Brindisi

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La zona vinicola


L'area vinicola di brindisi è conosciuta fin dai tempi micenei, con una tradizione antichissima continuata poi da Greci e Romani, che ne fecero uno dei vini più famosi dell'Impero, ricercato e prezioso, commercializzato in ricche e decorate anfore dal porto a tutto il resto d'Italia e a Roma soprattutto.

D'altra parte, la via più importante dell'Impero, la via Appia, collegava appunto la capitale al porto di Brindisi lasciando ben due vie commerciali aperte da e per questa zona cosi antica.

La leggenda vuole che il nome Brindisi provenga dalla consuetudine che i nobili romani avevano di festeggiare con il vino locale la loro partenza verso la colta Grecia classica.

Il territorio, rappresentato dalla Piana di Brindisi, è interamente pianeggiante e a vocazione agricola, con forte presenza di rocce calcaree e sabbiose di origine marina con vari strati più profondi diffusi a macchia di origine argillosa e sedimentaria.

Il clima è temperato e secco, con lunghe estati e inverni molto miti che garantiscono alla zona alte rese agricole.

I vitigni rossi


Il vitigno rossi principale coltivato per la produzione sotto questa denominazione è il vigoroso Negro Amaro, che fornisce vini molto alcolici, con colore intenso e gamma olfattiva complessa.

A questo si aggiungono nei tagli, quando non vinificato monovarietale, il Malvasia nera di Brindisi, Sussumaniello, Sangiovese e Montepulciano.

Il Sussumaniello è un uva di probabile origine dalmata, molto vivace e vigorosa, dal colore pieno e scuro. È molto produttiva nel periodo giovanile, matura verso la metà di settembre con acini di media grandezza con forti concentrazioni di pruina e di zuccheri, pur conservando una buona acidità.

Il Brindisi DOC rosso


La denominazione di origine controllata Brindisi nasce il 22 novembre del 1979 con decreto ministeriale per autorizzare la produzione di vini rossi e rosati nei soli comuni di Brindisi e Mesagne.

Le uve autorizzate sono il Negro Amaro, che deve essere presente per almeno il 70% nell'assemblaggio, e il Malvasia nera di Brindisi, il Sussumaniello, il Sangiovese e il Montepulciano che possono concorrere da sole o congiuntamente per il restante 30%.

Le rese massime sono fissate a 15 tonnellate per ettaro, e le gradazioni alcoliche del vino tra i 12 e 15% vol. a seconda della tipologia.

La vinificazione è consentita in caso di necessita anche nei territorio dei comuni San Pietro Vernotico, San Vito dei Normanni e Latiano, in provincia di Brindisi. Le richieste devono essere autorizzate dal Ministero delle Politiche Agricole e Ambientali.

E’ consentito l’arricchimento con mosti concentrati ottenuti da uve dei vigneti iscritti all'albo della stessa denominazione di origine controllata oppure con mosto concentrato rettificato o a mezzo di concentrazione a freddo o altre tecnologie consentite, la dolcificazione chiaramente rispettando normativa comunitaria e nazionale.

Le tipologie autorizzate sono il Rosso, anche Novello e Riserva, e i monovarietali Negro Amaro e Susumaniello anche nelle versioni Riserva quando queste abbiano subito un invecchiamento di due anni e abbiano un grado minimo alcolico di 12,0% vol invece degli 11,5% vol previsti per gli altri.

Il Rosso ha colore rosso rubino con lievi toni arancioni se invecchiato. Il profumo è vinoso e intenso con palato asciutto e un retrogusto amarognolo. In bocca risulta vellutato e giustamente tannico.

Ottimo con abbacchio al forno, formaggi semiduri, minestre e carni bianche. Carni rosse invece per il Riserva.

Il Brindisi Negroamaro è di colore rosso rubino con eventuali riflessi tendenti al rosso mattone nell'invecchiamento. Il naso è etereo, gradevole e intenso con una bocca pieno e armonico. È elegante, fruttato e potente da abbinare con braciole, carni grigliate, formaggi stagionati e paste elaborate.

Nel Susumaniello il colore è rosso rubino, con riflessi violacei mentre il naso ha forti sentori di frutti di bosco, leggermente balsamico e con tracce di torrefazione in molti casi per un sapore vellutato, persistente e armonico. Comunque asciutto si abbina ottimamente con piatti elaborati e sapidi di carne rossa, selvaggina nobile e formaggi fermentati e stagionati.

Il Brindisi Novello è di colore rosso più o meno intenso con odore leggermente vinoso, giustamente persistente, fruttato per un gusto vellutato armonico e gradevole. Per lui antipasti vari, pasteascitte e formaggi freschi o molli.

Le aziende


Tra le aziende protagoniste, Botrugno vinifica il suo Rosso Arcione con l'85% di Negro Amaro e il 15% di Malvasia Nera. Il vino rubino con una forte unghia viola che resta nel bicchiere ha toni di amarena, prugna cotta, caramello adagiati sulle spezie. Al palato è molto fresco e tannico e può essere servito con il cappone ripieno.

Il Brindisi Rosso delle Cantine Due Palme a Cellino San Marco prevede il 20% di Malvasia Nera per il Negro Amaro. Gli aromi sono delicati alla ciliegia e alla susina, con caramella di frutta e mirtillo e note minerali. Fresco e tannico riposa sei mesi in barrique per poi incontrare i bolliti misti.

Anche le Cantine Santa Barbara utilizzano lo stesso assemblaggio ma con vendemmia manuale per il loro rosso.

Lomazzi Sarli produce il Solise Riserva dal 100% di Negro Amaro, dal colore rubino e gli intensi sentori speziati su note balsamiche. Lunga ed elegantissima persistenza prima di accompagnare l'agnello in brodo dopo 9 mesi in legno.



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