#Buccinasco: come siamo messi veramente? (prima parte)

Creato il 02 gennaio 2016 da Pruiti

Sul nostro comune se ne sentono di tutti i colori, quasi sempre è la nostra folcloristica opposizione politica locale, dentro e fuori dal consiglio comunale, che esterna fantasiose bugie e poco credibili teoremi, sempre smentiti dai fatti reali, dai documenti e dalle certificazioni di soggetti “terzi”.

Ma come siamo messi a Buccinasco? Conosciamo i numeri e la reale situazione di fatto? Cominciamo a parlarne estrapolando dati e cifre vere/certificate:

situazione socio-economica del territorio e dei servizi pubblici locali

Per illustrare la situazione socio-economica del territorio esamineremo due serie di dati, una relativa alla situazione demografica e una a quella reddituale.

Situazione demografica

Popolazione legale al censimento 2011          n. 27.054

Popolazione residente alla fine del penultimo anno precedente         n.  27.167

di cui.   Maschi  n.  13.264

Femmine             n.  13.903

Popolazione all’1.1.14   n.  27.199

Nati nell’anno      n.  212

Deceduti nell’anno      n. 146

saldo naturale   n  66

Immigrati nell’anno   n.  873

Emigrati nell’anno   n.  971

saldo migratorio   n  – 98

Popolazione al  1.12.14       n   27.167

di cui

In età prescolare (0/6)   n.  1.615

In età scuola obbligo (7/14)   n.  2.442

In forza lavoro 1^ applicazione (15/29)   n.  4.184

In età adulta (30/65)   n.  16.132

In età senile (oltre 65 anni)   n.  2.794

La situazione demografica è dunque in controtendenza rispetto alla situazione generale italiana: Buccinasco è un comune giovane, con una percentuale di persone oltre i 65 anni e un’età media nettamente inferiori alla media nazionale (10,29% contro 21,4% e 36,5 contro 43,7 rispettivamente).

La domanda di servizi pubblici locali riflette naturalmente le caratteristiche socio-economiche evidenziate, con una domanda ancora forte, ma in calo, di servizi scolastici e pre-scolastici, con una ancora ridotta, anche se in aumento, di servizi sociali, e con un aumento dei residenti in età post-scolare.

Situazione reddituale

Anno   N. contribuenti   Imponibile totale IRPEF   Imponibile medio IRPEF

1999   16.620   330.674.957      19.893

2000   15.891   357.670.000   22.507

2001   15.989   373.878.000   23.380

2002   15.933   382.934.000   24.030

2003   15.252   398.632.447   26.136

2004   15.823   416.279.093   26.308

2005   15.834   413.699.271   26.127

2006   15.821   430.963.279   27.239

2007   15.763   459.128.333   29.126

2008   15.928   472.683.022   29.676

2009   15.827   465.853.141   29.434

2010   15.824   473.722.320   29.936

2011   15.866   479.986.754   30.252

2012   15.775   482.974.441   30.616

2013   15.747   483.047.297   30.675

Come si può notare, il reddito medio imponibile IRPEF è tuttora su livelli elevati, tanto da collocare Buccinasco fra i primi quaranta comuni in Italia (su oltre 8.000), anche se nel 2013 si colloca al trentanovesimo posto rispetto al trentaseiesimo del 2012. E’ evidente anche una certa stabilità ne l numero dei contribuenti e, al contrario, una crescita diseguale dell’imponibile pro-capite, con un ritmo di crescita annuo medio del 4,22% fino al 2007 e di solo lo 0,86% dal 2008 in poi. Naturalmente questa tendenza riflette la situazione complessiva di crisi dell’economia nazionale, ma vi sono alcuni segnali che a Buccinasco la situazione reddituale ha risentito meno che altrove della difficile congiuntura: in primo luogo, appunto, l’imponibile medio e anche quello totale sono comunque aumentati, e inoltre il numero dei contribuenti è diminuito, dall’inizio della crisi, di solo l’1,14%, elemento che fa presumere una perdita di capacità di reddito limitata. Rispetto a comuni con un reddito pro-capite più alto, peraltro, Buccinasco vede una migliore distribuzione della ricchezza, illustrata dalla tabella seguente:

Fasce di reddito Numero contribuenti Imponibile per fascia

< 10.000 euro 3.084 16.296.426

10.000-15.000 1.670 23.079.354

15.000-26.000 4.857 108.975.283

26.000-55.000 4.718 185.375.208

55.000-75.000 702 48.961.920

75.000-120.000 475 47.985.561

> 120.000 241 52.373.545

I contribuenti con un reddito maggiore di 75.000 euro annui, infatti, sono il 4,55% del totale e dispongono di un reddito complessivo pari al 20,78%. Anche senza prendere come esempio comuni come Portofino ma semplicemente Milano, ad esempio, lì le stesse percentuali sono rispettivamente del 6,53 e del 37,90, il che spiega il motivo di una posizione alta in classifica, ma con molte più sperequazioni.

QUADRO DI RIFERIMENTO INTERNO

  1. a) enti e società partecipate

Con Il CIMEP (Consorzio Intercomunale Milanese per l’Edilizia Popolare) in liquidazione e l’incorporazione di TASM spa (Tutela Ambientale Sud Milanese) in CAP Holding spa (società interamente pubblica che a livello provinciale gestisce il sistema idrico e fognario), la quota societaria in quest’ultima, peraltro modestissima, rimane l’unica partecipazione societaria del Comune di Buccinasco.

Discorso a parte merita invece l’Azienda Speciale Buccinasco, ente strumentale del Comune per la gestione delle farmacie comunali. Dopo aver completato nei primi mesi del 2013 la sua ristrutturazione finalizzata all’eliminazione di tutte le attività estranee alla farmacia ed avere intrapreso già nell’estate di quell’anno il progetto di apertura serale e festiva, l’anno 2014 ha rappresentato, grazie a queste iniziative, un punto di svolta della gestione ASB, con un utile che ha raggiunto, dopo le imposte, 93.391 euro.

Va poi sottolineato come il Comune non versa alcun contributo all’azienda, anzi riceve da essa 44.000 euro annui a vario titolo. 

Per il 2016 il Piano Programma sarà sviluppato tenendo conto dell’apertura della nuova farmacia, dei conseguenti investimenti e dei ritorni in termini di fatturato.

  1. b) indirizzi generali in materia di tributi e tariffe

L’annunciata abolizione della TASI sulle abitazioni principali nonché dell’IMU su alcune fattispecie residuali (case c.d. di lusso, terreni agricoli ecc.) non ha portato però all’altrettanto annunciata fusione fra IMU e TASI, rinviata al prossimo anno. Si tratta però di un evidente assurdità, in quanto per le stesse fattispecie e con le stesse basi imponibili si dovrebbero pagare due imposte diverse. Per questo l’Amministrazione ha già realizzato, di fatto, tale accorpamento azzerando l’aliquota TASI ed aumentando corrispondentemente quella IMU. Questa manovra è stata resa possibile dal fatto che l’aliquota IMU oggi vigente è lontana da quella massima applicabile, e non comporta alcun aumento di pressione fiscale, ma solo semplificazioni per i contribuenti. Anzi, in certi casi alcune categorie di contribuenti vedranno diminuire la pressione fiscale complessiva. Non sono invece previste modifiche per gli altri tributi.

  1. c) andamento della spesa corrente

L’andamento della spesa corrente è condizionato dalle esternalizzazioni portate a termine negli ultimi anni (refezione e asili nido), che hanno ridotto il volume complessivo della spesa (e ovviamente dell’entrata). Al di là di questo, è da notare come le voci di spesa legate ai servizi erogati siano in costante aumento, a causa dell’aumentare dei bisogni e di alcune nuove iniziative dell’amministrazione, mentre sono in flessione le spese di funzionamento.

  1. d) entrate in conto capitale

Le entrate in conto capitale dipendono da alcune grosse operazioni urbanistiche in attesa di essere avviate, oltre che da un gettito garantito dalle normali pratiche edilizie. Proseguirà comunque l’iniziativa di trasformazione da diritto di superficie in diritto di proprietà dei terreni in regime di L. 167.

  1. e) livello di indebitamento

Il Comune di Buccinasco presenta un livello di indebitamento estremamente basso, tanto da rendere possibile l’accensione di mutui senza particolari ricadute sulla spesa corrente, atteso che l’incidenza attuale è inferiore all’1%.

Vedremo poi, in successivi post,  le varie sezioni operative settore per settore.

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