Questa ricetta fa parte della categoria dolci facili e veloci; della categoria "riciclo" avendo una pera che vagava in frigorifero da un po’ troppo tempo; e della categoria dolci con farine alternative a quella di frumento ovvero "vogliamo iniziare a disintossicarci un po’ dalle farine troppo raffinate e prendere in considerazione farine alternative come per esempio quella di orzo?
Curiosità: l’orzo è un cereale ricco di proteine, fibre, sali minerali (soprattutto fosforo) e vitamine. Ha inoltre proprietà diuretiche, emollienti, remineralizzanti, antinfiammatorie, rinfrescanti e aiuta a combattere il colesterolo cattivo. La farina di orzo, dal profumo intenso e gradevole, può essere utilizzata in purezza nei prodotti da forno dolci e salati e nella pasta fatta in casa. Non può però essere utilizzata nella panificazione (o nei lievitati in genere) se non miscelata con farine che generano il glutine.
Brownies con Farina di Orzo, Cacao, Pere e Glassa al Cioccolato Bianco
Ingredienti
180 g farina di orzo (per l’Antro Molino Rossetto)
130 g zucchero di canna (per l’Antro BRONSugar)
2 uova intere
60 g di cacao amaro in polvere
100 ml yogurt
50 g olio di semi
5 g lievito per dolci
Un pizzico di sale
Una noce di burro
1 pera Williams
Per la copertura
100 g cioccolato bianco
1 piccola noce di burro
Cannella in polvere (per l’Antro Linea Oro Cannamela)
Preparazione
Preriscaldare il forno a 180°. Lavare le pere, sbucciarle e ridurle in una piccola dadolata. In una terrina battere le uova e lo zucchero. Aggiungere poi il cacao e un pizzico di sale, mischiare per bene il tutto. Aggiungere poi la farina, il lievito, lo yogurt, l'olio e le pere. Foderare una teglia rettangolare (la mia è 24 x 19) con carta forno, imburrarla e versarvi il composto. Livellare la superfice e infornare il dolce per 25 minuti (fate sempre la prova stecchino). Una volta raffreddato glassarlo con la cioccolata bianca sciolta a bagnomaria (o nel microonde) con una piccola noce di burro. Una volta che anche la glassa si sarà raffreddata, spolverare di cannella e tagliare il dolce a cubotti.
Pillole di enologia: l’effervescenza L’effervescenza è legata alla presenza di bollicine di anidride carbonica più o meno fini, più o meno persistenti dal punto di vista visivo. Dal punto di vista olfattivo invece l’anidride carbonica esalta il profumo del vino, mentre da quello gustativo rafforza le durezze e attenua le morbidezze del vino. Scala di valutazione dell’effervescenza: Fermo: vino che non presenta effervescenza Poco effervescente: vino in cui si percepisce una effervescenza poco accentuata come nei vini vivaci. Abbastanza effervescente: vino in cui si percepisce un’effervescenza discreta come nei vini frizzanti Effervescente: vino in cui si percepisce una effervescenza spiccata come negli spumanti Molto effervescente: vino in cui si percepisce una effervescenza molto spiccata come negli spumanti molto ricchi di anidride carbonica.
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