Calderoli sostiente bene che: "questa volta l'ha fatta fuori dal vaso".
Il ns. ministro per la pubblica amministrazione propone una legge che imponga ai 18enni di abbandonare la protezione famigliare.
Andiamoci piano, il ns. governo non può imporre delle regole alla ns. vita sociale e personale. Può indirizzarci, ma non può divenire legge l'idea di rendere maggiormente responsabili le future generazioni. Purtroppo una simile ipotesi sfiora l'idea di una dittatura. Mi ci vedo le madri nascondere i figli in cantina, per preservarli dal controllo della "polizia famigliare".
Detto ciò, condivido l'idea di massima del ns. ministro. Per quanto la ns. società debba consentire ai giovani di uscire di casa e guadagnarsi una propria autonomia economica, per quanto la ns. politica del lavoro debba fare largo ai giovani evitando il protezionismo dei matusa e per quanto le ns. famiglie debbano ammettere che il ns. bene è quello di lasciarci andare, sono in sintonia con l'idea "bambocciona" di Brunetta.
E' inutile negarlo, buona parte della mia generazione frequenta l'università abbondantemente fuori corso, approfitta del tenore economico che le famiglie d'origine offrono per procrastinare la propria indipendenza. Rendiamoci conto che questo è l'origine di un'Italia che perde la sua identità.
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