Ad un solo giorno dall’inizio della posa del campo ibrido, però, è il Murrayfield Stadium a riservare una nuova, clamorosa sorpresa per tutti gli appassionati di rugby scozzese – ma non solo.
Secondo quanto riporta l’edizione online del “The Scotsman”, infatti, la Highland Cathedral sarebbe in procinto di cambiare nome, prendendo quello di BT, l’azienda britannica leader delle telecomunicazioni, già main sponsor – col logo BT Sport – sulle maglie di Edinburgh e Glasgow Warriors. Che, grazie all’accordo, riceverebbero nuovi fondi da spendere per rinforzare le proprie squadre in vista della prossima stagione. Lo Scotsman riporta anche le probabili cifre dell’accordo, attorno ai £20 milioni; BT diventerebbe anche main sponsor della Nazionale Scozzese, sostituendo l’attuale RBS sulle maglie del Cardo.
I soldi andrebbero a spazzare via il debito di £11 milioni accumulato dalla SRU, mettendo oltretutto a disposizione denaro fresco per nuovi investimenti, anche in vista della World Cup che dista poco più di un anno e mezzo.
BT Sport Stadium, the BT Sport Murrayfield Stadium e BT Murrayfield Stadium sono tre nomi proposti per il rebrand; dopo l’Arms Park di Cardiff, quindi, anche in Scozia uno stadio aggiungerà “BT” al proprio glorioso nome.
Oltretutto, l’accordo prevederebbe che il Murrayfield venga usato ancora più intensamente come sede di concerti promossi dallo sponsor, dopo quello degli One Direction già sold out da mesi e in programma i primi giorni di giugno.
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