E' la storia di Finn che, prossima al matrimonio ma con molti dubbi a riguardo, torna a casa della nonna per completare la sua tesi sull'artigianato femminile.
Infatti la nonna e le sue amiche hanno creato "Il circolo della trapunta" che altro non è che un'occasione per stare insieme e chiaccherare sui bei tempi andati.
Decidono di fare una trapunta da regalare a Finn per il suo matrimonio e ognuna ci metterà una parte di sè:
c'è Anna, donna di colore che fu scacciata dalla famiglia per cui lavorava per aver avuto una relazione col loro figlio ed essere rimasta incinta;
c'è Marianna, sua figlia, ancora alla ricerca dell'anima gemella;
c'è Sofia, ex nuotatrice abbandonata dal marito;
c'è Emma, moglie di un pittore molto infedele;
c'è infine Glady, prozia di Finn, tradita dal marito con la sorella (la nonna di Finn).
E' un film che coinvolge, forse perchè, più che dall'indecisione di lei se sposarsi o meno (risolta dopo un piccolo flirt con un ragazzo bellissimo), ci si lascia trasportare dai ricordi di queste amiche molto avanti negli anni che, sebbene abbiano avuto tutte delle vite "appaganti", non hanno mai dimenticato il loro primo grande amore, al punto da volerlo condividere con Finn, in un momento così particolare della sua vita.
Ho visto questo film molte volte e so che, se lo rivedessi oggi, riuscirei ancora a commuovermi per la dolcezza di sentimenti che vi è espressa. E forse anche perchè mi fa pensare a mia nonna con tenerezza, a quando ero bambina e mi insegnava a lavorare a maglia nella stradina dietro casa sua..."stiamo qui perchè non passano le macchine". Ci faceva compagnia sua sorella, bravissima ricamatrice, che però non è riuscita a insegnarmi nulla: sono negata per il ricamo.
Cercavo sempre di finire i compiti prima possibile per stare un pò di tempo con loro e poi correre a giocare in quella stessa stradina con gli altri bambini.
Un pò di tristezza viene al pensiero che non solo non ci sono più loro a lavorare lì chiaccherando, ma non ci sono nemmeno bambini che giocano. Ormai non si gioca più per strada come una volta...
Penso che riuscire a fare con le proprie mani qualcosa per qualcuno a cui si vuole bene, sia una delle cose più belle e gratificanti in assoluto. E anche se non sarà perfetta l'avremo fatta con amore, pensando in ogni istante al destinatario del nostro lavoro, ai momenti trascorsi con lui/lei e a quelli che vorremmo trascorrere ancora, proprio come dice Mamma F, in un suo dolcissimo post.
Scusate se mi sono lasciata andare con i miei ricordi, ma il titolo ispira, e quando comincio a scrivere "a mente sciolta" non riesco più a fermarmi, ormai lo sapete!
E mi pare brutto cancellare i miei pensieri... :-)
Nel caso vediate questo film, vi auguro una buonissima visione.
Questo piccolo trailer, anche se in lingua originale, mostra le scene salienti del film.
Ps: post su richiesta di Mamma F.
Grazie per i tuoi ricordi, che hanno fatto scaturire i miei...
Questo post partecipa alla rubrica BUIO IN SALA, mercoledì cinematografico di Mamma C e Mamma F di Nati per delinquere.Grazie per l'ospitalità.