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Buccia di Banana/Copie su sneakers tacco 12

Creato il 04 marzo 2013 da Morgatta @morgatta

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Quando Isabel Marant nel 2010 diede forma alle sue Beckett non aveva idea di quanto sarebbero state copiate (anche se forse se lo sarebbe dovuto immaginare). Copiate e pure Copiate Male per giunta. La gonfissima ginnica con 8 cm di zeppa nascostissima al suo interno è stata una vera rivoluzione che ha unito la comodità di una sneakers alla necessità di svettare su qualche cm in più. Ma non solo. L’estetica di questa scarpa è veramente pop, ricorda un po’ le Pump della Reebok, ha gli strap, i lacci, un sacco di tagli, inserti in pelle e abbinamenti cromatici che le rendono davvero uniche. Ecco perchè, a quasi 3 anni di distanza, andare in giro con le BrutteCopie è veramente da sfigate!!!

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Possono piacere o fare schifo, ma le Isabel Marant originali (dal prezzo innocuo che si aggira intorno ai 400 euro) hanno un loro perchè, un loro gusto e soprattutto la zeppetta interna è mascherata dalla linea della scarpa e dagli inserti strategici (cosa che faceva dubitare, almeno all’inizio, dell’esistenza o meno del rinforzo interno, potendo essere benissimo scambiata per una scarpa da basket alta). Poi, poco tempo dopo, sono arrivate le copie, sicuramente più economiche, ma anche parecchio inguardabili.

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Che siano di Ash o Chloe cambia poco, non è il marchio che conta, ma il fatto che TUTTI abbiano cercato di rendere questa scarpa FIGHETTA quando in origine era pop, funky, gonfia e anche un po’ ignorante (stilosa quanto vuoi, ma non è certo una scarpina delicata). E’ come se l’avessero risucchiata: stretti i lati, stretto il dietro (bravissimi, così la zeppa si vede di brutto), ridotto o eliminato gli strap e riprodotta con cromatismi banali e inutili. Lo so, stavano copiando, quindi qualcosa dovevano pur cambiare, ma così non si possono vedè!

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Anche le copie più sporty, da Nike a Kors, non hanno certo saputo ricreare quel gusto e quell’estetica, dando vita a delle mostruosità a metà tra un ferro da stiro ed una scarpa da ginnastica deformata dopo un soggiorno nel forno.

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La cosa triste è che moltissime fashion blogger (e anche riviste di moda) suggeriscono le varianti non originali perchè più economiche: ecco, se la ragione è che non c’avete ‘na lira, allora siete ancora più tristi&sfigate! Ed il risultato è che abbiamo città invase di donnette che saltellano felici sulle copie delle copie delle brutte copie (da Zara a Hogan…ebbene sì, quando ho visto che anche hogan ha avuto il coraggio di mettere la zeppa alle sue già orribili scarpe, ho sentito la necessità di denunciare lo scempio).

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La poesia e l’idea originale è stata definitivamente persa in questo tripudio di copie. Non cadete in tentazione, se è l’originale che vi piace, cercate quella e non un suo bruttissimo succedaneo. Se costa troppo, fatene a meno (o cercate bene, su alcuni siti adesso sono scese a 136 €). Se invece è proprio la copia fighettina che vi piace…chiamate un esorcista. E, contro la tendenza imperante delle accademie del tacco, dell’ode al tacco 12 a tutti i costi e della sagra delle storte (perchè è facile cadere da lassù), vi ricordo anche che a volte è bello stare alla propria altezza su una scarpa comoda e bassa (basta che non sia una ballerina).
;)

Don’t be fake, wear Originals!!!



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