Bud ekins, la volpe del deserto

Da Myfunnybonnie
A cinque anni dalla sua morte avvenuta il 6 di ottobre del 2007 , mi viene ancora di parlare di Bud Ekins , precoce talento del motociclismo ed amico e stuntman di Steve McQueen ,in relazione a due delle sequenze che hanno ci hanno consegnato il “King of Cool” non solo come un bravo attore ma soprattutto come un’ icona, un mito per molte generazioni di motociclisti.
Bud Ekins nel 1957


Andiamo con ordine. Bud comincia prestissimo a correre e da buon americano lo fa con una Harley ma già nel 1951 comincia a frequentare le 2 ruote britanniche correndo e vincendo la “Moose Run” in sella ad una Matchless che gli aveva messo a disposizione un concessionario americano che aveva notato il suo talento. Presto attraversa l’oceano e comincia a correre per AMC ( Matchless) in Inghilterra Francia, Spagna e Belgio dove il Cross ( in Europa si chiamava così derivando la definizione da una disciplina equestre: il Cross Country N.d.R.) all’epoca, vantava già una nutrita schiera di appassionati . Tornato negli Stati Uniti nel ’54 porta con sé l’amore nato in Inghilterra per le Triumph e ne apre una concessionaria nella San Fernando Valley pur continuando la sua attività di corridore, vincendo tra l’altro il Catalina Grand Prix nel ’55 e nel ’57 e ‘59 vincendo la Big Bear Run in sella ad una TR6 Trophy . Le sue vittorie nelle competizioni del sud della California furono alla base del successo che il marchio Triumph riscosse in quegli anni negli USA mentre Bud, per il suo talento nel correre a rotta di collo sui terreni sabbiosi e rocciosi, fu immediatamente soprannominato “ la volpe del deserto”.
Dave e Bud Ekins


Un giorno del 1959, un giovane attore, divenuto un po’ famoso per aver recitato in una serie televisiva western di successo ( “Wanted: Dead or Alive”), entrò nel negozio di Bud per comprarsi una TR6. Quel giovane attore si chiamava Steve McQueen.
Una famosissima foto da LIFE del 1966 con McQueen (52) e Bud Ekins (152) nel deserto del Mojave

I due divennero amici grazie alla comune passione per le Triumph e il loro sodalizio si estese anche alla sfera professionale quando nel 1963 , durante le riprese de “La Grande Fuga” ( The Great Escape”) a Fussen in Baviera, quando la produzione del film, non volendo rischiare l’incolumità di Steve ed relativi costi per la copertura assicurativa, affidò a Bud l’esecuzione di quel famosissimo salto del recinto di pali e filo spinato che contribuì pesantemente al successo del film e alla trasformazione di Steve nel mito che tutti conosciamo. Fu lo stesso Steve McQueen che attribuì il celeberrimo salto ad Ekins durante un’intervista al “ Johnny Carson Show” quando ad una domanda proprio relativa al “jump” rispose: “'That wasn't me. That was Bud Ekins!'

Durante le settimane delle riprese in Germania, Ekins partecipò all’ International Six Days Trial, la mitica e storica ( dal 1913) competizione internazionale di endurance ritenuta a tutti gli effetti l’ “Olimpiade del Motociclismo”. McQueen, a sua volta un esperto motociclista riuscì a convincere Ekins a formare il primo Team americano per competere nell’International Six Days Trial e nel 1964 Bud Ekins, suo fratello Dave, Cliff Coleman e Steve McQueen parteciparono alla mitica competizione .Dave Ekins e Coleman vinsero la medaglia d’oro mentre Bud e Steve non terminarono la gara in seguito ad incidenti di percorso.
Il Team Americano per l’International Six Days Trial del 1964 fotografato prima della gara con da sinistra verso destra Dave Ekins, Bud Ekins, Steve McQueen e Cliff Coleman


Nel 1967 Bud si ritirò dalle competizioni ma continuò a gestire l’attività della sua concessionaria e a fare lo stuntman fino a quando, nel 1968 la sua vita professionale lo portò ancora una volta ad incrociare quella di Steve.
Peter Yates stava girando a San FranciscoBullitt”con Steve nella parte di un detective taciturno, dai metodi spicci e molto, molto veloce negli inseguimenti a bordo della sua Mustang V8 390 CID (Cubic Inches Displacement N.d.R.).


Proprio la sequenza di un inseguimento per le vie della città californiana divenne il climax del film ed un altro dei momenti fondanti di McQueen come icona del cinema d’azione e del mondo dei motori. Bene, ancora una volta e per le medesime ragioni addotte per “La Grande Fuga”, la produzione decise di affidare a Bud Ekins la guida della Mustang in quella meravigliosa sequenza.
Pare che McQueen, ironicamente indispettito dalla scelta della produzione, abbia detto all’amico Bud : “ Me lo hai fatto un’altra volta!”

Bullitt car chase


Negli anni a seguire Bud continuò ad essere uno stuntman di riferimento per Hollywood partecipando a parecchie pellicole tra cui “Diamonds are Forever” nella fortunata serie di film dedicata al personaggio di Jan Fleming , James Bond. Continuò anche la sua attività di concessionario abbracciando la filosofia giapponese che in quegli anni cominciava a soppiantare le britts bikes sui mercati internazionali dedicandosi alla commercializzazione delle Honda. In seguito entrò, sino al giorno della morte, nel mondo dorato delle aste di veicoli d’epoca . A noi però piace ricordare Bud Ekins così: in sella alla sua “Desert Sled” sui sentieri del deserto del Mojave dove forse, sollevando dense nuvole di polvere, corre ancora.

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