Rimango esterrefatta non tanto dalle dichiarazioni dello show man in organico alla trasmissione “Domenica In” ma dalla posizione di Anci e del Sottosegretario alla Giustizia Cosimo Ferri che in primis, dovrebbero stare dalla parte delle Istituzioni che combattono la mafia e non dalla parte delle trovate pubblicitarie.
A Buccinasco sono residenti e vivono le più potenti tra le famiglie di ‘ndrangheta. Apporre all’ingresso della città un cartello con la scritta “paese vietato alla ‘ndrangheta” significherebbe ridicolizzare e ridimensionare una verità storica che ancora molti fanno fatica a metabolizzare. Il nostro Comune, purtroppo, non è (ancora!) vietato alla ‘ndrangheta.
Qui la ‘ndrangheta ci vive, e il Comune non ha alcuno strumento per rifiutare le richieste di residenza di queste persone. L’Anci e il Sottosegretario dovrebbero saperlo.
Quando nell’ottobre 2013 Il nostro Sindaco Giambattista Maiorano espresse pubblicamente la propria perplessità di fronte al provvedimento di scarcerazione di Domenco Barbaro – clicca QUI – , lo stesso quotidiano il Giorno pubblicò la lettera della figlia, Maria Barbaro, che tra le altre cose diceva “non si è persa occasione di scagliarsi contro di lui (il padre ndr), spesso anche in modo teatrale e inopportuno e per strumentalizzare il suo legittimo ritorno in libertà. Per questo ciò che si chiede è di lasciare che a giudicare siano i competenti organi, senza bisogno di commento e inutili speculazioni da parte di chiunque si arroghi il diritto di parlare».
Un avvertimento a mezzo stampa, come ci ha insegnato la Storia Italiana. Noi quel giorno eravamo soli.
Il 21 Agosto 2015 all’inaugurazione dei lavori di sgombero e tinteggiatura degli appartamenti confiscati alla Famiglia Barbaro Papalia eravamo presenti io e il Sindaco – clicca QUI – , tornati appositamente dalle vacanze per seguire i lavori e stare accanto ai volontari che stavano aiutando la nostra Amministrazione a rendere velocemente fruibile ciò che era stato sottratto alla mafia. Con noi in quei giorni non c’era l’Anci e non c’era il sottosegretario alla Giustizia. C’era però la famiglia Barbaro Papalia che in quello stabile ancora ci abita. C’era la nostra protezione civile e la nostra Polizia locale a garantire la Sicurezza dei 20 ragazzi volontari.
Da quando si è insediata la nostra amministrazione si è creata la rassegna “Buccinasco Conto le Mafie” un festival che ogni primavera in collaborazione con le Associazioni del territorio afferma l’impegno di Buccinasco nel contrasto alle mafie – clicca QUI + QUI + QUI. Per non dimenticare e fare memoria delle vittime della criminalità organizzata e della storia stessa del nostro territorio attraverso concerti, spettacoli teatrali, film, percorsi nelle scuole, giochi, letture in biblioteca o nei nostri parchi, manifesti, striscioni, commemorazioni, presentazioni di libri, incontri con magistrati, piantumazioni di nuovi alberi in ogni angolo della città.
Molto spesso nella storia italiana sono state singole persone a portare avanti la lotta alla mafia come valore, come resistenza, come insieme di idee e azioni e purtroppo non sempre hanno trovato riscontro nelle istituzioni. Noi come pochi Comuni in Italia, stiamo cercando di invertire questa rotta. Ma il governo e l’Anci stanno dalla parte di Klaus Davi.
Rosa Palone
Presidente Consiglio comunale Buccinasco MI
Città Metropolitana
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