NOTIZIE (Torino). L’antefatto è noto a tutti: nell’estate del 2006, fresco campione del mondo, Gianluigi Buffon, uno dei più richiesti giocatori bianconeri del momento, alla notizia della retrocessione della Juventus in serie B decise di rimanere in bianconero. In quegli stessi mesi, Zlatan Ibrahimovic passeggiava a scarpe slacciate sul campo del ritiro juventino a Salice Terme e nel tempo libero passava da un incontro con Ariedo Braida ad uno con Marco Branca (lo racconta lui stesso nella sua autobiografia). Sette anni dopo il tam tam del calciomercato parla insistemente di un ritorno di Ibra dopo essere passato da Inter, Barcellona, Milan e Paris Saint Germain alla Juventus. La scorsa settimana, in tempi diversi, Andrea Pirlo e Claudio Marchisio hanno aperto la porta dello spogliatoio allo svedese mentre i tifosi juventini, che nei sondaggi dei quotidiani sono divisi, domenica nel corso della partita scudetto contro il Palermo hanno acceso la loro risposta con il grido di tutta la curva Scirea, “Mercenari non ne vogliamo”.
Nel pomeriggio, Gigi Buffon è stato protagonista di un incontro dell’Università del Dialogo al Sermig di Torino e a margine ha incontrato i giornalisti e puntuale è arrivata la domanda su Ibrahimovic. Come aveva detto pochi minuti prima ai ragazzi accorsi in massa con il tempo ha imparato a controllare le sue espressioni e le parole sono state molto diplomatiche, “non so perchè alla fine credo che il mercato spesso e volentieri venga deciso tra allenatore e società per cui le idee chiare le hanno solo loro, spesso quando vedi sui giornali certi nomi difficilmente si conclude”, ma il linguaggio del corpo, che si può osservare nell’immagine in alto e nel video registrato da Calciolab, non richiede certo l’esperto di Lie to Me per essere decriptato.
Molto più rilassato, appare, invece, Buffon sul futuro di Conte fiducioso nelle parole che il direttore generale Beppe Marotta ha speso prima di Atalanta-Juventus e nella juventinità del tecnico.