Il diavolo a Freelness
Periodicità: bimestrale
Uscita: 18/06/2014
Soggetto e Sceneggiatura Claudio Chiaverotti
Disegni Giuseppe Viglioglia
Copertina Massimo Rotundo
Trasferirsi in una nuova casa non è mai semplice. Quando, poi, sono due sorelle in conflitto tra loro, per un tragico eventi di molti anni prima, anche andare a vivere a Freelnees diventa difficile. Andare a vivere nella vecchia casa ereditata, quella del defunto zio Angus, risveglierà antichi malumori e nuove percezioni. Dora, infatti, è convinta di avvertire oscure ed inquietanti presenze sia nella nuova dimora che in tutta la città. Chiedere aiuto al cavaliere di ventura Brendon sembra ad entrambe la soluzione migliore. L'uomo non tarderà a mettersi sulle tracce del demone che sta trascinando Freelness nel sangue e nella follia.
La trama è sensata. Nonostante siamo agli ultimi vagiti di una vita editoriale destinata a spegnersi entro sei mesi, Chiaverotti cerca di mantenere un standard decente per gli ultimi capitoli di questa avventura. Di chiara ispirazione lovercraftiana, questa storia, propone un intreccio rispettabile ed un paio di figure che non si disdegnano. Certo, qualche passaggio sembra un po' a vuoto e ripetitivo, ma tutto sommato il lettore ha tra le mani qualcosa di piacevole.
E' la Bonelli a non credere più nel personaggio, a non volerci investire disegnatori di alto livello. Su queste pagine ci propone un Viglioglia svogliato ed in vena di esagerare con in neri e con le sproporzioni. D'altronde, la casa editrice di Milano, punta a dirottare i sui artisti di maggior spicco su collane più importanti ed ha convogliato qui delle belle speranze. Anche se, a volte, così belle non sono.
Tutto sommato piacevole e se fosse stato sostenuto da disegni maggiormente curati sarebbe stato anche più gradevole.