Brice's house: l'estate trascorsa con jane

Creato il 02 settembre 2012 da Simoeffe

Con Jane Eyre di Charlotte Bronte si è giunti a settembre e il Gruppo di Lettura “Bryce’s House” sta postando sul sito dedicato alla lettura,  i commenti e le impressioni sul romanzo.Le iniziative messe in atto dalla curatrice del gruppo, Eri, sono molteplici, e proprio grazie alla cura per il gruppo  ha inaugurato anche una Pagina "Poesie by GdL" con un link apposito dedicato alle poesie o elaborazioni personali sui testi che si leggeranno  nei prossimi mesi. oltre al dono che viene dedicato a una delle partecipanti al Gruppo oltre al Book Swap.Ecco allora come  il GdL è in continuo fermento ed evoluzione

‘Jane Eyre’ è un’opera che sorprende sempre nella rilettura che se ne fa nelle varie fasi della vita.Consideriamo che il romanzo è stato scritto da una donna che ha sì conosciuto una breve passione, travolgente e sfortunata, per il direttore dell’istituto di Brussels dove lei ed Emily erano state iscritte dal padre per perfezionare la lingua tedesca e quella francese con l’obiettivo, non riuscito, di aprire una scuola al ritorno a casa, mentre per il resto della sua biografia, prima di scrivere questo romanzo, non si può certamente affermare che avesse avuto fino ad allora  esperienze tanto significative e numerose da giustificare la padronanza e la disinvoltura nel raccontare e descrivere situazioni in generale maggiormente adatte a persone più di mondo, se si può dire così.

Il suo modo di scrivere, la profondità nell’analizzare i caratteri sia della protagonista che soprattutto dei personaggi maschili principali è precisa e puntuale anche quando ne scava le peculiarità dell’ aspetto esteriore, le debolezze ed i complessi e icontraddittori sentimenti e tratti caratteriali tanto da ingannare per molto tempo gli esperti sulla natura sessuale dell’autrice, anche se quando afferma: ‘…inutile dire agli uomini di esser contenti della tranquillità. Quel che essi desiderano è l’azione, e se non la troveranno, la creeranno…‘ avrebbe forse dovuto insospettire qualcuno di essi riguardo un pensiero tipicamente femminile, per quanto la scrittrice si nascondesse dietro lo pseudonimo di Currer Bell.



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