Le recensioni dei concerti vanno fatte il giorno dopo il live
Le recensioni dei concerti vanno fatte il giorno dopo il live
Le recensioni dei concerti vanno fatte il giorno dopo il live.
Bene, ho pagato la mia penitenza, oro dopo dieci giorni di ritardo ho trovato l’ispirazione (!) per scrivere qualcosa. So che Dario Brunori non aspettava altro che il parere di Dirty Little Review sul suo live di Padova.
La versione di Lui, lei e Firenze è stupenda, completamente riarrangiata, l’intro sembra quello di un pezzo di musica elettronica e il risultato è anche migliore dell’originale. Dopo l’elettro-sfogo, Brunori si mette tranquillo, si siede al piano e parte il pezzone Kurt Cobain, va beh, nulla da dire, è una canzone perfetta (o quasi).
Dalla reazione del pubblico alle prime note di Mambo Reazionario, si capisce che è un pezzo riuscitissimo, una critica leggera (e saggia) dell’uomo moderno (cit. di Brunori presa da Rockit), con una melodia che rimane in testa. La pseuso-improvvisazione-jazz-cazzona in Paolo fa divertire tutti e anche sul palco se la ridono alla grande. La Vigilia di Natale è tra i miei pezzi preferiti, forse uno dei testi migliori e più amari di Brunori.
Verso la fine la band non fa che aumentare il suo entusiasmo (i cori di Simona sono pazzeschi!) e Dario si lancia in virtuosismi anni ’90 alla chitarra. Il concerto sta per terminare e attacca di botta con “La spiaggia di Guardia rovente era piena di gente // Si parlava di sport, di Pertini e Bearzot”. Cantano tutti, purtroppo anche una tipa convintissima ma stonatissima giusto dietro il mio orecchio sinistro. Guardia ’82 è forse la canzone di Brunori Sas che più rimarrà.
Ah, insieme a Rosa naturalmente, e al suo gran finale urlato, tutti in coro. Anche la tipa dietro al mio orecchio sinistro.
Quando: Mercoledì 19 marzo 2014
Dove: Alta Fedeltà c/o Geoxino – Padova. L’idea di organizzare concerti minori in uno spazio del Gran Teatro Geox è bellissima, ma il posto rimane una merda. E la birra è troppo cara.
Scaletta:
- Arrivederci tristezza
- Pornoromanzo
- Il santo morto // Il manto corto
- Lui, lei e Firenze
- Kurt Cobain
- Nessuno
- Come stai
- Fra milioni di stelle
- Meglio di niente
- Paolo
- Mambo reazionario
- Una domenica notte
- La vigilia di Natale
- Le quattro volte
- Italian dandy
- Tre capelli sul comò
- Guardia ’82
Bis
- Sol come sono sol
- Rosa
La foto di Brunori Sas l’ho presa da qui.
Quella di Iacampo invece qui.
Se qualcuno dovesse sentirsi offeso, lo dica.
Enrico Grando su Google+