Bella raga, cioè io una che si chiama Lykke Li non so voi eh, ma io la leccherei lì tutta. Poi c’ha sta faccia che sembra la Lady Gaga però più fattona. Cioè, una versione centro sociale della Gaga, mi sono spiegato?E il singolo “I follow rivers”, ne vogliamo parlare? È tipo un tormentone di quelli “ah ah follow” ma di quelli che non sentirete mai in radio o alle giostre eppure vi ritroverete a cantare dappertutto come scemi (quale io non sono, eh). Cioè bella storia, suonare a palla pleaze. C’ha pure uno di quei video artistici che io non c’ho capito ‘na mazza ma voi che siete così intelligenti semplicemente adovevete (ve lo dico con la evve moscia pevché voi snobboni pavlate tutti così).
Poi mi piace anche quell’altra canzone “Get Some”, quella che fa “I’m your prostitute” e in Italia non la passano in radio solo perché se no si parla di tutta quella storia dei bunga bunga party se no la manderebbero di sicuro e quindi grazie tante, Mr. Berlusconi, grazie tante per contribuire (tra le tante cose) anche alla pessima musica in radio.
Se poi non lo andate a dire in giro ad animal viva vi confesso anche un’altra piccola cosa: sentendo canzoni come “Love Out of Lust” o “Jerome” o “I know places” mi ci vengono i brividi sulle braccine, mi ci vengono.(voto 8)
Cercate il disco che vi manda in botta che vi manda in botta che vi manda in botta? Eccolo qui, ma non dite che non vi avevo avvertito. Vi offendete mica, yeah? No, non è una vera domanda, è solo il nome del gruppo: Does it offend you, yeah?Vi siete offesi? Ho detto che non è una domanda vera, non dovete rispondere.Ok, non siete offesi, va bene. Ma non era una domanda.Nel disco comunque ci sono una dietro l’altra di quelle bombe ma di quelle bombe ma di quelle bombe che se vi calate qualche pasta vi esplodono dentro ancora di più, come una “We are the dead” che si apre tranquilla come i Portishead tranquilli o i Radiohead tranquilli e poi esplode in un delirio rave degno dei Prodigy meno tranquilli e in grado di risvegliare anche i morti più tranquilli.
O una “John Hurt” che con l’attore di tanti film ma soprattutto di Harry Potter non c’entra nulla bensì sembrano piuttosto i Muse quando la piantano di fare canzoni per le soundtracks di Twilight e si fanno remixare da uno bravo o “The monkeys are coming”, le fottute scimmie stanno arrivando: figata totale (seppure ricordi un po’ troppo quell’altra figata totale di “We are your friends” dei Justice vs Simian).Vi offendete mica, yeah?È il nome del gruppo, quindi smettetela di rispondere.(voto 7/8)
Uh, questi sono interessanti. Non che quelli di prima non lo fossero, però ci siamo capiti no?Questi sono dei pazzi, gente che frulla di tutto nel suo calderone tipo il punk con la musica elettronica danzereccia con l’hardcore (non ho detto Arcore) con l’hip-hop di quelle simpatiche bestioline dei Beastie Boys, il tutto aggiungendo sorprendenti inserti melodici e atmosfere da colonna sonora cinematografica.Insomma, se siete gente come me che si annoia facilmente a sentire un gruppo che suona canzoni tutte uguali, qui magnerete pane per i vostri denti visto che questa band suona come (almeno) 10 band diverse (e tutte schizzate) contemporaneamente. Se in circolazione c’è un gruppo più figo di questo fatemelo sapere che sono curioso.(voto 7,5)
James Blake “James Blake”Genere: dubstep soulProvenienza: Londra, UKSe ti piace ascolta anche: XX, Burial, Radiohead, Jamie Woon, How to Dress Well, Jeff BuckleyPezzo cult: “Limit to your love”
James Blake - To Care (Like You) from Paulo Ribeiro on Vimeo.