Magazine Diario personale

Buh! (Le cose che fanno paura & altre fobie)

Da Giupy
Come ogni anno, Halloween si avvicina e io mi dedico appieno a tutte quelle pacchiane tradizioni statunitensi che ci girano attorno. Come ogni anno, ho intagliato una zucca. Ora, probabilmente questo dottorato non mi insegnera' nulla, pero' una cosa si puo' dire: ho imparato ad intagliare le zucche con una certa abilita':

Buh! (Le cose che fanno paura & altre fobie) Giusto per la cronaca, della gloria di questa zucca rimane solo la foto. Meta' e' andata a male e meta' e' nello stomaco del mio scoiattoloQuando ormai pensavo di aver esaurito le cose che un adulto puo' fare ad Halloween, ne ho invece trovata una nuova: il parco del terrore (o haunted house, o terror in the corn, o insomma non so bene come tradurlo). Buh! (Le cose che fanno paura & altre fobie) Per la cronaca, ho fatto poche foto e un po' brutte. A mia discolpa, la Voce Cavernosa nello speaker diceva che le macchine fotografiche e i cellulari attirano gli zombie Siamo andati di sera in questa sorta di fattoria arredata tutta in stile Halloween, con zucche vere, zucche finte, e zucche che forse erano finte o forse erano vere Buh! (Le cose che fanno paura & altre fobie) Pure quella di CenerentolaOltre alle zucche, la fattoria aveva tutto l'aspetto di una fattoria: c'erano capre, lama e un delizioso olezzo, grano, trattori, redneck. Pure se si trovava solo a una mezz'ora da Boulder, era al di fuori della deliziosa bolla hippie-liberal-vegana in cui vivo. Ho chiesto cioccolata con latte di soia e tutti mi hanno guardata MALE, e c'erano persone con cappello da cowboy, oltre che moltissimi adolescenti. C'erano molte attrazioni come giostre, macchinine e altre amenita', ma noi ci siamo subito fiondati in quella principale, cioe' il labirinto del terrore. Per andarci, in stile AmericaVera, siamo saliti su un trattoreBuh! (Le cose che fanno paura & altre fobie) Li una voce registrata ha preso a raccontarci di raccapriccianti e tragiche storie di gente morta. Che mi avrebbero fatto impressione se non fosse che una ragazza del nostro gruppo ha preso a discutere del divorzio imminente di una delle Kardashian, che mi ha parzialmente distratta da tutto questo terrore (aggiungendo peraltro un tipo di terrore diverso)Poi, siamo arrivati in mezzo al niente e abbiamo preso a camminare per questo labirinto in mezzo al grano. Ad ogni angolo c'erano serpenti di gomma, finti spari, manichini insanguinati e fatti a pezzi. C'erano pure attori vestiti da zombie che ti inseguivano con le seghe elettriche o urlavano camminandoti dietro a quattro zampe. Dicevamo nell'altro post che fare il Professional Lego Builder e' il meglio lavoro del mondo, no? Ok, spaventare la gente in un gelido campo di grano ad Halloween forse non lo e'. Giupy-la-sindacalista ha pure avuto l'istinto di mettersi ad interagire con uno sul suo salario, ma fortunatamente mi sono limitata a urlare e correre come tutti gli altri.Insomma, io mi aspettavo due statuette di plastica e invece era proprio BELLO, con la ricostruzione di un albergo del terrore, una prigione con i carcerati sulla sedia elettrica, mostri che mangiano cadaveri. Cose in grande.In piu', c'era anche un labirinto nel grano, il corn maze. Ci siamo entrati in sette con una sola mappa, che apparentemente serviva per risolvere un mistero: nella Fattoria degli Animali, il fattore Joe e' stato ucciso, e bisogna capire che animale e' stato seguendo gli indizi. Ci siamo rovinosamente persi e ad un certo punto il non passare la notte in un campo di grano mi e' sembrato piu' importante che scoprire l'assassino di Joe. Oltretutto, si sa che nella Fattoria degli Animali tutti gli animali sono uguali ma alcuni sono piu' uguali di altri, quindi e' sicuramente stato il maiale. Che poi boh, se sei un fattore e un animale ti ammazza non e' che forse non seguivi le norme di sicurezza nel tenere gli animali?Buh! (Le cose che fanno paura & altre fobie) Questo era il labirinto. Che fa un po' capire perche' fosse pieno di adolescenti. Ottimo posto per imboscarsi. In conclusione, e' stato molto bello e sono contenta di averlo fatto. Pero' non mi ha fatto paura. Certo, la gente che ti spunta fuori con un coltello insanguinato ti fa gridare. La PAURA e' un'altra pero'.Ho paura che qualcuno entri nel mio campus e mi spari, per esempio. Ho paura di vivere in un Paese che la gente la mette DAVVERO sulla sedia elettrica, ho paura di non avere una buona assicurazione sanitaria e di ammalarmi, ho paura di non finire in tempo la tesi e dover pagare le tasse di tasca mia, ho paura di non trovare lavoro e finire a fare la centralinista, ho paura di essere investita in bici da un ubriaco, ho paura di essere aggredita da un malintenzionato di sera, ho paura di essere mangiata da un orso mentre faccio hiking, ho paura della solitudine e della lontananza. E, pure un po', dei lama che ti sputano addosso. Con tutta questa lista di paure, dico io, ma che mi fa un attore vestito da zombie? Magari anzi possiamo metterci a parlare assieme dei rispettivi problemi. E, soprattutto, questa settimana ho fatto un prelievo di sangue. Visto il mio rapporto con aghi&sangue, preferisco di gran lunga passare una serata con zombie famelici. E voi direte, ma che e', hai davvero paura di un'aghetto che ti buca il braccio?Si.Sono terrorizzata.E (veniamo alla parte seria del post), lo so che aver paura degli aghi e' stupido: e' per questo che si chiama fobia e non "preoccupazione perfettamente naturale che verra' facilmente superata".Essendo che passo la maggior parte del mio tempo sui social networks, ho deciso di lanciare la mia giornata personale di "raise awareness about phobias". Credo sia giusto parlarne per sensibilizzare la gente. A me sarebbe piaciuto avere famigliari/insegnanti/amici piu' sensibili alla cosa. Perche' avere una fobia (di aghi, ragni, aerei, vuoto, piazze piene... insomma ce n'e' per tutti i gusti e la mia non e' nemmeno il peggio) non e' una cosa facile. Una fobia, mi dice la Grande Universita' di Google, e' un disturbo ansioso che si cura dallo psicologo.Ma il peggio e' che la gente non prende le fobie sul serio. Io da che mi ricordo (sicuramente dall'asilo) ho questa fobia, e lo sapevano tutti, a casa e a scuola. Ma mi e' sempre stato detto di "smettere di essere stupida" o di "comportarmi da grande". Il risultato? Mi sono sempre vergognata della mia fobia, certe volte nascondendola, certe volte standoci male, certe volte evitando di fare analisi o vaccini (che insomma, non e' proprio un'idea geniale). Ci sono tante cose che NON bisogna dire ad una persona con delle fobie. "Figurati, e' solo un po' di paura""Ma ti pare? Alla tua eta'?""Cerca di essere razionale!""Basta guardare da un'altra parte""Cosa vuoi che sia""Pure mio zio/cugino/cognato ha paura di questa cosa ma non fa tutte le scene che fai tu""Ma si, basta una camomilla""Non farmi perdere tempo" Soprattutto, ricordo quando avevo 17 anni e volevo andare a studiare in Giappone. Dovevo farmi un prelievo di sangue prima di partire ed ero terrorizzata. Quello che la gente non faceva che ripetermi era "Insomma, come puoi pensare di andare da sola in Giappone a vivere per un periodo se non sei neanche in grado di fare un prelievo?"Non so, a me a stare in un posto dove non capisco neanche una parola della lingua mi sta bene, cosi' come mi sta bene cavarmela da sola nelle situazioni piu' astruse, fare esami con cinque persone che ti torchiano per tre ore, parlare davanti a duecento studenti. Faccio tutto cio' con calma e tranquillita'. Pero' i prelievi di sangue no, e non c'entra con quanto io sia adulta/autonoma/intelligente/razionale.Buh! (Le cose che fanno paura & altre fobie) Qui ci voleva Dacula per sdrammatizzareOra la paura dei prelievi l'ho quasi superata, senza aiuti esterni. Sono riuscita a farne uno tutto da sola. Ok, in realta' sono andata da sola non tanto perche' sono coraggiosa, ma perche' cosi' potevo scappare senza che nessuno mi obbligasse a farlo tenendomi ferma, come e' gia' successo. Invece l'infermiere ha detto "tranquilla, ti distraggo parlando, cosi' te lo faccio". E ci sono riuscita. Poi ho preteso che l'infermiere mi desse una caramella, e questo mi sembra il minimo.In tutto cio', il mio pensiero vola con tenerezza al rude infermiere che mi ha fatto il prelievo quando avevo 17 anni (cioe' POCHISSIMO tempo fa), al quale mi sono messa a gridare "Non mi toccare! Toglimi le mani di dosso!". Queste sono le cose di cui avere paura, altro che zombie. Questo, e i redneck con il cappello da cowboy che ti guardano male se vuoi il latte di soia nella cioccolata. 

E qui ci voleva Basket Case. Mi sarebbe servito andare da uno shrink to analyze my dreams 



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