La mia Samantha non aveva ancora la stalla sotto casa, ma viveva in un ranch con altri cavalli e con i proprietari di questi ultimi spesso uscivamo assieme. Il " fidanzato " della mia cavalla, all'epoca, era un esemplare alto e robusto di nome Rusty e si usciva seguiti da Martha la cockerina fulva del proprietario . Una cagnolina di una intelligenza straordinaria, sapeva persino riconoscere i giornali da portare regolarmente al suo padrone e per questo cervello fino, era ricercata per la riproduzione. Ma Martha stava diventando vecchierella, ed i suoi parti erano stati troppi , quindi il proprietario aveva intenzione di farla smettere di essere mamma.
In uno dei tanti pranzi fatti assieme ad altri proprietari di cavalli, erano presenti sia Martha, purtroppo in calore, sia altre persone. Il pranzo si svolse in allegria e Martha stava tranquilla tra i piedi miei e del suo propietario. Io mi assentai un attimo per scrollare la tovaglia dalla briciole in gardino, dove era legato alla catena un esemplare bellisimo di breton gigante chiamato Max. Tornai dai commensali, e dopo qualche minuto ci accorgermmo che Martha era sparita. La cercammo ovunque, ma ad un tratto mi venne in mente della mia uscita. Aprimmo la porta e con sgomento assistemmo ad un accoppiamento bello e buono. La cagnina mi aveva seguito ed io sbadatamente avevo chiuso la porta, senza farla rientrare. Il gioco era fatto.
A nulla valsero le secchiate, etc etc....in breve il 25 dicembre, giorno di Natale, nella stalla dei cavalli in un angolino protetto e ben riparato dalle balle di fieno, nacquero 5 bellissimi cuccioli. Tralascio gli improperi del padrone e la minaccia di regalarmeli tutti, io che ne avevo già 5, ma uno dovetti prenderlo per forza. Era bellissimo. Uguale al padre un breton gigante bianco e rosso.
All'epoca seguivo molto i concerti di Springsteen e tutti lo chiamarono Bruce, e Bruce fu. Crebbe per qualche mese nella stalla con la mamma, quando un giorno scappò alla sua sorveglianza ed avendo la cuccia nel fienile sovrastante l'entrata, cadde dalla botola dove veniva caricato il fieno, per una altezza di ben cinque metri. Per fortuna cadde su di una balla ed il colpo fu un po' attutito, ma non fu mai un cane totalmente normale. Nevrotico, strambo, pauroso, aggressivo ed infido, ma tanto tanto tenerone, senza l'intelligenza acuta della madre!!!!.
Lo portavamo sempre, dopo aver badato ai cavalli in paninoteca ed era lo spettacolo dei clienti. Un mattoncino di pelo tombolotto che mangiava tutti gli avanzi di focacce, hot dogs, panini di tutti...ed il pane risultò sempre il suo piatto preferito. Guai a chi si avvicinaava al suo panino, una fiorentina o la carne trita era nulla per lui, l'importante era vivere sempre con il panino in bocca.....tranne quando litigava con gli altri cani della casa, per motivi esistenti nella sua testolina toccata da quella rovinosa caduta fatta da piccolo.!
Ebbe una lunga vita e morì da vecchietto arteriosclerotico, con un panino vicino, povero Patatone mio!
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Cara Nella,
è doveroso per me dedicare a Bruce che non è più tra noi
e a te che lo hai amato così tanto
questo premio per ricordare la storia
della vostra bellissima amicizia e del vostro amore
che vivrà per sempre nei ricordi...
Con immenso affetto
Antonella