Breaking bad - Stagione 3

Creato il 04 ottobre 2012 da Misterjamesford
Produzione: AMCOrigine: USAAnno: 2010Episodi: 13
La trama (con parole mie):  l'incidente aereo avvenuto nei cieli sopra Albuquerque e causato indirettamente dalle azioni di Walter White porta l'uomo ad una nuova posizione rispetto alla sua carriera criminale, e ad un rifiuto di riprendere a cucinare meth. Nel frattempo, Jessie si trova in clinica per la riabilitazione dalla dipendenza, ancora sconvolto per la morte dell'amata Jane.Quando Gus Frings torna alla carica con un'offerta milionaria per riprendere la produzione e la proposta di lavorare in un laboratorio all'avanguardia creato appositamente per lui, Walt vacilla almeno quanto il suo matrimonio con Skyler, sempre più sconvolta dal cambio radicale del marito che ha portato le loro vite lungo binari che non avrebbe mai potuto prevedere avrebbero percorso.Intanto, dal Messico, giunge a passo lento la minaccia di due fratelli assetati di vendetta: sono i cugini di Tuco, lo spacciatore che proprio a causa di Walt è stato ucciso dal cognato Hank, a servizio nella DEA.

E così, è arrivata.Me ne avevano parlato tutti, ne avevo letto in termini entusiastici ovunque, e con fiducia avevo atteso nel corso delle prime due - comunque grandi - stagioni.Parlo della svolta: quella che rende una grande serie un dannatissimo quasi Capolavoro.Nel corso degli ultimi anni tutti i titoli da piccolo schermo che più ho amato sono passati attraverso episodi che hanno segnato emotivamente il mio coinvolgimento nella visione, quasi fossero una marcia di colpo ingranata per entrare in corsia di sorpasso e lasciarsi indietro tutto il resto: la prima puntata Sawyer-centrica in Lost, Dexter che regala la "dolce morte" alla sua vecchia amica in Easy as pie, il viaggio di Tony Soprano in Italia, la prima apparizione di Bob in Twin Peaks.Per Breaking bad è stato il sesto episodio di questa terza stagione, Sunset, che come se non bastasse ha dato il via ad una sequenza pazzesca che ci ha condotti dritti dritti ad un season finale sul filo, al quale si giunge tra sudori freddi e cuore lanciato a mille infilando nel calderone morti, vendette, rivelazioni, sconvolgimenti, sequenze da capogiro e perfino una piccola, grande lezione sui tempi dilatati tradotta in un episodio incentrato quasi interamente su una mosca.Inutile girarci intorno: con questi tredici episodi dalla qualità superlativa Breaking bad è entrata di fatto e di prepotenza nell'Olimpo del piccolo schermo, portando ancora più in alto i suoi due incredibili protagonisti: Jessie, fragile ed avventato, ritaglia per l'audience i momenti emotivamente più profondi - il racconto della scatola intagliata ed il flashback della mostra di Georgia O'Keeffe visitata con Jane, da pelle d'oca -, mentre Walter, emblema dell'outsider divenuto protagonista, rivela nella sua natura al limite della schizofrenia la freddezza glaciale di una mente assolutamente criminale - l'ingresso in scena con l'eliminazione dei due spacciatori responsabili della morte di Combo, vecchio amico di Jessie, è da antologia -, quasi possa essere associato più ad un serial killer nello stile del Dexter dei tempi migliori, piuttosto che ad un ex professore di chimica divenuto per "necessità" un produttore di meth.
Jessie e Walt, così diversi e così legati, a volte nemici giurati, altre come padre e figlio, sono l'espressione di un legame chimico perfetto, in grado di andare oltre le probabilità, i signori della droga - sempre più incredibile il Gus Frings di Giancarlo Esposito -, le autorità, i matrimoni falliti e la morte stessa: sono l'espressione della rabbia dell'uomo comune e delle sue potenzialità distruttive, del desiderio di vendetta rispetto al mondo e del senso di protezione della Famiglia.
Jessie e Walt sono il motore di eventi che dal microscopico - la già citata mosca - passano al macroscopico - l'incidente aereo - lasciando nel mezzo una scia di distruzione - fisica e non - da Guinness, una tecnica sopraffina esibita dagli autori - dalla sceneggiatura alla fotografia, ogni episodio è un pezzo di bravura da manuale - e sequenze da occhi sbarrati in grado di far impallidire anche il Cinema di stampo gangsteristico - il confronto tra i due killer messicani ed il cognato di Walt è una lezione non solo al piccolo, ma anche al grande schermo -.
Jessie e Walt sono indubbiamente dei criminali, eppure paiono decisamente più umani di molti prodotti della legalità con i quali ci ritroviamo ad avere a che fare ogni giorno. Questo perchè sono imperfetti quanto noi.
Jessie è quello che progetta di spacciare meth nei gruppi di sostegno, lo stesso che rifiuta di farsi con la sua nuova fiamma nel momento in cui scopre che lei è madre di un bambino.
Walt è quello che tiene in braccio sua figlia appena nata, l'unico a trasmetterle una certa sicurezza riuscendo a farla addormentare prima di ogni altro, lo stesso che riesce a premere il grilletto di una pistola facendo saltare la testa ad un uomo praticamente a sangue freddo.
Jessie e Walt sono molte cose sulle quali si potrebbe continuare a scrivere, discutere, ricamare, specchiarsi, perdersi e ritrovarsi.
Ma più di tutto, Jessie e Walt sono gli elementi alla base della formula vincente di una delle serie tv più grandi di tutti i tempi.
E questo basta a malapena per trattenere il fiato in attesa della stagione numero quattro.
MrFord
"Take me back way back home,
not by myself, not alone.
I ain't askin' for much.
I said, Lord, take me downtown,
I'm just lookin' for some tush."
ZZ Top - "Tush" -


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