Brindisi avrà meno carbone, forse…

Creato il 16 dicembre 2010 da Lalternativa

”Nessuna preoccupazione legata alla perdita di posti di lavoro” per chi e’ impegato nella centrale Enel di Cerano (Brindisi), nonostante la nuova convenzione energetica che si sta mettendo a punto preveda ”una riduzione del 15% di emissioni di Co2 e quindi proporzionalmente del carbone, e la riduzione di oltre il 60% delle missioni massiche, ovvero delle polveri sottoli veramente dannose per la salute dei cittadini”.

E’ quanto emerso oggi dall’incontro sulla nuova convenzione energetica nel Brindisino, tra il presidente della Provincia e il sindaco di Brindisi, Massimo Ferrarese e Domenico Mennitti, e il presidente e l’assessore allo Sviluppo economico della Regione Puglia, Nichi Vendola e Loredana Capone. E’ stata quest’ultima, insieme ai rappresentanti del Brindisino, a parlare con i giornalisti al termine della riunione nel corso della quale alcuni lavoratori e membri del comitato per l?energia, l’ambiente e il teritorio di Brindisi inscenavano una protesta all’esterno della sede della Regione. ”Accettiamo la sfida di ridurre gli inquinanti – ha spiegato il presidente del comitato, Carlo De Punzio – ma non una riduzione del combustibile che potrebbe portare a una riduzione della produzione mettendo a rischio el 1.200 famiglie alle quali da’ lavoro la centrale di cerano”.

”Non ci sono preoccupazioni di questo tipo – ha spiegato Mennitti – e oggi avvieremo un rapporo con il Comune, la Provincia e le realta’ locali perche’ nulla di quello che stiamo facendo e’ segreto”. ”E’ intervenuto epro’ un nuovo fattore – ha sottolineato – ovvero il nuovo orientamento del comitato Aia, che entro il 15 gennaio decidera’ se continuare a orientarsi sulle emissioni massiche, come in passato, oppure con un sistema di monitoraggio: appena lo sapremo – ha concluso – esprimeremo valutazioni definitive”. Capone ha spiegato che ”e’ previsto un sistema di monitoraggio relativo alle emissioni massiche che i tecnici ritengono particolarmente qualificato e di tutela per il territorio. L’Aia si sta orientando diversamente ma quel che e’ certo – ha rilevato – e’ che noi insisteremo perche’ si scelga il sistema migliore per la salute dei cittadini e la qualita’ dell’ambiente”.

Ferrarese ha sottolineato che la nuova convenzione energetica ”si chiudera’ entro il mese di gennaio: si tratta – ha aggiunto – di diminuire di tanto l’impatto ambientale, di costruire un carbonile finalmente coperto, e ridurre del 15% le emissioni di Co2 e quindi proporzionalmente di carbone; mentre avremo una riduzione – ha concluso – delle emissioni massiche di oltre il 60%”.


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