BRONI (pv). Fiamberti: “Occorre una svolta decisiva nella governance per la Cantina e gli investitori mantengano le promesse”.
Creato il 18 marzo 2016 da Agipapress
BRONI (pv). Approvato all’unanimità nel
corso della seduta che si è tenuta ieri del consiglio provinciale, un ordine
del giorno presentato dal consigliere Riccardo Fiamberti in qualità di
presidente della Commissione Consiliare Agricoltura della Provincia in materia
di vitivinicoltura e di ripresa della produzione per il rilancio dell’Oltrepò.
Il documento è il risultato della riunione
della Commissione Consiliare
Agricoltura dell’1 marzo scorso che si è tenuta presso la sede della nuova Enoteca
Regionale di Cassino Po, presente il presidente della Provincia Daniele Bosone
e dei sindaci rappresentativi del 75% del territorio vitato dell’Oltrepò Pavese.
L’ordine del giorno riporta all’attenzione “il permanere di gravi elementi di
preoccupazione per l’economia vitivinicola territoriale, in conseguenza della
persistente incertezza su presente e futuro di grandi cantine cooperative,
quali la Cantina
Sociale di Broni e la Cantina La Versa, che hanno forte incidenza sulle
prospettive di sviluppo dell’Oltrepò Pavese e, più in generale, dell’intero
territorio provinciale”.
Richiama inoltre che “gli investimenti pubblici destinati al
sostegno e alla valorizzazione, anche enoturistica, dell’area non possono
prescindere da un incremento deciso della qualità, tanto reale quanto
percepita, del vino in bottiglia di qualità, commercializzato tramite le
etichette legate al territorio oltre padano” e che va considerato “l’impegno complessivo
di tutela e di valorizzazione dell’Oltrepò Pavese avviato con il percorso di
richiesta di riconoscimento dello stesso Oltrepò Pavese quale Patrimonio
Culturale dell’UNESCO”.
Da queste premesse, l’ordine del giorno presentato da Fiamberti, chiede “con
forza” anzitutto che “i Soci della Cantina Sociale di Broni imprimano, quanto
prima, una svolta decisiva di cambiamento di strategia nella governance e nel
piano industriale della cooperativa, garantendo in tal modo un concreto segno
della discontinuità rispetto al passato, che costituisce passaggio
indispensabile per ridare le dovute certezze a tutti, indistintamente, i soci
della Cantina, agli operatori del comparto vitivinicolo e all’intera area
oltrepadana circa il futuro di una realtà produttiva di rilevante importanza
per l’intero territorio quale è stata, è e dovrà essere appunto la Cantina Sociale di
Broni”; l’altra richiesta importante è che “i nuovi soggetti investitori, che
si sono assunti precise responsabilità nel piano industriale omologato dal
Tribunale per il rilancio della cantina La Versa, mantengano gli impegni economici e di
rilancio industriale promessi ai soci ed ai produttori dell’area di Valle Versa
e Valle Scuropasso, accelerando il processo per la rimessa “in bonis” della
società”.
Chiama a raccolta anche il Consorzio di Tutela Vini Oltrepò Pavese
affinché “dia immediatamente corso agli impegni, pubblicamente assunti, di
radicale cambiamento dei Disciplinari, che hanno consentito e ancora consentono
l’attuarsi di politiche poco trasparenti e, in quanto tali, “svalorizzanti” sia
il prezzo del vino che del terreno, attivando al contempo una governance
maggiormente condivisa con tutti gli attori del territorio e mirata al
coinvolgimento anche delle Istituzioni Pubbliche interessate allo sviluppo e
alla promozione dell’area vitivinicola e, più in generale, del territorio
provinciale”. La Regione inoltre “indirizzi le risorse disponibili alla
valorizzazione delle aziende di qualità, premiando le esperienze innovative e
virtuose e concorra alla promozione dell’Oltrepò Pavese attraverso
l’attivazione di progetti condivisi con gli Enti Locali del territorio” mentre “i
produttori e le cantine sociali si impegnino in modo unitario affinché sia
assicurata la ripartenza dell’Oltrepò vitivinicolo invitando, nel contempo, i sindaci
ad essere garanti di questo nuovo corso”.
(mpa)