Piccole bufale, ma vanno smentite anche queste. Quindi un breve intervento per mettere da parte una buona volta queste puttanate infami.
L’articolo originale lo trovate qui… che dire, un sito una garanzia.
La pagina di beoti che hanno riportato il link con annesso commento a cazzo la trovate facilmente se siete affetti da autolesionismo cerebrale, ma io non l’aiuterò ad avere click (e poi se volete ammazzarvi i neuroni e bruciarvi il fegato secondo me l’alcol è più piacevole).
Lo screen invece l’ho preso dalla pagina facebook No ai matrimoni gay?, che ringrazio e sono sicuro non se la prenderà per il furto.
Come vedete nel titolo, c’è un “#1″, che sta a significare che c’è la possibilità che scriva altri articoli così. Purtroppo, infatti, penso che in Italia si senta fortemente la mancanza di un lavoro costante di debunking delle bufale omofobiche. Ne vengono sfornate continuamente, sono generalmente becere, ma a volte anche più raffinate e c’è il rischio che qualcuno se le beva se non si risponde colpo su colpo; e i servizi antibufala di solito sono impegnati a parlare di quelle in ambito medico, scientifico, politico o economico. In casi come questo la bufala è facile da smentire, quindi non prenderà neanche tanto tempo e ne vale la pena.
L’articolo dice una marea di stronzate, ma per lo più son già sentite e molto generiche, mi concentro solo sul pezzo forte: “PEDOFILIAAAA! BUHUUUUH! PAURAAAA!”
Dal punto di vista comunicativo, il trucco è chiaro sin dal titolo: si tratta di far associare mentalmente l’immagine dei gay a quella dei pedofili.
E fin qui niente di nuovo, i clericali lo fanno tutti i giorni prima di colazione, è di precetto, lo metteranno anche nel catechismo prima o poi.
L’ex ministra Fornero *fulmine si schianta e cavalli nitriscono*
La cosa nuova è che adesso si vogliono associare i gay (malvagi) e i pedofili (più malvagi) anche all’ex-ministra Fornero (ancora più malvagia!).
Insomma c’è tutto, una perla di veleno concentrata, chi ha scritto l’articolo non è scemo, vuole fomentare odio e ha idee chiare su quali corde bisogna toccare.
Ma siccome dice sciocchezze, non essendo scemo deve essere bugiardo, tertium non datur.
A confutazione di quello che sostiene l’articolo, basterebbe linkare la parte del codice penale italiano che riguarda le violenze sessuali.
Leggetevela bene, ma anche il riassunto di Wikipedia può andar bene se non amate il legalese.
Io sto scoprendo con grandi stupore e delusione che la maggior parte degli italiani non ha idea delle leggi italiane sull’età del consenso, quindi questo articolo mi dà l’occasione per mettere in chiaro questo punto. Gli italiani sembrano tutti convinti che in Italia sia come in America, dove devi avere diciotto anni per dare il consenso ad un rapporto sessuale con un adulto… e che quindi ad esempio in Olanda, dove di anni devi invece averne almeno sedici, siano tipo dei barbari pedofili.
Ma a parte il fatto che i sedicenni di oggi di solito scopano quanto io che di anni ne ho ventisette non ho mai scopato e chi li considera “bambini” dovrebbe sbirciare la cronologia internet dei figli… peccato che in Italia l’età del consenso sia quattordici anni!
Avete capito? Non diciotto, non sedici, cari genitori. Quattordici. Uno-quattro. 14.
Se il vostro figlio quattordicenne decide di fare un pompino al vicino quarantenne è perfettamente legale e non si parla di pedofilia (anche se il vicino dovrebbe prendere la precauzione di farsi mettere il consenso per iscritto, ad ogni buon conto).
Ci siamo? Ci arrivate fino a questo punto? Non vi ha insegnato nulla il caso Ruby? Le vostre fantasie in cui i vostri bambini restano bambini fino a quando non guidano la macchina che gli avete comprato sono fantasie non solo di fronte ai fatti ma anche, che per voi che non siete fan dei fatti forse è più importante, per la legge italiana.
ll famoso documento “Strategia nazionale per la prevenzione e il contrasto delle discriminazioni basate sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere (2013-2015)”, col suo radicale estremismo gay in cui si sostengono cose abominevoli tipo che i gay non devono essere discriminati sul lavoro ed altre schifezze così, non tratta nemmeno la questione di quale debba essere l’età del consenso (perché mai dovrebbe?), piuttosto dice un’altra cosa, banalissima:
Se una quarantenne femmina può andare con un quattordicenne maschio, e in Italia è già così, allora anche una quarantenne maschio deve poter andare anche con un quattordicenne maschio, ovvero l’età del consenso non deve cambiare a seconda che il rapporto sia eterosessuale o omosessuale. E anche questo in italia è già così!
Cioè il nostro furbissimo giornalista critica un’imposizione che l’Europa vorrebbe fare all’Italia proprio una di quelle poche volte in cui è l’Italia ad essere perfettamente in regola da sempre. Noi Italiani, insieme agli spagnoli (e no, non per merito di Zapatero, era già così prima), siamo i “pedofili” d’Europa! E per una volta volta siamo anche piuttosto avanti quanto a lotta alle discriminazioni: una discriminazione anti-gay nell’età del consenso da noi non è mai esistita, mentre purtroppo in tanti paesi del mondo esiste.
Quindi si rilassino i preoccupatissimi fondatori di quella bellissima pagina facebook: in quel “tremendo scenario che si prospetta nel prossimo futuro” che essi tanto paventano loro ci sono cresciuti e ci vivono tutt’ora. E apparentemente la civiltà non è al collasso. Di più, non se n’erano manco accorti!
Madonna, mi immagino come staranno a leggere queste righe! Una cosa tipo così direi:
“Oddio! In che mondo ho vissuto finora?!”
Benvenuti sul pianeta terra, signor Cascioli e signori admin della pagina! Siete nati e vissuti in un paradiso per ‘pedofili’!
O almeno questo è quello che vi direi se non fossi convinto che voi tutte queste cose le sapevate benissimo.
Ossequi.