Breaking Bad - Guardatevi il finale!

Creato il 01 ottobre 2013 da Vecchiologan @VecchioLogan
L'ho già detto e ripetuto: quando finisce una serie è come se ti salutasse qualcuno che hai imparato a conoscere, un amico che non vedrai più ed è una cosa che ti lascia sempre un poco di amarezza. Ovviamente dipende da serie a serie. Perché ci sono quei telefilm epici, tipo Lost, che quando finiscono bene o male, fra lamentele e fra "ma secondo me erano morti da subito", vanno a toccare quelle corde che ti fanno sentire come se fosse finita un'era, e ci sono poi quei telefilm che invece non sono mai riusciti ad entrarti dentro, partendo magari benissimo ma poi perdendosi in un orgia di non-sense e facili luoghi comuni. Questo però non era il caso di Breaking Bad, un telefilm che... 

...non ha mai tradito i suoi fan.

Che all'inizio con la storia che il protagonista era il padre di Malcom l'aveva fatto partire con l'handicap. Insomma quell'attore che si faceva depilare dalla moglie in cucina...

...Quest'attore...

...come colonna portante di una serie drammatica? Chi ci avrebbe scommesso sopra?
Eppure diamine, già dalla prima puntata è chiaro che siamo davanti ad una recitazione che mai ci saremmo aspettati. Serio, pacato, riflessivo questo nuovo personaggio, Walter White, ti fa facilmente dimenticare Hal e ti fa capire quale camaleontico mostro di recitazione sia Bryan Cranston...

...che in qualche modo si era già visto
in questa puntata di X-files.


Walter White è un brav'uomo, un buon padre di famiglia che è costretto ad un doppio lavoro umiliante, all'incapacità di migliorarsi, al rimpianto di vecchi sogni infranti e che alla fin fine si vede arrivare pure la notizia di un cancro mortale ai polmoni. Una imminente fine che diventa per lui un nuovo e folgorante inizio. Sapendo di aver poco tempo perde qualsiasi paura e inibizione e comincia a scoprirsi diverso da quello che si è sempre sentito. Breaking Bad non ha una traduzione chiara e precisa ma può voler dire scoprirsi cattivo, o la cattiveria che irrompe, ma il suo significato è chiaro.A volte, infatti, la persona più mite può trasformarsi in un vero mostro e Walter con la scusa di trovare i soldi da lasciare alla famiglia è diventato sempre più cinico e sempre più violento sia nelle decisioni che negli ordini. Una lenta trasformazione da vittima a carnefice, da preda a predatore che è diventata sempre più evidente man mano che la serie andava avanti con le stagioni. Unico suo compagno consapevole dall'inizio alla fine è Jesse Pinkman, che da sbandato e spaccone della situazione, si trasforma sempre più in una vittima e comincia a mostrare quell'anima che Walter andava via via perdendo.

Ma torniamo al finale.


Non voglio però parlare della trama che sicuramente conoscete e nemmeno del rapporto fra i due protagonisti su cui si è basata l'intera serie. Voglio parlare di un finale che è degno di questo nome. Guardandolo mi sono reso conto che era la prima volta che assistevo ad un ultimo episodio che funge da vero e proprio epilogo, senza alcun sospeso lasciato lì, perchè non si aveva tempo. Non deve esser stato facile gestire qualcosa del genere, posso solo immaginare cosa ci è voluto per ponderare con attenzione tutte le scene e finire in maniera tanto accorta, ma Vince Gilligan è riuscito a farlo nel modo migliore. Devo essere sincero alla fine, specialmente quanto parte Baby Blue dei Badfinger, si sente un po' la solita malinconia ma la regia è davvero perfetta e non c'era nient'altro da dire. Questa puntata ha dato tutto quello che poteva dare. Quel tanto di tristezza e di violenza a cui Breaking Bad c'aveva abituato e che sarà difficile andare a trovare altrove.Il merito di questa serie, però, è anche un altro. Ovvero quello di aver portato avanti una storia in modo cinematografico, con personaggi in continuo cambiamento, puntata per puntata. Questo, a mio avviso, è il sistema da seguire per un nuovo tipo di televisione, meno incentrata sulla serialità e più sulla storia.

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