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Brevi periodi di digiuno allungano la vita

Creato il 20 giugno 2015 da Lasfinge
Brevi periodi di digiuno allungano la vita20/06/2015
Mai come in questo caso potremmo osservare che la scienza riscopre un precetto religioso: chi si ricorda della raccomandazione del giorno di digiuno settimanale?
In effetti la religione cattolica oggi pur non pretendendo il digiuno assoluto (che comunque continua ad essere rispettato in alcuni conventi e confraternite) raccomanda almeno di astenersi dalla carne per un giorno a settimana, per i mussulmani invece esiste il ramadan, mentre i buddisti sono i più accesi fans del digiuno purificatore.
Come spesso accade le regole religiose sono (ad insaputa dei fedeli) fondate su qualche motivazione igienica ed infatti anche questa volta il digiuno di breve durata è stato preso in considerazione dalla scienza e fatto oggetto di uno studio medico: proprio in questi giorni sulla rivista PNAS è stato pubblicato un articolo che caldeggia l'utilità in termini di salute di 4 giorni di digiuno al mese.
Si parte dalla considerazione che una dieta restrittiva (che cioè tagli del 40% l'apporto calorico) rende più longevi, tuttavia ben poche sono le persone capaci di tollerare a lungo e costantemente una dieta ipocalorica, sicché in alternativa a questo regime, così difficile da rispettare si è pensato di studiare gli effetti del digiuno di breve durata, che rappresenta uno sforzo più intenso, ma limitato nel tempo e pertanto tutto sommato più facile da osservare.
Lo studio è stato condotto da Valter Longo nella Università californiana di Los Angeles: si è trattato prima di una sperimentazione su animali, un gruppo di topi è stato sottoposto per 4 giorni di seguito al mese ad una dieta a basso tenore proteico e calorico, ma lasciati liberi negli altri giorni di alimentarsi come volevano. Questi topi sono sopravvissuti al gruppo di controllo mediamente 3 mesi in più, il che rapportato alla durata di vita di questi animali corrisponde ad un periodo di tempo piuttosto lungo, ma questo non basta: questo gruppo di topi avevano una probabilità inferiore del 45% di ammalarsi di tumore, conservavano meglio le proprie abilità cognitive ed in generale presentavano un migliore livello di salute.
Gli animali sottoposti al regime alimentare inoltre mostravano anche una migliore capacità di ricostituire i propri tessuti e questo secondo i ricercatori è uno degli aspetti più interessanti tra i risultati ottenuti: migliore appariva la rigenerazione delle cellule epatiche, incrementato il numero di cellule staminali e ringiovanito l'equilibrio delle cellule ematiche.
La sperimentazione è stata quindi svolta anche su volontari umani: sono state arruolate 19 persone che hanno rispettato il regime di quasi digiuno per 5 giorni consecutivi e paragonati con altri 19 arruolati come gruppo di controllo.
Dopo tre cicli di alternanza di digiuno ed alimentazione normale i ricercatori hanno rilevato riduzione della glicemia, modificazione del grasso addominale e caduta dei livelli di una proteina associata a rischio cardiovascolare. Attualmente lo studio è stato esteso a gruppi più numerosi in modo da ottenere risultati statisticamente più significativi.
Naturalmente quando parliamo di digiuno è d'obbligo usare certe cautele, dato che alcuni soggetti possono non tollerarlo e risultarne danneggiati e questi studi pilota certamente necessitano di approfondimenti e precisazioni prima di poter essere proposti come norma igienica da seguire su larga scala. 

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