre
Prima parte [SPOILER FREE]
Non sono un cultore delle serie in genere, specialmente di quelle (come questa) che sviluppano una trama unica attraverso più episodi e più anni; preferisco ciucciarmi un episodio al volo, quando capita, dove c’è un senso finito anche singolarmente.
Qui no, te le devi guardare tutte e devi cominciare dal primo anno.
Anche se la declinazione del verbo dovere nella frase precedente è impropria, è più corretto dire ti devi guardare il primo episodio e poi ti vuoi guardare tutti gli altri.
Perché funziona così, è una serie PCD (*) e quando finisce, perché con la quinta stagione finisce, ti lascia inebetito davanti allo schermo in attesa di qualcosa che non sarà più.
L’unica altra volta che ho provato una sensazione simile è stato quando hanno chiuso Happy Days, ecco lì volevo davvero promuovere una sorta di sciopero o di marcia di protesta, non ricordo, ma non mi riuscì nemmeno di mettere insieme quattro amici per un comitato promotore ristretto.
Già con Friends mi sono fatto una ragione più alla svelta.
Il consiglio veniva da figlio grande e, considerando la musica alla quale ha cercato di introdurmi negli anni scorsi, poteva andare bene ma anche meno, ecco, ma visto che provare non costava niente l’abbiamo fatto.
In fondo avevamo a disposizione i tre elementi necessari: una connessione decente, un divano comodo e una gatta ciascuno da coccolare.
Bon, se siete convinti di portare avanti le vostre esistenze senza nemmeno conoscere Walter White e Jesse Pinkman, fatelo, ma sarebbe un po’ come morire senza aver letto un Diabolik, senza aver fatto un bagno in Sardegna o senza aver mangiato della focaccia di Recco.
Gli elementi nuovi che hanno caratterizzato la mia vita nel 2013 sono questi: Infinite Jest, la corsa, Ruzzle e Breaking Bad.
Degli altri avevo già detto, mancava giusto un accenno ad Heisenberg.
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Seconda Parte - The traffic lights [SPOILER]
  • Il fatto che NON succedono le cose che sembrano scontate, non sempre almeno, e spesso gli accadimenti tradiscono inesorabilmente le preghiere dello spettatore. Alcuni episodi, se fossero stati sottoposti a quelle proiezioni pilota per far decidere il pubblico sullo svolgimento, non sarebbero andati da nessuna parte. Questo è il pregio più grande.
  • La sceneggiatura è disseminata di indizi per farti arrivare a comprendere quello che sarà prima che accada davvero, e quando ci riesci son soddisfazioni.
  • Il montaggio con i flashback e i flashforward che stimolano i tuoi ragionamenti e creano la giusta attesa.
  • I notevoli e ripetuti cul-de-sac narrativi in cui pare andare ad infilarsi la storia salvo poi uscirne con idee straordinarie e sempre (quasi) credibili.
  • La gestione dei personaggi minori, sempre curata e infarcita di piccoli e succosi particolari.
  • La tensione forte di taluni passaggi, su tutti Hank e Walter in garage.
  • La fotografia mirabile nelle scene per così dire desertiche.
  • La sapiente contrapposizione di brani musicali allegri a fare da sottofondo alle scene più cruente.

  • Un paio di illuminazioni che colpiscono il Jesse pensiero, la prima a favore di Walter e la seconda contro, che prorompono da una fiammella troppo flebile per scatenarle davvero.
  • Alcune scene di violenza inaudita e assurda, tarantiniana per intendersi, che sono un po' fuori contesto rispetto alla realità che la serie sembra voglia perseguire specialmete nelle prime stagioni.
  • Un paio di episodi noiosi, ma giusto 2 su 62.
  • Gli interventi di chirurgia plastica a cui si è sottoposta l'attrice Anna Gunn (Skyler, moglie di Walter) tra la 2a e 3a serie. Mi hanno infastidito, fossi stato il produttore non glieli avrei permessi, oltretutto in alcuni flashback, girati dopo, la sua faccia nuova stride come gesso sulla lavagna.
(*) Può Causare Dipendenza
p.s. si prega di segnalare i commenti quando sono [SPOILER]

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