Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non raccontano
Mi è capitato di vedere recentemente un film di Florestano Vancini che racconta un episodio della storia d’Italia poco conosciuto e, come sottolinea lo stesso titolo, poco raccontato.
Il film si intitola Bronte: cronaca di un massacro che i libri di storia non raccontano e narra i drammatici eventi della strage di Bronte, cittadina vicino Catania, poco dopo l’impresa dei mille di Garibaldi.
Prima del 1972, quando il film fu divulgato al pubblico, l’episodio di Bronte era conosciuto da pochissime persone e la sua memoria era affidata alla novella Libertà di Giovanni Verga che illustrava in maniera cruda e realistica l’altra faccia del Risorgimento italiano.
L’episodio, raccontato da Verga e Vancini, racchiude tutte le contraddizioni della Sicilia e della storia dell’Italia e fa riflettere sul vero significato dell’unità del Paese.
Siamo nel 1860 e Garibaldi sta ottenendo importanti vittorie sui Borboni che lasciano sperare le classi più miserabili in un’imminente rivincita.
Garibaldi viene visto dai contadini siciliani come un liberatore, un eroe che vendicherà i soprusi subiti per anni a opera dei ricchi latifondisti.
La povera gente, i cosiddetti “berretti”, è assetata di giustizia, libertà e dignità e vede nel liberatore barbuto il riscatto della propria esasperazione, il generale buono che spazzerà via le ingiustizie dei “cappeddi”ovvero i padroni.
La prima parte del film si sofferma proprio sulle angherie e sulle crudeltà gratuite che i proprietari terrieri fanno patire ai poveri braccianti.
Galvanizzati dall’incombente arrivo di Garibaldi in Sicilia e fiduciosi che i soprusi dei signori nei confronti dei poveri sarebbero terminati, i contadini di Bronte insorgono.
Gonfi di rabbia e dell’ odio maturato da anni di sopraffazioni e ingiustizie, i braccianti si appropriano dei beni dei “cappeddi” e uccidono sommariamente i padroni.
La rivolta si infiamma ulteriormente dopo l’arrivo di Gasparazzo un brigante rivoluzionario venuto dalle montagne per fare giustizia.
Il brigante, assetato di sangue, attraversa le strade di Bronte e senza tergiversare troppo uccide i ricchi proprietari che gli si fanno davanti in nome del diritto dei poveri di vendicare le sovercherie subite fino a quel momento.
Sedici persone vengono uccise durante l’insurrezione: si tratta principalmente di nobili, ufficiali e semplici civili.
Al personaggio sanguinario di Gasparazzo si contrappone la figura dell’avvocato Lombardo, un uomo di idee liberali che tenta di ristabilire l’ordine nel paese e di far ragionare le parti in lotta.
Lombardo si mette a capo di un governo provvisorio del paese e convince la gente ad aspettare l’arrivo di Garibaldi che avrebbe provveduto ad un’equa spartizione delle terre.
Nella cittadina siciliana giunge invece Nino Bixio, il braccio destro di Garibaldi, che per sedare la rivolta e ripristinare l’ordine arresta numerosi insorti.
Indifferente alle rivendicazioni dei rivoltosi che avevano agito dietro la spinta della promessa di libertà e riscatto, Bixio organizza un processo sommario per identificare rapidamente i responsabili della rivolta.
Il generale garibaldino ha il compito di placare l’insurrezione e proteggere gli interessi commerciali e terrieri dell’Inghilterra (Bronte apparteneva agli eredi di Nelson), che aveva favorito lo sbarco dei mille.
Il 10 agosto 1860 Bixio, spietato e intransigente, individua cinque colpevoli tra cui l’avvocato Lombardo e lo scemo del paese Nunzio, e ordina la fucilazione immediata.
La storia racconta che lo scemo del villaggio pregò la Madonna durante tutta l’esecuzione e scampò miracolosamente alla raffica dei fucili.
Quando Nunzio s’inginocchiò davanti a Bixio per chiedere la grazia, il generale lo freddò spietatamente con un colpo alla testa. Garibaldi poteva continuare la sua avanzata e unificare l’Italia.
Questa fu l’esperienza garibaldina per Bronte e per la Sicilia: la povera gente si aspettava giustizia e libertà ed ebbe in cambio violenza e indifferenza.
Vancini illustra in maniera secca e lucida la disillusione dei contadini e la crudeltà di Nino Bixio realizzando un magnifico esempio di controinformazione storica che immortala cinicamente le speranze deluse dei contadini siciliani.
Il coraggioso regista attacca con forza il quadretto patriottico dell’epopea garibaldina e fa riflettere gli spettatori sulle vere ragioni dell’unificazione d’Italia.
Naturalmente la versione del Risorgimento che è stata diffusa nelle scuole è quella edulcorata del libro cuore di De Amicis e il film di Vancini è stato a lungo censurato e bandito dai cinema.
E’ un film che consiglio di vedere a tutti perchè consente di riesaminare la storia dell’Italia in maniera critica e comprendere con maggiore lucidità la situazione odierna.
L’episodio di Bronte va inserito nel più ampio contesto dell’unificazione d’Italia che rappresentò una sconfitta bruciante per il Sud e per il florido Regno delle du Sicilie.
Quella parte d’Italia che oggi viene sprezzantemente etichettata come Terronia dai leghisti era una zona di grande prestigio e ricchezza.
Bisognerebbe approfondire le reali ragioni che hanno portato Camillo Benso conte di Cavour nel 1861 ad annettere il ricco Regno delle due Sicilie al Piemonte, allora povero e sull’orlo di un tracollo finanziario per i debiti.
Oggi la Lega di Bossi vorrebbe cancellare il Sud dalla carta geografica dell’Italia e Maroni ha recentemente presentato un quesito referendario per escludere il Mezzogiorno dall’Europa e dalla moneta unica (al fine di evitare il default della comunità europea).
Sarebbe bene che gli amici leghisti ricordassero i tanti primati raggiunti dal regno delle due Sicilie e dal Sud prima che i piemontesi, con l’appoggio di Francia e Inghilterra, se ne impossessassero cacciando i Borboni dal trono.
Ecco un piccolo promemoria:
1735 – Prima cattedra di astronomia in Italia (Università di Napoli a Pietro De Martino)
1735 – Prima al mondo la Giunta dei Veleni per gli scarichi industriali
1735 – Prima in Italia Borsa e Cambi merci
1737 – Primo teatro nel mondo (San Carlo a Napoli)
1738 – Primi scavi archeologici al mondo (Ercolano e Pompei)
1739 – Primo tribunale di commercio in Italia
1740 – Inizio attività delle celebri manifatture di Capodimonte (lavorazione ceramica)
1741 – Prima abolizione in Italia dei beni ecclesiastici
1741 – Introduzione del catasto onciario (Carlo III)
1743 – Prime leggi igieniche per la prevenzione sanitaria e ambientale
1748 – Prima nascita al mondo della Scienza archeologica con il museo archeologico di Napoli
1748 – Fondazione Università di Altamura (Terra di Bari)
1750 – Invenzione dell’impermeabile da parte di Raimondo di Sangro, principe di San Severo
1751 – Primo Real Albergo dei Poveri a Napoli 100.000 mq (8000 posti letto)
1753 – Carlo Curzio descrisse per primo la sclerodermia nell’ospedale degli Incurabili di Napoli
1754 – Prima nel mondo, cattedra di Economia (Università di Napoli ad Antonio Genovesi)
1755 – Prima al mondo, Accademia Belle Arti di Ercolano e prime leggi a difesa del patrimonio culturale ed artistico
1757 – Inizio attività della Real Fabbrica d’Armi di Torre Annunziata
1762 – Fondazione Accademia di Architettura (tra le prime d’Europa)
1763 – Primo cimitero italiano per poveri (detto delle 366 fosse)
1764 – Inaugurazione dell’Acquedotto di Maddaloni detto “Carolino”
1768 – Inaugurazione del complesso siderurgico di Mongiana (VV) tra i maggiori d’Europa
1768 – Invenzione della Carrozza marittima, natante con al posto delle ruote aveva delle “pale”
1774 – Istituzione della motivazione delle sentenze (G. Filangieri)
1774 – Completamento dei lavori per la costruzione della Reggia di Caserta
1776 – Inizio attività del celebre setificio di San Leucio e della sua Comunità con acqua corrente nelle abitazioni, unica al mondo.
1778 – Ferdinando IV ordina agli enti ecclesiastici di dar vita a scuole pubbliche gratuite
1778 – Prima scuola gratuita ed obbligatoria d’Italia istituita a San Leucio
1778 – Prima in Italia, bonifica del Tavoliere delle Puglie
1781 – Primo codice marittimo del mondo (Michele Iorio)
1782 – Primo intervento in Italia di Profilassi Anti-tubercolare
1783 – Primo cimitero d’Europa ad uso di tutte le classi sociali (Palermo)
1783 – Primi criteri antisismici al mondo per la rapida ricostruzione di Messina e Reggio (terremoto)
1784 – Istituzione del Porto Franco a Messina (abolito nel 1879)
1786 – Più grande cantiere navale d’Italia e del Mediterraneo (Castellammare 2000 operai)
1786 – Prima al mondo, Cattedra di Astronomia, Napoli: Giuseppe Cassella
1787 – Prima scuola ufficiali in Italia, Scuola Militare della Nunziatella
1787 – Primo prototipo al mondo di ascensore dell’era moderna nel Real Casino di Carditello (CE)
1789 – Codice delle leggi di San Leucio: Prima assegnazione di case popolari in Italia, asili nido, indennità malattia,
prima assistenza sanitaria gratuita per malati, assistenza agli anziani, alle vedove, precisi orari
di lavoro, obbligo di abbigliamento uguale per tutti, meritocrazia, abolizione della ricchezza
1790 – Primo al mondo, Osservatorio astronomico di Palermo (1819 a Capodimonte, Napoli)
1792 – Primo Atlante Marittimo nel mondo (scuola di cartografia napoletana)
1795 – Primo in Italia, orto botanico per la fitomedicina a Palermo
1799 – Prima al mondo della lotta nazional-popolare di guerriglia contro lo straniero: Frà Diavolo
1801 – Primo museo Mineralogico del mondo
1802 – Primo in Italia, ospedale psichiatrico di Palermo con cattedra (1813 ad Aversa, Napoli)
1806 – Primo in Italia, telegrafo ad asta in Sicilia
1807 – Primo Orto botanico in Italia a Napoli
1812 – Prima in Italia, cattedra di psicoterapia, Palermo: Giovanni Linguiti
1812 – Prima in Italia, Costituzione siciliana emanata da Ferdinando IV di Borbone
1818 – Prima nave a vapore del mondo (Real Ferdinando I)
1818 – Prima al mondo, legge sulle monete, sulla finanza e sulla zecca
1819 – Riforma dei codici napoleonici
1819 – Primo in Italia, Codice Napoletano: raccolta leggi civili
1819 – Primo Osservatorio Astronomico in Italia (Capodimonte)
1820 – Primo codice militare al mondo
1820 – Prima in Italia, Costituzione di tipo francese è estesa in tutto il Regno da Ferdinando I di Borbone. Per la prima volta è prevista un’organizzazione della pubblica istruzione, scuole elementari sono istituite in ogni comune, nelle scuole superiori è studiata la costituzione, ogni cittadino può in libertà scrivere e pubblicare le sue idee senza autorizzazione preventiva
1821 – Prima introduzione in Italia e poi in Inghilterra della medicina omeopatia da parte del dr. Francesco Romano, medico personale di Ferdinando IV di Borbone
1825 – Prima in Italia, scuola ufficiale di artiglieria
1827 – Prima in Europa, linea di navigazione a vapore con navi nazionali
1829 – Prima clinica omeopatica in Italia voluta dal Re presso il più grande ospedale della Trinità a Napoli
1831 – Primi in Italia, aiuti all’agricoltura: Accademie Agricole e Monti Frumentari
1831 – Primi in Italia, aiuti all’industria: Istituto di Incoraggiamento di Arti e Manifatture a Palermo
1831 – Primi in Italia, carrozze omnibus nelle grandi città
1832 – Primo ponte sospeso in ferro in Italia (fiume Garigliano)
1832 – Prima città in Italia a varare una legge sulla raccolta differenziata dei rifiuti e sulla pulizia delle strade
1832 – Primi in Italia, incentivi alla Marina Mercantile per le esportazioni
1832 – Primo in Italia, pozzo artesiano, Torre dell’Annunziata
1832 – Prime in Italia, leggi sanitarie sulla quarantena per evitare contagi a Nisida
1832 – Primo Stato italiano a dotarsi di un Ufficio Centrale di Statistica
1833 – Primo editto a salvaguardia del novellame ittico con limitazioni alla pesca a strascico e dell’uso di reti fitte
1833 – Prima nave da crociera nel Mediterraneo, la “Francesco I”
1833 – Prima al mondo, stazione meteorologica “Osservatorio Vesuviano”
1833 – Primi in Italia, aiuti al commercio, incentivi alle linee marittime di esportazione se fanno anche importazione
1833 – Primo in Italia, Corpo dei Pompieri
1833 – Istituzione in ogni provincia della società economica per il commercio di olio e del vino
1834 – Primi in Italia, aiuti all’industria di costruzione, Compagnia Edilizia per il Credito Urbano
1834 – Prima in Italia, fabbrica di zucchero di barbabietola a Sarno
1835 – Prime in Italia, scuole di Commercio e Agricoltura: Napoli, Barletta, Palermo, Melfi
1835 – Primo istituto italiano per sordomuti
1836 – Primo in Italia, marchio DOC, società di enologia
1836 – Prima in Italia, fonderia a Napoli (Maddalena, Lino&Henri)
1836 – Prima compagnia di navigazione a vapore nel Mediterraneo
1836 – Prima in Italia, compagnia di Assicurazioni Generali: partenopea Sebezia
1837 – Durante l’anno Napoli viene visitata da oltre 7000 stranieri
1838 – Prima in Italia, navigazione intraoceanica: capitan De Bartolo in Malesia per la via del pepe
1838 – Riapertura dell’università di Messina soppressa durante il viceregno francese
1839 – Prima in Italia, agevolazione daziarie su libri stranieri esportando libri nazionali
1839 – Prima in Italia, istituzione asili infantili “al di qua del Faro”
1839 – Prima ferrovia e prima stazione in Italia, seconda in Europa (Napoli – Portici)
1839 – Prima in Italia, linea di diligenze: Napoli – Roma
1839 – Prima illuminazione a gas di una città italica e terza in Europa (Napoli, 350 lampade)
1840 – Prima in Italia, alpinismo, scalata Monte Bianco dal marchese Giuseppe Imperiale
1840 – Prima fabbrica metalmeccanica d’Italia (Pietrarsa con 1050 operai)
1841 – Prima in Europa, scuola macchinisti a Pietrarsa
1841 – Istituzione dell’Amministrazione Generale delle Bonificazioni (del Volturno 15000 ha, del Sarno, della Piana del Sele, delle paludi Sipontine, del golfo di Policastro, della piana di Bivona e dei dintorni di Brindisi)
1841 – Primo centro sismologico e vulcanologia al mondo (Ercolano, ing. Gaetano Fazzini)
1841 – Primo sistema di fari lenticolari a luce costante in Italia (porto di Napoli)
1843 – Prima nave da guerra a vapore d’Italia (pirofregata Ercole)
1844 – Primo in Italia, marchio DOC dell’olio pugliese
1844 – Primo Osservatorio Meteorologico in Italia (falde del Vesuvio dott. Melloni)
1845 – Prima locomotiva tutta in ferro a vapore costruita in Italia (stabilimento di Pietrarsa)
1845 – Risanamento del debito pubblico (ministro delle finanze D’Andrea)
1845 – Napoli ospita il settimo congresso degli scienziati italiani
1847 – Prima in Italia, propulsione ad elica per navigazione marittima, nave Giglio delle Onde (Castellammare di Stabia)
1847 – Fondazione della colonia agricola di S. Ferdinando di Puglia (FG), dopo bonifica
1848 – Primo Stato italiano a concedere la Costituzione per i moti del 1848 (29 gennaio)
1848 – Primo in Italia, esperimento di illuminazione ottica: Lecce
1852 – Primo in Europa, telegrafo sottomarino continentale tra Reggio e Messina
1852 – Primo Bacino di Carenaggio in muratura in Italia (porto di Napoli)
1852 – Primo Piroscafo in Italia ad attraversare l’Atlantico (Il Sicilia, società di navigazione del palermitano Salvatore De Pace)
1852 – Primo esperimento di illuminazione elettrica in Italia (Capodimonte)
1852 – Primo in Italia, telegrafo elettrico tra Napoli, Capua, Gaeta e Caserta
1853 – Prima applicazione dei principi della Scuola Positiva Penale per il recupero dei malviventi
1855 – Collegamento telegrafico tra Napoli e Roma, Parigi, Londra
1855 – Forte aumento della popolazione: oltre 9 milioni rispetto ai 5.7 milioni del 1830 (+57,8%)
1855 – Istituzione dei monti frumentari per il finanziamento ai piccoli coltivatori.
1856 – Premio per il terzo paese al mondo per sviluppo industriale ed economico (Parigi Esposizione Internazionale)
1856 – Primo Sismografo Elettromagnetico nel mondo (arch. Luigi Palmieri)
1858 – Prima galleria ferroviaria del mondo (traforo Passo dell’Orco presso Nocera Inferiore)
1859 – Primo Stato in Europa per produzione di guanti (700.000 dozzine di paia ogni anno), pasta e lavorazione di coralli
1860 – Prima flotta mercantile e militare d’Italia, totale 4/5
1860 – Prima nave ad elica in Italia (Il Monarca)
1860 – Più bassa percentuale di mortalità infantile d’Italia
1860 – Più alta percentuale di medici per abitante d’Italia
1860 – Minor carico Tributario Erariale in Italia, solo cinque tributi
1860 – Maggior quantità di lire/oro tra tutti i Banchi Nazionali Preunitari (Banco delle Due Sicilie 443 milioni sui 668 milioni del totale: 66.3% del totale)
1860 – Prima borsa merci e seconda borsa valori d’Europa
1860 – Maggior numero di società per azioni in Italia
1860 – Miglior finanza pubblica tra gli stati preunitari
1860 – Rendita dello stato quotata alla Borsa di Parigi al tasso del 12%
1860 – Tasso di sconto più basso della penisola (5%)
1860 – Prima città in Italia per numero di abitanti (Napoli 447.065)
1860 – Prima città italiana per numero di teatri (Napoli)
1860 – Prima città d’Italia per numero di conservatori musicali (Napoli)
1860 – Prima città d’Italia a dotarsi di Piano Regolatore (Napoli) con centro direzionale e strada con funzione di tangenziale
1860 – Prima città d’Italia per numero di tipografie (113 in Napoli)
1860 – Prima città d’Italia per numero di pubblicazioni, riviste e giornali (Napoli)
1860 – Prima nazione ad emettere assegni bancari, detti “polizzini sulle fedi di credito”
1860 – Monopolio mondiale dello zolfo: 90% (industria bellica)
1861 – Nell’inventario dell’invasore italiano dei beni nel Palazzo Reale di Napoli, prima di saccheggiarlo, è annotato “oggetto sconosciuto a forma di chitarra”, trattasi del bidet già in uso presso le corti napoletane dal ‘700.
1861 – Prima nazione italica per occupazione, censiti nell’industria: 1.595.369, agricoltura 3.133.261, commercio 275.069, professionisti 534.485, pubblica amministrazione 130.697, forze armate e polizia 240.044, proprietari 604.437, domestici 473.674 per un totale del 76,10% di popolazione occupata
Primo sistema pensionistico con ritenute del 2% sugli stipendi
Prima cattedra di Ostetricia e osservazioni chirurgiche
Primo stato italiano ad istituire il Ministero della Pubblica Istruzione
Prime agenzie turistiche della penisola
REALIZZAZIONI CULTURALI:
Apertura del Gabinetto di Fisica del Re
Scuola di musica e danza di S. Pietro a Maiella
Scuola pittorica di Posillipo
Apertura della Real Biblioteca
Fondazione dell’Accademia letteraria
Fondazione dell’Accademia di Scienze Mediche
35 teatri attivi tra Sicilia continentale e insulare