Bruno Paillard: champagne rari all’insegna dell’eleganza e della purezza.

Da Ilbicchierediverso

 

Bruno Paillard è nato a Reims nel 1953, da un’antica famiglia di viticoltori e mediatori in Champagne da più di tre secoli. Nel 1981 crea la propria maison di champagne. La Maison Bruno Paillard  pur essendo la casa più giovane del settore è anche una delle poche totalmente indipendenti. La Maison è specializzata nella produzione di cuvées speciali  e di alta gamma unicamente di prestigio è distribuita da Cuzziol in ItaliaProprietaria di un vitigno di grande qualità, 30 ettari di cui 12 in territori Grands Crus e Premiers Crus, la Maison ha una produzione annuale di circa 500.000 bottiglie.
Gli Champagne Bruno Paillard sono prodotti secondo i metodi più tradizionali con le migliori uve disponibili nella Champagne delimitata dall’appellazione. Questa ricchezza di scelta è la condizione indispensabile alla realizzazione di grandi assemblaggi. Le cantine si trovano a Reims, sulla strada che porta a Epernay, in un edificio decisamente moderno rivestito in vetro e acciaio, progettato per garantire l’elaborazione di vini di grande qualità.
Seguendo questa filosofia è nata La Cuvée N.P.U. – « Nec Plus Ultra », per produrre, a dispetto dei costi e delle difficoltà, il più grande Vino di Champagne possibile. Per questo, le scelte più significative sono state fatte ad ogni stadio della sua elaborazione. Da questo grande sogno è nato il Vino di Champagne nella vinificazione più assoluta… N. P. U.- « Nec Plus Ultra » appunto.
Abbiamo avuto modo di poter degustare, purtroppo troppo velocemente a causa di impegni imprevisti nella stessa giornata, quest’ottimo champagne nel bar di Trussardi alla Scala. 

 

Siamo rimasti molto sorpresi dall’eleganza che lo caratterizza e dal bel perlage che lo compone, il suo bouquet fresco e armonioso è stato una delizia per le discussioni che lo accompagnavano.
Dei 320 paesi della Champagne, solo 17 hanno diretto all’appellazione « Grand Cru », le uve selezionate per creare la cuvée N. P. U. – « Nec Plus Ultra » 1999, provengono unicamente da quattro di loro: Verzenay, Chouilly, Oger e Le Mesnil sur Oger. Non solo queste uve sono nate sotto la buona stella di un grande Millesimato ma sono anche della più nobile origine. 

 

La vinificazione è stata guidata tenendo, come sempre da BRUNO PAILLARD, esclusivamente la prima spremitura delle uve, la più pura. Ma la peculiarità essenziale della cuvée N. P. U. – « Nec Plus Ultra », è che la fermentazione è stata condotta in piccole botti di quercia nelle quali i vini hanno passato i loro primi mesi. Durante questo periodo, ogni cru afferma la sua complessità e acquisisce gli aromi leggermente legnosi così particolari che si trovavano nei vini di un tempo. E’ soltanto durante l’estate successiva alla vendemmia, a luglio 2000, che viene fatto l’assemblaggio delle 42 botti prescelte, metà di Chardonnay e metà di Pinot Nero, che daranno 11508 bottiglie e 530 magnum, tutti numerati. 

La seconda fermentazione avviene quasi subito dopo il tirage, cui segue un lungo élevage nella penombra delle nostre cantine, mantenute a temperatura costante di 10,5°C. La bottiglia rimane in cantina più di 12 anni, con un lungo riposo dopo la sboccatura, datata sulla contro etichetta.
Come sempre da BRUNO PAILLARD, il dosaggio è molto ridotto. Nel caso della cuvée  N. P. U. – « Nec Plus Ultra », è ridotto allo stretto indispensabile, 4 gr, praticamente innavvertibile.
Ogni bottiglia ritorna poi in cantina per un invecchiamento supplementare di due anni e mezzo prima del suo ingresso sul mercato. 

 

Insieme a questo magnifico fuoriclasse, siamo riusciti a conoscere anche lo splendido BRUT ROSÉ PREMIÈRE CUVÉE seducente nella sua bottiglia trasparente e nelle sua nuances accattivanti di cui vi lasciamo la descrizione: 

“Il succo delle uve di Pinot nero, pigiate rapidamente, consente di ottenere un vino bianco (tramite separazione rapida del succo e della buccia) che viene tagliato con del Pinot nero vinificato direttamente in rosé (con una breve macerazione del succo sulla buccia) o con del rosso ottenuto con una macerazione prolungata del succo sulla buccia (ad esempio il Bouzy rosso). Il Pinot nero in queste tre diverse forme, costituisce l’ 85 % della composizione del nostro rosè.
Un tocco di Chardonnay (15%) conferisce a questo vino l’eleganza necessaria per equilibrare il fruttato del Pinot nero. Scarsamente dosato, come tutti i nostri champagne, è un brut autentico e non un rosè zuccherato di seconda classe…
Ogni bottiglia o mezza bottiglia o magnum porta una retro etichetta che specifica il mese e l’anno di sboccatura.”

Promettiamo di approfondire (non solo a livello degustativo ma soprattutto conoscitivo) questa maison e il suo patron, che è riuscita a celebrare il piacere dei sensi.
Ringraziamo anche la Origami Consulting per metterci al corrente di queste eccellenze e per la grande professionalità.

Buona scelta
IBD
ilbicchierediverso@gmail.com

 

 

 


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