Buffa again

Dopo aver visto Dinastia Maldini, l’ultimo “Storie di campioni” di Federico Buffa, uno dei pochissimi comandamenti della tv, ho pensato al tifoso del Milan che si è ritrovato davanti in serata, da destra a sinistra, Abate, Paletta, Mexes, Antonelli. Poveracci.
Buffa enorme, again, quasi da apoteosi non fosse venuta dopo, la puntata sui Maldini, quella su Ferenc Puskás Biró, perla inarrivabile di questa serie. L’avvocato in delirio da tifoso competente, tocchi qua e là su Trieste, pure El can di Luttazzi, in mezzo alla fotografia del secondo miglior giocatore italiano di sempre, come da classifica gabbiana.
Oltre all’ossimoro domenicale Maldini-Mexes, non ho potuto non rilevare ennesima volta che il Milan di Baresi e Maldini, Sacchi e Capello, è stata l’unica squadra realmente invidiata dal nostro punto di osservazione sopra il sedione dell’arbitro del tennis. Un avversario a noi superiore in momenti certo molto buoi, ma che non avremmo digerito comunque fossimo stati pure competitivi. Loro, quelli là, non hanno avuto bisogno di Guido Rossi per metterci dietro.