Buk Festival 2016

Da Stefano Borzumato @sborzu

Le giornate perfette esistono.Sono quelle giornate che da sole bastano ad attribuire un senso compiuto alla vita.

Quelle giornate in cui, magicamente, ogni singolo tassello finisce col trovare il suo posto per completare il puzzle.

Quelle giornate che nemmeno nei sogni più arditi riusciresti mai a disegnare così bene. Quelle giornate in cui l'universo parla al mondo; e il mondo ne propaga delicatamente l'Eco.

Il 20 febbraio è stata una di queste giornate.


Book festival di Modena. Sala Longo Samuele Chimisso. Ore 10:30. Spazi di Crescita inversa. Stefano Borzumato.

É la seconda volta che la casa editrice Ensemble porta me e la mia creatura a una fiera del libro: siamo umili alfieri della cultura.

L'Eco della prima a Più Libri, più Liberi vibra ancoradentro me. Che ne sarà di questa emiliana?

Parto da Roma temendo il clima rigido e la nebbia: l'Eco delle gesta di Totò a Milano è sempre presente. Evito il colbacco, però. Paure incontrollate prendono il sopravvento: ma io sono fortunato, no?

Modena è comunque cornice deliziosa, mi ripeto: cittadina medievale con centro appaltato alla ztl e quindi assai vivibile. A misura d'uomo, direbbero i sociologi seri.

Il pendente Duomo dedicato al patrono San Geminiano, la Torre Ghirlandina e Piazza Grande inseriti dal 1997 nella lista dei siti Unesco; il Palazzo dei Musei; Piazza Roma davanti all'Accademia Militare... 

...e il Foro Boario, dove prende corpo il Buk Festival ideato da Francesco Zarzana e organizzato dall'associazione culturale Progettarte. Grazie alla loro azione, nel 2014 Modena entra a far parte della rete Le Città del Libro del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. L'ingresso è gratuito non solamente per gli operatori di settore.

Dispersiva e maestosa Roma; raccolta e accogliente Modena. Stand organizzati al Palazzo dei Congressi nella Capitale; banchi disposti alla bell'e meglio nella città di provincia Emiliana. Caotica fiera espositiva vs. simpatico mercatino rionale.

Si parte. Verso Nord. Verso la cultura. Comunque vada sarà un successo!

La sistemazione presso il confortevole B&b Da Angela al 93 di Rua Muro è l'ennesimo segno che i buoni auspici esistono: la gentilissima signora mi regala una meravigliosa lampada dopo aver visto il mio biglietto da visita. 

L'Eco dei magici incastri mi precede: la signora Angela mi ha pure conservato il posteggio per la macchina. E mi ha pure consigliato il caratteristico ristorante Redecocca: cucina tipica, servizio buono, prezzi corretti.

Dormo come un sasso: le cinque ore di macchina si son fatte sentire assai sul mio esile corpicino.

Sveglia, doccia, sole splendente, cielo azzurro, temperatura mite, zeppola al forno: bello felice mi dirigo in fiera.

Giro un po'. Parlo con Matteo, L'Editore. Mi dice di stare tranquillo. E se non venisse nessuno? Mi chiedo tra me e me. Dopotutto il sabato mattina alle 10:30 la gente ha ben altro da fare, no? Paure incontrollate prendono di nuovo il sopravvento: ma io sono fortunato, no? La vita è oro: usando correttamente il setaccio non restano che gli elementi preziosi.

Angela, la lampada-rospo, il sole... Che altro pretendere?

Bimbi, barattoli, bruni, galli, gregoriani, marchesi, martiri, morsi, notai, pagnotte, righe... e la  saletta è piena. Il cuore, colmo di gioia. Una volta riempito lo stomaco... L'accumulo di magici incastri conduce il sole a riposo. Parole ascoltate, sorrisi scambiati. Giornata radiosa che mi riporta a Roma.

Il claim per 'Spazi di crescita inversa'? É un libro per tutti coloro che sono in cerca di sé e del senso della vita.

Su di me ha funzionato: cercavo cultura, ho trovato amici.


“Lascia parlare il tuo cuore, interroga i volti, non ascoltare le lingue...”  UMBERTO ECO