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Bugiardino di Marilù Oliva su Le macerie di Haiti @l’Unità.it

Creato il 15 dicembre 2012 da Vfabris @FabrizioLorusso

Copertina mecerie di Haiti

Bugiardino letterario tratto da: Blog M. Oliva

Titolo: Le macerie di Haiti

 Autori:  Fabrizio Lorusso – Romina Vinci

 Editore:  L’Erudita

  Il libro: Haiti, 12 gennaio 2010: il terremoto accende una luce sulla tragedia di un popolo abbandonato. A due anni dalla catastrofe, Fabrizio Lorusso e Romina Vinci ci regalano i loro diari-reportage e i loro scatti dal centro del disastro. Per non lasciare che quella luce si spenga. Fabrizio è arrivato a Porto Principe nel febbraio 2010, subito dopo il terremoto che ha fatto oltre 250.000 vittime e un milione e mezzo di senza tetto. Romina nell’ottobre 2011, nel pieno dell’emergenza per il colera e della ricostruzione, mai cominciata, della capitale. I racconti si alternano, spesso parlano degli stessi luoghi e delle stesse persone conosciute in situazioni e tempi diversi. Le narrazioni diventano a volte dei reportage, dei diari di bordo, altre volte sono dei flussi di coscienza, vividi e pungenti. Per spiegare che Haiti è molto più che una crepa aperta nella terra. È il silenzio di un’isola incatenata alla contraddizione portata dall’ingerenza militare e culturale occidentale. È il volto di una povertà che non lascia scampo, aggravata dall’inerzia di un popolo che ormai si è arreso allo stato di emergenza perenne. È la dignità dei volontari cui viene data voce in queste pagine, per non lasciare che le loro storie cadano nell’indifferenza. La pubblicazione di questo testo non è altro che uno strumento degli autori per aiutare Haiti: raccontare le esperienze che hanno direttamente vissuto e devolvere i diritti d’autore all’associazione Aumohd, che opera sul territorio.

Uscito  a dicembre 2012

Pag.  150

Euro  14

ISTRUZIONI PER L’USO

Categoria farmacologica:

Ansiolitico e Stabilizzatore dell’umore

Composizione ed eccipienti:

Buone dosi di realtà, residui emozionali dominanti, memoria q. b.. e giornalismo militante principio attivo al 15%. Un popolo, l’orgoglio, la degna povertà a la rinascita.

Indicazioni terapeutiche:

Stati di ansia per i problemi della vita quotidiana e della routine italiana; dipendenze da TG e altri falsificatori cronici.

Consigliato a tutti, benefico per:

Chi vuole, ama e lotta per scavare tra le macerie ovunque ve ne siano.

Controindicazioni:

Gli indifferenti potrebbero finalmente destarsi.

Posologia, da leggersi preferibilmente:

Prima di accendere la TV. Cuore e occhi aperti.

Effetti indesiderati:

Partenze compulsive e improvvise per luoghi lontani; sviluppo della coscienza anticoloniale e dell’istinto di liberazione.

Avvertenze:

Applicare i contenuti anche ai più scettici e ai cooperanti internazionali.

 

Gocce:

«Le strade asfaltate sono solo quelle grandi e transitate, le arterie principali dell’ingarbugliato tessuto urbano. Invece le altre strade languiscono ai margini della tanto sognata e discussa modernità, prive di luce, fogne e coerenza, incomplete e bucate a causa della corruzione, un male dilagante da sempre che ha mangiato le risorse di Haiti e defraudato la sua gente. Ne è un simbolo il figlio del dittatore François Duvalier, Jean-Claude, detto Baby Doc, che governò tirannicamente il paese, lo rovinò economicamente e umanamene per poi essere accolto a Parigi in un esilio dorato nel 1986.».

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« Il maiale cambia direzione e piano piano scompare. Poco dopo ci viene incontro una bambina, la figlia di Richard. Ha due anni e tiene in bocca un piccolo bastone, lui non se ne preoccupa, e la lascia proseguire oltre. Lui vive con i suoi fratelli e non sa come dar da mangiare alla piccola, spesso fruga come gli altri nella spazzatura. Gli chiedo se porti con sé una pistola, lui scuote il capo deciso: “Non voglio uccidere le persone – risponde – voglio soltanto un lavoro”. “Haiti is bad, Haiti is bad”, è il suo ritornello, che pronuncia in continuazione. Io incalzo con le domande, ma i miei why ricevono pochibecause. »

 

Gli autori:

Fabrizio Lorusso vive in Messico da 11 anni. È giornalista, scrittore e accademico, dottorando in Studi Latino Americani alla Universidad Nacional Autónoma de México. Si dedica all’insegnamento della linguacultura italiana, della storia e politica latino americane e alla traduzione. Il suo blog personale è LamericaLatina.Net.

Romina Vinci è una giornalista nata nel 1983. Laureata in Scienze Umanistiche, insegue il sogno di una vita intesa come sintesi tra scrivere e viaggiare. Ha attraversato l’Europa, per poi spingersi negli Stati Uniti, in Libano, in Kosovo, in Afghanistan e ad Haiti. Il suo blog personale è rominavinci.wordpress.com.

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