L’ultima creazione dell’elite sembra provenire direttamente da un romanzo distopico: un brevetto degli Stati Uniti infatti mostra delle manette elettroniche in grado di erogare elettroshock, “iniezioni di gas” e altre “restrizioni chimiche” iniettabili ai prigionieri che le indossano. Le manette possono essere controllate a distanza da parte delle guardie carcerarie, dai poliziotti o dai membri del parlamento per procurare elettroshock più o meno forti a piacimento … o addirittura iniezioni chimiche.
Il dispositivo è descritto nel brevetto statunitense numero 20120298119, e le tre persone che lo hanno inventato sono Reese, Corbin, (Scottsdale, AZ), Pegg, Donald L., (Chandler, AZ), Lockwood, Lucius L., (Phoenix, AZ)
Come descritto nel brevetto:
Gli elementi di restrizione presenti nell’invenzione comprendono un dispositivo di contenzione fisica in modo da vincolare il movimento di almeno una parte del corpo del detenuto; vi è una componente elettrica (scosse) accoppiata al sistema di contenzione e un sistema di controllo accoppiato al componente elettrico, il sistema di controllo è configurato per provocare scosse elettriche, all’occorenza di condizioni predeterminate. Il dispositivo per la contenzione può essere qualsiasi dispositivo in grado di essere connesso al detenuto e che sia in grado di immobilizzare almeno una porzione del suo corpo, come ad esempio: manette, cavigliere, cinture, camicie; imbracature, caschi, collari.
Grazie all’implementazione della tecnologia RFID possono essere studiati “elettroshock di prossimità” (Nel film 2013:La Fortezza se ci si avvicinava alla linea gialla, scattavano le convulsioni, se si superava la linea rossa, si moriva…più o meno lo stesso principio di queste manette)
Le manette sono in grado di provocare elettroshock in combinazione con i chip RFID in base alla distanza dei prigionieri dalle armi o da altri oggetti. Se il prigioniero indossando le manette si avvicina troppo ad un oggetto chippato verrà sottoposto ad elettroshock.
Come il brevetto descrive:
… Se un’arma è dotata di un dispositivo RFID, i sensori nel dispositivo di contenimento potranno trasmettere un segnale e ricevere un feedback sulla prossimità dell’arma: se il detenuto non si allontanerà dall’arma, interrompendo il segnale, verrà sottoposto ad elettroshock.
Se non si sarà in grado di rispondere verbalmente, scatta l’elettroshock
Le manette possono anche essere configurate per elettroshockare i prigionieri se risultassero verbalmente incapaci di riconoscere qualcosa. Come descritto nel brevetto:
In un’altra variante di utilizzo, se il detenuto non dovesse rispondere verbalmente, le manette si attiveranno.
In altre parole, se non si risponde, “Sì, signore!” scatta l’elettroshock.
IL SISTEMA DI INIEZIONE DI GAS
Se non bastasse l’elettroshock a torturare i prigionieri, l’invenzione comprende anche aghi microscopici e un “sistema di iniezione gas” per iniettare al prigioniero un qualsiasi farmaco o sostanza chimica desiderata.
Come descritto nel brevetto:
Gli elementi di restrizione presenti nell’invenzione comprendono inoltre un sistema di erogazione di sostanze in comunicazione con il sistema di controllo, in cui il sistema di controllo è configurato per erogare ed esporre il detenuto a determinate sostanze chimiche. Le sostanze possono essere di qualsiasi tipo liquide, gassose, coloranti, irritanti, farmaci, sedativi, un farmaco transdermico o un esaltatore transdermico come il dimetilsolfossido. La somministrazione di tali sostanze può essere sfruttata in aggiunta o in sostituzione delle scosse elettriche in modo da raggiungere qualsiasi obiettivo desiderato come l’iniezione di un farmaco necessario ad un paziente; prevenire episodi psicotici incontrollabili o convulsioni , sopprimere un comportamento indesiderato, o se la contenzione elettrica dovesse risultare troppo debole o inefficace.
Se si mettono questi strumenti di tortura nelle mani delle odierne e sociopatiche forze di polizia, si otterranno punizioni crudeli ed insane al danno di cittadini che sono stati solo ammanettati.
Questo è il problema dell’introdurre nuove tecnologie per la tortura in una società che manca del tutto di etica, morale e compassione. Il governo degli Stati Uniti non segue più le regole! Invece di creare dispositivi per tutelare i diritti dei cittadini, garantiti dalla Dichiarazione Universale dei Diritti, queste manette serviranno ai poliziotti per sfogare il loro sadismo e torturare i prigionieri (ovvero, fra qualche tempo, tutti coloro che parlano contro la tirannia del governo)