Brebemi, è un flop la nuova autostrada: "Corsie vuote, non la percorre nessuno"

Il Corriere della Sera prova a ironizzare: "Tre nuovissime corsie per marcia, così poco trafficate che quasi ci si può giocare a palla" (fonte: today.it)

  La Brebemi, l’autostrada costruita per collegare in direttissima Brescia a Milano, per ora è un flop (a livello di traffico). E' stata inaugurata lo scorso 23 luglio, e nonostante sia senz'altro presto per fare bilanci, la nuova arteria stradale non decolla. Altro che "fantastica altrnativa per migliaia di pendolari". Il Corriere della Sera prova a ironizzare: "Tre nuovissime corsie per marcia, così poco trafficate che quasi ci si può giocare a palla".

I pendolari e i viaggiatori preferiscono sempre la vecchia A4 Milano-Venezia. Un motivo è senz'altro rintracciabile nell'esosità della Brebemi: 15 centesimi al chilometro contro i sette di Autostrade per l’Italia, il che porta a una spesa di 10.50 euro contro i 7,10 del tracciato alternativo.

Un altro motivo è il percorso della Brebemi che in realtà non collega Brescia a Milano, "ma la sua provincia occidentale con Liscate, venti chilometri di provinciali - scrive sempre il Corriere - per raggiungere l’aeroporto di Linate, nessun parcheggio scambiatore per montare in metro e arrivare nel centro di Milano e, per il momento, un vuoto infrastrutturale laddove dovrebbe sorgere la Teem, la tangenziale esterna di raccordo con l’Autosole che potrebbe portare un 15% di traffico in più".

Per un'opera costata 2,4 miliardi di investimento complessivo, un problema non da poco.

Brebemi ha presentato un piano di riequilibrio economico al governo, che vale 497 milioni, lamentando (anche) la diminuzione delle previsioni di traffico e chiedendo sgravi fiscali oltre a un allungamento della concessione. Anche su questo punto è scoppiata la polemica: ma come, Brebemi non doveva essere un’autostrada senza un euro di contributo pubblico? «Guardi — è la replica Bettoni — si vede che diamo fastidio a molti. Tanti nemici, tanto onore. Noi l’autostrada l’abbiamo fatta per il territorio».

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