Bruce Springsteen – ‘The Way It Was’ The Complete Bottom Line Broadcast (2004)

Creato il 04 ottobre 2013 da The Book Of Saturday

Greetings from Asbury Park, N.J.e The Wild, The Innocent and the E Street Shuffle erano ormai usciti da due anni (1973), per tutto il 1974 Bruce Springsteen & the E Street Band passarono la stagione sul palco. Il 9 maggio 1974, a Cambridge nel Massachusetts, durante un concerto di Bonnie Raitt, in cui Springsteen e la sua band facevano da gruppo spalla, il pubblico richiamò a gran voce il Boss per esibirsi di nuovo. Ad assistere a quel concerto c’era il critico della rivista Rolling Stone, Jon Landau, che su The Real Paper di Boston, culminò la sua recensione con una frase che farà la fortuna di Bruce: «Ho visto il futuro del rock and roll e il suo nome è Bruce Springsteen». Nel frattempo, la band stava lavorando sul terzo album, Born To Run, uscito dopo 18 mesi di gestazione, ma che regalò al Boss la definitiva consacrazione. In questo periodo si incastrano le registrazioni di ‘The Way It Was’ The Complete Bottom Line Broadcast.

STORIA. The Complete Bottom Line Broadcast è un triplo disco bootleg uscito per la prima volta nel 2004 che raccoglie le registrazioni dei concerti di Bruce Springsteen & The E Street Band che si tennero al Bottom Line di New York tra il 13 e il 17 agosto 1975. Tali live, furono trasmessi in diretta dalla radio newyorkese WNEW-FM, per questo nel titolo compare anche “Broadcast” a differenziare questo triplo cd con altri bootleg simili. Questo triplo cd contiene le registrazioni del 15 agosto. Questa raccolta si differenzia da altre simili in doppio cd per alcuni brani in più e in meno. Per esempio, qui non compare la bellissima New York Serenade, suonata per l’ultima volta allora prima della reunion del 1999/2000. Ma in compenso ci sono due Kitty’s Back che viaggiano ben oltre i 10′.

IMPORTANZA. Queste registrazioni offrono uno spaccato di come doveva essere visto all’epoca Springsteen dal pubblico: un astro nascente. Insomma, era una stella lanciata verso l’universo del rock, qualsiasi cosa cantava, qualsiasi nota suonava, era sentita come la migliore del periodo. Un momento storico in cui una gran parte di pubblico iniziava a sentire pesanti le atmosfere ovattate e ribelli del rock di fine anni ’60 e inizio ’70. Bruce offriva loro la chance di liberarsi dalla claustrofobia di una musica più impegnata. L’idea del sax non è sua (ricorda anche un po’ i Traffic), ma l’utilizzo sistematico di quello strumento riusciva a congiungere l’aria da club jazz e quella da palcoscenico all’aperto, stile rock.

SENSAZIONI. Un disco dal vivo è sempre difficile da giudicare, nell’opinione finale che chiunque può farsi, ci rientrano la resa sonora, la qualità della registrazione e della performance. In questo caso, il livello di registrazione non può essere perfetto, anche perché ogni tanto nei commenti degli inviati della radio, si capisce i tape sono stati presi proprio dai masters d’archivio. È però un prodotto originale, perché dà la sensazione di trovarci in macchina (una splendida Camaro del ’69… oppure fate voi), con la radio a tavoletta, in buona compagnia e immersi nel concerto che avremmo voluto andare a vedere ma che purtroppo abbiamo dovuto saltare per mancanza di fondi… Ma basta che inizi ogni traccia, che si entra subito nel Bottom Line e si sente il puzzo e il sudore del Boss. Può piacere o meno, ma la sua bravura dal vivo è fuori discussione: «What a wonderful concert», diceva uno degli inviati di WNEW-FM, un entusiasmo in parte comprensibile, anche perché dopo aver comprato i diritti per la diretta, per loro non poteva essere altrimenti.

CURIOSITA’. Bruce Springsteen & The E Street Band avevano già suonato nello stesso Bottom Line nel luglio 1974, tre serate in tutto. La possibilità di ospitare ancora una volta Bruce nel 1975 invece fu proposta a uno dei due soci del Bottom Line, Allan Pepper, dal Sam McKeith (l’agente di vendita di Bruce alla William Morris). Tutto nacque una mattina, per telefono. In breve, la Columbia Records acquistò un quarto dei 500 biglietti disponibili per i posti in piedi e li regalò a giornalisti e addetti ai lavori con l’obiettivo di promuovere nel migliore dei modi la performance della nuova stella del rock.



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